FRANCESCA SCAINI in concerto a VARMO (UD) - Pierina Gallina news

FRANCESCA SCAINI in concerto a VARMO (UD)

10 agosto 19: Franscesca Scaini in concerto.
Metti una perfetta serata d’agosto, un piccolo borgo di poche anime, Madrisio, la strada chiusa al traffico, i grilli, il rumore dell’acqua e le fronde di alberi musicanti.  
Immagina di sederti su una delle centinaia di sedie, accanto a tantissime persone, all’esterno della chiesetta del Cinquecento, dedicata a Santa Radegonda, e aspettare che uno speciale spettacolo sul femminile, un viaggio nel passato, un concerto di musica che viene da lontano,  abbia inizio. 
Hai la certezza che qualcosa di straordinario stia per accadere perchè conosci colei che ne è l’ideatrice. 
Il suo nome è Francesca Scaini, soprano nota nel mondo ma nativa di questi luoghi, esattamente di Camino al Tagliamento, a una manciata di chilometri da Madrisio.  

Ad aprire la serata, inserita negli eventi dei Concerti in villa  curata dal Pic o Progetto Integrato Cultura del Medio Friuli, è Michela de Candido, Assessore alla cultura del Comune di Varmo, in abito lungo, verde, perfetto per l’ambientazione. La segue l’anima di Musica in Villa, Gabriella Cecotti, che sottolinea i 25 anni del Pic, nato dall’idea di Primo Marinig, nel 94 sindaco di Camino al T e attivato da sei comuni: Bertiolo, Camino T, Codroipo, Mereto di Tomba, Sedegliano, Varmo, con i relativi assessori alla cultura.  
Il sogno dei sei comuni è oggi realtà che ne unisce ben 15.  
Sotto il palco, molti piccoli alberi, dono della Forestale, attendono chi li pianterà, affinchè possano crescere, di pari passo con la cultura. 
Un evento magico ha inizio e in modo inaspettato. 
Suggestione ed emozione vanno di pari passo  con Luca Laurella e Beatrice Raccanello che, vestiti di nero, avvolgono l’aria con tintinnii di piccoli strumenti musicali. E, ben stagliata sul muro della chiesa illuminato di viola e azzurro, ecco Francesca, in elegante bordeaux.  
Antiche note e nuove parole di Vanessa Modafferi, scritte per l’occasione vogliono omaggiare quattro donne del passato, ai più sconosciute, eppure importanti per il loro coraggio e la loro cultura, spesso azzerata dalla violenza maschile.   
Quattro donne di cui la storia non si è mai curata emergono da protagoniste, a balzi di 500 anni. 
La curiosità si fa esigenza di sapere e Francesca racconta. 
Di  Ildegarda Von Bingen, benedettina, 1098-1179  in Germania che, per 40 anni tace, scrivendo musica, di medicina, di teologia fino a 81 anni.  Interpreti della sua musica, “In stella splendens” il contralto Giovanna Dissera Bragadin, accompagnata da Silvia De Rosso, alla viola da gamba e alla viella con archetto, sua opera.
Di Santa Radegonda, 518-587 d.C, istruita regina di Francia e moglie non consenziente del violento Clotario 1°. Per sfuggirgli si ritira in convento dove vive per trent’anni, fondando il monastero di Poitiers.
Di Barbara Strozzi 1619 – 1677 di Venezia.  Soprano cembalista, cantautrice allieva di  Francesco Cavalli, ammirata eppure umiliata da illazioni contro la sua indipendenza, compone otto volumi. 
In “Begli occhi, bel seno”  Beatrice Raccanello danza accompagnando le note delle cantanti e degli strumenti musicali. Che continuano con ” L’amante segreto”, un dialogo tra il canto di Francesca e le parole recitate da Beatrice “Nel fruscio dell’ erba invidiosa
continuavo a parlare di te facendomi io primavera poi  vera.” 
A seguire, il  duetto di temperamento della gelosia di donna che si indigna con l’amante che
si dedica a un’ altra e  “Che t’ho fatto io… Dove
vado, chi temo, nessuno lo sa” con la voce del contralto,  l’accompagnamento della viola da gamba, dell’organo di Luigino Favot e degli strumenti etnici di Luca Laurella.    
Di Maria Savorgnan,  gentildonna friulana,  di cui non
si sa la data di nascita nè di morte. E’ colta, legge, scrive. Si sa che intorno al 1500 rimane vedova  e non può risposarsi ma ha come amante Pietro Bembo con cui crea una casa di parole, in  parità di intellettualità intrecciata di amore
segreto.  “Segretamente ed eternamente t’amo…
ho bocca d’altare per starti a guardare” sono alcuni versi recitati, al suono delle campane tibetane seguiti dalla melodia, risultato dei manoscritti elaborati e delle parole di  Vanessa.  “Aspetto che
torni.  Unico amore, aspetto il tuo letto che mi porti al mare.”
“Quando in tempesta è l’unico cielo che ho sulla testa.” “Da sola dormo, mi alzo spogliata da mani che non toccano piano. Che si
può fare .. che di può dire?” e, infine, la veneziana ninna nanna “Fame la nana,  mordo le mie labbra perchè  vorrei che tu mi baciassi e per
sentire dolore e per smettere di pensarti.” 
L’azione poetica di grande valore  favorisce  un alto tasso di emozione e  il tributo alle quattro donne del passato le fa paragonare a un oggi che  troppo spesso ripropone la stessa modalità. 
Uno spettacolo-concerto visionario e coraggioso in grado di sconquassare perchè è sfida e monito allo stesso tempo. 
Non può lasciare indifferenti perchè è messaggio e denuncia, elegante e sottintesa. 
E’ la tardiva restituzione di dignità a figure femminili sottratte alla storia e alla cultura, eppure più che mai attuali nei messaggi e nella vita.  
La conclusione di un evento destinato a far riflettere è affidata al bis-duetto d’amore
“Pur ti miro pur ti godo”,   di Monteverdi premiato da inarrestabili applausi. 

 

Chiesetta di S. Radegonda a Madrisio di Varmo (Ud) 

                                                                       ARTICOLO
Ideato e condotto
da Francesca Scaini, soprano nota nel mondo ma nativa di Camino al Tagliamento,
il concerto-spettacolo inserito negli eventi di Musica in Villa, è stato
premiato da grandi apprezzamenti.   
Michela de
Candido
, Assessore alla cultura di Varmo, ha aperto la serata, seguita dall’anima
di Musica in Villa, Gabriella Cecotti, che ha sottolineato i 25 anni del Pic,
attivato nel 1994 da sei comuni: Bertiolo, Camino T, Codroipo, Mereto di Tomba,
Sedegliano, Varmo, su idea di Primo Marinig, sindaco di Camino T.   
Il sogno dei
sei comuni è oggi realtà che ne unisce ben 15.  
Sotto il
palco, molti piccoli alberi, dono della Forestale, erano stati messi a
disposizione per essere piantati per poi crescere, di pari passo con la
cultura. 
L’evento si
è rivelato subito magico  con
l’inaspettato inizio di Luca Laurella e Beatrice Raccanello che hanno avvolto l’aria
con tintinnii di piccoli strumenti musicali. E, sul palco illuminato,  ecco gli interpreti che,  con antiche
note e le nuove parole di Vanessa Modafferi, hanno voluto omaggiare quattro
donne del passato, ai più sconosciute, eppure importanti per il loro coraggio e
la loro cultura.    
Francesca ha
raccontato di  Ildegarda Von Bingen,
benedettina, 1098-1179  in Germania che, per 40 anni in convento ha
scritto musica, di medicina, di teologia fino a 81 anni.    
Di Santa Radegonda, 518-587 d.C, istruita
regina di Francia e fondatrice del monastero di Poitiers.
Di Barbara
Strozzi
1619 – 1677 di Venezia, soprano cembalista, cantautrice allieva
di  Francesco Cavalli, autrice di  otto
volumi. 
Di Maria
Savorgnan
,  colta gentildonna friulana,  di cui non si sa la data di
nascita ne di morte. Rimasta vedova intorno al 1500, non poteva risposarsi ma,
con  Pietro Bembo ha  creato importanti opere letterarie.   
L’azione
poetica e musicale di grande valore, interpretata anche dal contralto Giovanna
Dissera Bragadin
, da Silvia de Rosso alla viola da gamba, da Luigino Favot
all’organo,  ha restituito dignità a donne
 sottratte alla storia e alla cultura,
eppure più che mai attuali.   
La
conclusione di un evento destinato a far riflettere è affidata al bis-duetto
d’amore “Pur ti miro pur ti godo”,   di Monteverdi premiato
dagli inarrestabili applausi del folto pubblico.  
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pierina gallina

Ho un nome e un cognome che non si dimenticano. Sono appassionata di scrittura, poesia, viaggi, libri e persone, in particolare bambini e saggi. Ho pubblicato cinque libri e sono una felice nonna di 7 nipoti, da 6 a 18 anni, mamma di tre splendide ragazze, e moglie di un solo marito da quasi 50 anni. Una vita da maestra e giornalista, sono attratta dalla felicità e dalla medianità, dallo studio della musica e degli angeli. Vi racconto di libri, bambini, nonni, viaggi, e del mio Friuli di mezzo, dove sono nata e sto di casa, con i suoi eventi e i suoi personaggi. Io continuo a scrivere perchè mi piace troppo. Spero di incontrarti tra i fatti e le parole. A rileggerci allora...

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