FRANCESCA SCAINI in concerto a VARMO (UD)
Suggestione ed emozione vanno di pari passo con Luca Laurella e Beatrice Raccanello che, vestiti di nero, avvolgono l’aria con tintinnii di piccoli strumenti musicali. E, ben stagliata sul muro della chiesa illuminato di viola e azzurro, ecco Francesca, in elegante bordeaux.
Di Barbara Strozzi 1619 – 1677 di Venezia. Soprano cembalista, cantautrice allieva di Francesco Cavalli, ammirata eppure umiliata da illazioni contro la sua indipendenza, compone otto volumi. continuavo a parlare di te facendomi io primavera poi vera.”
si dedica a un’ altra e “Che t’ho fatto io… Dove
vado, chi temo, nessuno lo sa” con la voce del contralto, l’accompagnamento della viola da gamba, dell’organo di Luigino Favot e degli strumenti etnici di Luca Laurella.
Di Maria Savorgnan, gentildonna friulana, di cui nonsi sa la data di nascita nè di morte. E’ colta, legge, scrive. Si sa che intorno al 1500 rimane vedova e non può risposarsi ma ha come amante Pietro Bembo con cui crea una casa di parole, in parità di intellettualità intrecciata di amore segreto. “Segretamente ed eternamente t’amo…
ho bocca d’altare per starti a guardare” sono alcuni versi recitati, al suono delle campane tibetane seguiti dalla melodia, risultato dei manoscritti elaborati e delle parole di Vanessa. “Aspetto che
torni. Unico amore, aspetto il tuo letto che mi porti al mare.”
può fare .. che di può dire?” e, infine, la veneziana ninna nanna “Fame la nana, mordo le mie labbra perchè vorrei che tu mi baciassi e per
sentire dolore e per smettere di pensarti.”

L’azione poetica di grande valore favorisce un alto tasso di emozione e il tributo alle quattro donne del passato le fa paragonare a un oggi che troppo spesso ripropone la stessa modalità. “Pur ti miro pur ti godo”, di Monteverdi premiato da inarrestabili applausi.
Chiesetta di S. Radegonda a Madrisio di Varmo (Ud)
da Francesca Scaini, soprano nota nel mondo ma nativa di Camino al Tagliamento,
il concerto-spettacolo inserito negli eventi di Musica in Villa, è stato
premiato da grandi apprezzamenti.
Candido, Assessore alla cultura di Varmo, ha aperto la serata, seguita dall’anima
di Musica in Villa, Gabriella Cecotti, che ha sottolineato i 25 anni del Pic,
attivato nel 1994 da sei comuni: Bertiolo, Camino T, Codroipo, Mereto di Tomba,
Sedegliano, Varmo, su idea di Primo Marinig, sindaco di Camino T.
sei comuni è oggi realtà che ne unisce ben 15.
palco, molti piccoli alberi, dono della Forestale, erano stati messi a
disposizione per essere piantati per poi crescere, di pari passo con la
cultura.
è rivelato subito magico con
l’inaspettato inizio di Luca Laurella e Beatrice Raccanello che hanno avvolto l’aria
con tintinnii di piccoli strumenti musicali. E, sul palco illuminato, ecco gli interpreti che, con antiche
note e le nuove parole di Vanessa Modafferi, hanno voluto omaggiare quattro
donne del passato, ai più sconosciute, eppure importanti per il loro coraggio e
la loro cultura.
raccontato di Ildegarda Von Bingen,
benedettina, 1098-1179 in Germania che, per 40 anni in convento ha
scritto musica, di medicina, di teologia fino a 81 anni.
regina di Francia e fondatrice del monastero di Poitiers.
Strozzi 1619 – 1677 di Venezia, soprano cembalista, cantautrice allieva
di Francesco Cavalli, autrice di otto
volumi.
Savorgnan, colta gentildonna friulana, di cui non si sa la data di
nascita ne di morte. Rimasta vedova intorno al 1500, non poteva risposarsi ma,
con Pietro Bembo ha creato importanti opere letterarie.
poetica e musicale di grande valore, interpretata anche dal contralto Giovanna
Dissera Bragadin, da Silvia de Rosso alla viola da gamba, da Luigino Favot
all’organo, ha restituito dignità a donne
sottratte alla storia e alla cultura,
eppure più che mai attuali.
conclusione di un evento destinato a far riflettere è affidata al bis-duetto
d’amore “Pur ti miro pur ti godo”, di Monteverdi premiato
dagli inarrestabili applausi del folto pubblico.






