SUCCEDE OGGI nel MEDIO FRIULI 27 febbraio 2020 - Pierina Gallina news

SUCCEDE OGGI nel MEDIO FRIULI  27 febbraio 2020

SUCCEDE OGGI nel MEDIO FRIULI 27 febbraio 2020

27 Febbraio 2020 con il sole, dopo la grandine di ieri, a un soffio uno dall’altro.
Qui, in Friuli, nel Medio Friuli. Dove tutti impazziscono rincorrendo un CoronaVirus fantasma che, se anche si facesse vedere, tanto male non farebbe. Tutto chiuso, a parte centri commerciali e ristoranti, vietato darsi la mano, tantomeno abbracciarsi. Vietato morire perché ai funerali non si può avere nessuno a dare l’ultimo saluto. Vietato sposarsi o andare a messa o a scuola. La psicosi azzanna tutto e quasi tutti. Negozi orfani di clienti, supermercati assaltati, attività commerciali sul lastrico, viaggi annullati perché fuori da qui noi del Nord non siamo graditi.
Appestati? Nell’immaginario collettivo sì ma NON E’ VERO. Niente di più di ogni anno. Qualche colpo di tosse, starnuto innocente, qualche naturale influenza che oggi diventa vergogna, senso di colpa, solitudine forzata.
Intanto in Antartide fa caldo come in Norvegia, a Bagdad nevica e sulle Alpi sbocciano le primule. Il primato assoluto al Polo Sud è stato registrato con 20,75 gradi alle 13 (ora locale) del 9 febbraio. Pochi giorni fa si è staccato un altro grosso iceberg di oltre 310 chilometri quadrati dal ghiacciaio di Pine Island, uno dei due insieme a quello di Thwaites tenuto sotto controllo dagli scienziati per l’accelerazione della fase di scioglimento, che potrebbe provocare l’innalzamento dei mari di diversi metri.
In Siria, un popolo senza terra e una serie di terre che l’hanno scacciato, tradito e trucidato. Tutto qui il riassunto della storia millenaria del popolo curdo. Un popolo tra i più «truffati» di tutti i tempi, che oggi si ritrova abbandonato dagli ex-alleati Stati Uniti e impotente di fronte all’offensiva armata della Turchia. Il popolo dei Curdi, «il popolo sconosciuto» più famoso del mondo. Sono circa 30 milioni, per lo più più islamici sunniti, e vivono tra la Turchia, la Siria, l’Iran e l’Iraq. Nel corso dei secoli hanno subito diverse repressioni da parte di questi stati. Chiedono soltanto uno Stato. Lo chiedono da secoli, ma sempre invano. Sono il popolo più «tradito» di sempre, i curdi. Mentre la comunità internazionale fa poco o nulla.
Abbiamo una Auschwitz a 120 miglia dalle coste italiane, con i migranti in fuga dalla Libia.
In Italia, nella Terra dei Fuochi, è in atto una tragedia immane, i cui morti superano di gran lunga quelli del Corona Virus, e non sono anziani ma bambini, uno di soli sette mesi. Otto in venti giorni e nessuno ne parla. Una catastrofe sotto ogni punto di vista, quella della Terra dei Fuochi, una triste realtà che ha costretto il Comitato delle mamme “Vittime della Terra dei Fuochi” a diramare l’allarme. “Non riposeranno mai in pace. Per loro non c’è giustizia” dicono.
Tutto questo intorno a noi, e solo per fare qualche esempio, e stiamo a perdere tempo prezioso con virus ordinari che, e non per colpa loro, distolgono l’attenzione dai veri problemi e vogliono azzerare la nostra dignità di cittadini onestamente lavoratori, costretti a pagare di persona per qualcosa che piove dall’alto cui bisogna solo obbedire. Se tutti noi affondiamo, perdendo la nostra voglia di essere ancora cittadini onesti e lavoratori, allora sì che i virus di ogni tipo la faranno da padroni.

Foto in evidenza: Stefano Codutti Udine

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pierina gallina

Ho un nome e un cognome che non si dimenticano. Sono appassionata di scrittura, poesia, viaggi, libri e persone, in particolare bambini e saggi. Ho pubblicato cinque libri e sono una felice nonna di 7 nipoti, da 6 a 18 anni, mamma di tre splendide ragazze, e moglie di un solo marito da quasi 50 anni. Una vita da maestra e giornalista, sono attratta dalla felicità e dalla medianità, dallo studio della musica e degli angeli. Vi racconto di libri, bambini, nonni, viaggi, e del mio Friuli di mezzo, dove sono nata e sto di casa, con i suoi eventi e i suoi personaggi. Io continuo a scrivere perchè mi piace troppo. Spero di incontrarti tra i fatti e le parole. A rileggerci allora...

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