I libri "COME ANGELI IN VACANZA " e "THE JOURNEY OF JOY"

I libri “COME ANGELI IN VACANZA ” e “THE JOURNEY OF JOY”

I libri “COME ANGELI IN VACANZA ” e “THE JOURNEY OF JOY”

I libri, mio “Come angeli in vacanza” e di Alberto Cancian “The Journey of joy” sono stati presentati in Accademia “Città di Udine” il 20 giugno 2019.
Accolti affettuosamente da Francesca e Bruno, con l’intervento scientifico del Dott. Mario Canciani, abbiamo viaggiato con le persone che hanno accolto il nostro invito di viaggiare nella gioia, nella Vita, fino in Amazzonia. 

Sono stata molto felice di presentare Alberto
Cancian e il suo libro che è una fortuna incontrare. Per presentare Alberto
ho preso in prestito la definizione di una amica comune “ Alberto, un ragazzo dal cuore grande
come il mondo che racconta”.
Ideatore
di Pordenone Viaggia, ha scritto
tre libri, è stato in televisione da Licia Colò che gli ha scritto la prefazione, ama Tiziano Terzani, ha donato il suo libro a papa Francesco… e, in più,ha viaggiato in posti sperduti, dove ha davvero scoperto parti di sé e dove ha fatto della felicità la sua
strada. 

Alberto parla di SCRITTURA, VIAGGIO, FELICITA’.  Sono
le cose  che più amo anch’io.
Felicità…  non è pronta nè organizzata da altri.  E’ una sorpresa inaspettata. O il coraggio di fare qualcosa. E Alberto quel coraggio l’ha dimostrato e lo sta dimostrando.  
Spesso ci affanniamo in una costante ricerca, tesi a obiettivi sempre nuovi, dimenticando di gioire con altrettanta enfasi nel momento in cui li abbiamo raggiunti”, scrive  Alberto. A lui ho risposto con la mia poesia “Io respiro”.
E allora… ci siamo fatti un favore ascoltando le parole di Alberto, la gioia che fanno emergere, i racconti della Colombia e della Jungla, facendo un salto in Amazzonia.  Perchè, per viaggiare, a volte, basta poco. Non servono né valigia né passaporto né
soldi.
Perché viaggiare?” ho chiesto ad Alberto. 
Ecco la sua risposta, dal libro. 
“Mi sono reso conto che il Viaggio è un
meraviglioso strumento per aprire la mente e gli occhi del cuore sulle
motivazioni profonde dell’esistenza. Viaggiando ti accorgi che i confini sono
dei limiti alla libertà, Ti accorgi che la proprietà è uno fra i più grandi di
questi confini, perché separa ciò che è mio da ciò che è tuo. E questo ci è
sempre parso un bene, ma poi viaggiando ti accorgi “che chi ha di meno è chi dà
di più”, che “probabilmente, chi non ha niente di materiale, ha dentro di sé
molto di più di chi invece di materiale ha tutto”, ti accorgi che “donare è il
modo più bello di ricevere”. Te ne accorgi quando il sorriso sul volto di un
bimbo mentre ti dona tutto quello che ha ti colpisce al cuore, scardina tutti
gli schemi che avevi costruito, tutto ciò che avevi sempre creduto vero.
Viaggiare ti fa rendere conto che non esiste un vero, ne esistono mille,
milioni. Impari a non credere di aver ragione, a non dare nulla per scontato”.
 
Ho aggiunto che ” Ogni momento è un viaggio, ogni incontro, ogni tic tac
dell’orologio” e ho letto la mia poesia “E’ UN GIORNO DI LIBERTA’’”                              

Poi abbiamo parlato d’amore e delle più belle forme d’amore che ha incontrato in Amazzonia. Il bimbo con la chitarra di cartone, la cena in cui solo Alberto e Padre Bruno avevano cibo nel piatto mentre la famiglia li guardava, felice nell’aver donato loro tutto ciò che avevano: due pesci.                                                 

Amore che anche per me è tutto, è ovunque, come la felicità. Amore per
la Vita, per le persone, per la madrelingua, per la natura con ogni meraviglia
che ci regala e che noi, troppo spesso,  diamo per scontate. Ho affidato alla
poesia  ciò che è, per me, l’amore con le poesie
INDURMIDIDIS, GRATITUDINE, TERRA DECAPITATA, UN
CENTESIMO.

Tra l’altro ho chiesto ad Alberto ” The Journey of joy è un figlio di
carta, una creatura che hai immaginato e dato alla luce, anzi, al mondo.

Hai fatto tante presentazioni, tante ne farai, lo hai regalato persino a papa Francesco, lo stanno fotografando in vari luoghi. 

Insomma, ne ha fatta di strada e di emozioni ne sta dando tante.
Cosa gli auguri ancora?Emozioni è stata la sua e mia risposta.  Insomma, d
all’Amazzonia all’Asia abbiamo fatto un bel viaggio
stando comodamente seduti, in compagnia di tutti un pubblico emozionato, ogni persona un  “angelo in vacanza”.
In più ho espresso ciò che penso della poesia che “
SALVERA’ QUESTO NOSTRO
PAZZO MA MERAVIGLIOSO MONDO.

Perché è universale e chi la fa vede oltre. E se  non cambierà il mondo, sicuramente lo addolcirà e lo colorerà.

Ho poi preso in prestito ciò che ha scritto su fb Alberto:  Esistono persone che non si sono mai viste, ma che si conoscono da sempre. Esistono attimi che passano in un istante, ma che durano per tutta la vita.
Esistono energie umili, ma che possono lasciare un’impronta d’Amore nel mondo. Un incontro come quello di stasera  dà sapore anche agli  altri che verranno, ti stampano un sorriso che rimane sul volto anche il giorno seguente, ti ricaricano di quella gioia che tu poi non vedi l’ora di donare.

La felicità raddoppia se la condividi con coloro che la cercano, la meritano o ne hanno bisogno                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          

 Le mie poesie che ho letto:

IO RESPIRO
Felicità è ovunque.
                                                                                                                                                        C’è dove la vuoi trovare,
                                                                                                                                               senza vergognarti di gridare che tu,
sì, proprio tu, sei felice.
“Di cosa?”
potrà chiederti qualche distratto.
“Di tutto, caro mio.  Di tutto ciò che tu non sai vedere”
“Ma cosa c’è di bello se tutto va in
malora?
Se i figli uccidono i padri
e il vuoto dilaga senza pietà?”
“Il respiro.
Presente l’aria che entra ed esce senza intoppi?
Ecco, il primo miracolo sta tutto lì.
E lo è fin dal tuo primo vagito,
quando dormi e non ci pensi,
quando corri e canti.
Godilo, perché potrebbe smettere
da un attimo all’altro.
E tu potresti dire … “Non me n’ero mai accorto.”

                                                                                                                                      E’ UN GIORNO DI LIBERTA’

                                                                                                                                               E’ un giorno qualunque
di campane in
coro,
di nuvole annoiate
nel cielo dell’estate.
   E’ un giorno di libertà
in cui prendo per
mano il coraggio
scritto su un
catalogo di viaggio.
Nella valigia i
desideri
che non ho mai detto 
per paura dei
giudizi
  e della timidezza incollata
   come carta di caramelle.
In borsetta  solo il rossetto
rosso acceso
per sgranocchiare
sicurezze mai avute.
Nelle gambe il sangue a fiumi
per correre verso la luce,
danzando su nuvole di parole
amiche delle stelle.
Niente dolore Oggi,
solo brividi di un
vino che bolle
e distilla respiri puliti
di ossigeno appena
nato.
 E’ un giorno qualunque.
E’ un giorno di libertà.

                                                                                                                                              INDURMIDIDIS                                                         

                                                                                                                                                               Intal mio jet                                              

                                                                                                                                                  e duarmin lis mes frutis,

 

bombons
di energie e di zucar.
Jo lis cjali
e
s’impje il paradis
flurît
intala me anime
sentade intal
brac
di  Diu.
ADDORMENTATE
Nel
mio letto
dormono
le mie bambine,
dolcezze
di energia e di zucchero.
Io
le guardo
e
si accende il paradiso
fiorito
nella
mia anima,
seduta
nel braccio di Dio.
INGRACIÂ
Strenç
la Vite
 
cuntune
fassine di lens vecjos, secs,
 
siôrs
di stagions
 frujadis dal burlaç
e
dal soreli leon di avost.
Bussi
la Vite par ingraciâ
par
dut chel che mi regale ogni moment.
La
lûs, la vôs, il sanc cjalt, il galop dal cûr.
Scrîf  une canzon
di
piturâ su la Lune.
Che
sevi in rime, facile, curte e scléte.
Come
saete di Vite che spiete l’estat par colâ.
Cidine
e bessole.
Par
no disturbâ il mont di corse.
GRATITUDINE
Stringo
la vita
con
una fascina di legna vecchia e secca,
ricca
di stagioni
e
logorata dal temporale
e
dal solleone d’agosto.
Bacio
la vita per ringraziarla
di
tutto ciò che mi regala ogni momento.
La
luce, la voce,
il
sangue caldo,
il
galoppo del cuore.
Scrivo
una canzone
Da
dipingere sulla Luna.
In
rima. Facile,
corta
e schietta.
Come
saetta che
aspetta
l’estate per cadere. Zitta e sola.
Per
non disturbare
il
mondo in corsa.
TERRA DECAPITATA
E’ in agonia la Terra.
             Terremoti, fango, detriti,
fiumi interrati
si ribellano
all’uomo,
acciatore di
cemento e morte.
E’ ferita la Terra
   e negherà la sua  bellezza
ai miei nipoti e
ai loro figli.
Sotto la scure
dell’incuria umana
barcolla e baratta
il verde dei
boschi
con scheletri
 inceneriti dal
fuoco.
Madre Natura
indifesa,
nulla può contro la vigliacca
avidità umana.
La Terra, supremo
bene
da amare e curare,
decapitata, si
arrende. 
Ma oggi, ho visto
un filo verde,
testardo farle il
solletico,
con la virgola di un fiore
che domani, lo so, nascerà.
UN
CENTESIMO
La
felicità di oggi
è
il suono del respiro
del
mio uomo
che
sta invecchiando
ma
mi abbraccia
quando
è buio, 
quando
la paura chiude gli occhi,
 quando il silenzio benedice il suo esistere,
e
un centesimo
luccica
nel palmo della sua mano.
Portafortuna
mentre
fuori nevica.  












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pierina gallina

Ho un nome e un cognome che non si dimenticano. Sono appassionata di scrittura, poesia, viaggi, libri e persone, in particolare bambini e saggi. Ho pubblicato cinque libri e sono una felice nonna di 7 nipoti, da 6 a 18 anni, mamma di tre splendide ragazze, e moglie di un solo marito da quasi 50 anni. Una vita da maestra e giornalista, sono attratta dalla felicità e dalla medianità, dallo studio della musica e degli angeli. Vi racconto di libri, bambini, nonni, viaggi, e del mio Friuli di mezzo, dove sono nata e sto di casa, con i suoi eventi e i suoi personaggi. Io continuo a scrivere perchè mi piace troppo. Spero di incontrarti tra i fatti e le parole. A rileggerci allora...

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