POETESSE NEL BOSCO di GRAZIELLA NOACCO a Gramogliano (UD)

POETESSE NEL BOSCO di GRAZIELLA NOACCO  a  Gramogliano  (UD)

POETESSE NEL BOSCO di GRAZIELLA NOACCO a Gramogliano (UD)

29 agosto 2015: un evento poetico scolpito nella pelle del cuore. Del mio, di tutti. A Gramogliano (Corno di Rosazzo)  nel bosco abitato da Graziella Noacco, poetessa e donna felicemente pettinata di vita bella. Per ricordarla, nel suo bosco, noi, i suoi amici poeti.
ESPERIENZA IMMENSA, sabato 29 agosto, nel bosco di Graziella Noacco, in località Gramogliano di Corno di Rosazzo (UDINE) la cui gentilezza é respiro da quell’OLTRE dove si è recata, in punta di piedi, per cercare il suo Berto. Grazie a chi ha promosso e voluto questo momento di ricordo affettuoso per una DONNA IMMENSA e poeta nell’Anima. Onorata di esserci.

 
Graziella Noacco: Ti ho conosciuta nel 2006 a Udine, alla premiazione di un concorso di poesia. Il tuo Berto riecheggiava nel teatro quando decantavi i tuoi versi per lui. Venirti vicino e farti i complimenti e affezionarmi subito è stato un attimo. “Vieni a trovarmi nel mio bosco” mi dicevi sempre, ad ogni incontro, felici di vederci, con le faville negli occhi. Non sono mai venuta. La distanza? La pigrizia? Nooo, semplicemente l’incedere dei giorni. Ora sì, ci sono. Il tuo bosco è un luogo da fiaba. Il luogo dove tu cammini ancora, leggiadra. In un posto da fiaba. Ora che tu sei invisibile agli occhi ma vicinissima con il cuore.

Te ne sei andata nel sonno. Come si conviene a chi ha ben vissuto per quasi ottant’anni. Nutrita e nutriente. Di fatica, dolore, ma anche di sei creature che hai fatto crescere nei valori e nella bellezza. Soprattutto nella certezza di averti madre. La pietraia  Maria teresa Costantini, con Pietro Fontanini, Presidente provincia di Udine, Angelo Rossi, Presidente  Ass. Toscani in Friuli e il sindaco di Corno di Rosazzo Daniele Moschioni VIDEO  Fontanini parla di Graziella
Ilaria Ellero (flauto traverso) e Olga Gavryliuk (violino)

Maria Teresa Costantini

figlia di Graziella

Alida Pevere legge “Sium” di Graziella NoaccoVIDEO
 Antonella Sbuelz legge “Oriente” e “Parchi”
 Nicoletta Ros legge “Il Mostro” e “Vento di Poesia” Carla Montina legge “Madre” e

VIDEO

 “Foglia di Rovere” di Graziella Noacco
Il folto pubblico si reca  verso la quercia secolare  Maria Pia Pavani legge “A bosca”  e “Profumo”Nicoletta Ros legge  i versi di Vilia Candido 

 Pierina Gallina legge “Par Te, Graziella” e “Ma ce biele che je la vite”

 

 pittrici in erba, ispirate dai versi e dal bosco

Alida Pevere legge “Santo Stefano, 60 anni dal nostro incontro”

Luigina Lorenzini legge “Al è un cel cussì plen di stelas”  e “A propojet di diu, e di fa malta”

 Viviana Mattiussi legge

“Scolta” e “Svual”

 

Lucia Miorini Ciriani  legge “La fuarcia”  e ” Margarita”

Elisa Mattiussi legge “Quotidiana” e “Pomeriggio in giardino”

 

Giovanna Zanetti con “Anime salve” e “Antiche dimore”

Ore 20.00: dopo due ore di poesia respirata e vissuta nel bosco, ecco la sorpresa della CASA  di Graziella.
Una casa a stella? Noooo.  Una casa-pagoda giapponese.
Rotonda. la casa rotonda. Con occhi-finestre immense in giro in giro. Con occhi annegati nell’oceano della Vita piena, colma di amore per tutti, animali, piante, persone.  Gli occhi di Graziella! Mai assonnati. sempre vivi, attenti, curiosi. Con quella luce dentro le pupille. Luce di saggezza imbevuta di POESIA lunga ottant’anni meno quattro mesi.

Dal terrazzo guardare e guardare ancora fino a perdersi nell’orizzonte limpido di una perfetta notte d’estate. E l’occhio va,  vagabondo. Si confonde con l’arcobaleno di una speranza che racchiude i giorni in un cerchio di lana, caldo. Confortante.
Cosa c’è laggiù? La città? Le valli del Natisone? O la coltre di un sogno inghiottito dalla Pace?

Meravigliosa la casa di Graziella.
Accucciata a vedetta sul suo bosco che tutt’intorno la protegge con capelli di lunga data, a cercare ancora la  voce che saluta il mondo, di ogni colore, che allarga braccia per invitare.
“Venite a casa mia… venite nel mio bosco… c’è la mia anima lì.”

Le mie poesie per GRAZIELLA: in lingua friulana e italiana

 PAR TE, GRAZIELLA
Satu
che ti viôt, discolce,
cjaminâ
intal bosc dal Paradis,
a
meti in rie agnui e arbui,
indrecjai
lis gjambutis par che a cressin
biei,
drets e fuarts?
Ti
viôt, sig
ûr,tu ses culì a fevelâ cui
uceluts
colats intai nui, cun lis alis
tenarutis…
e tu, a judaiu a
svualâ par lâ a cucâ il mont.
Ti viôt, cun mans
di bombâs, 
samenâ gotis di
cour intal prat dal cîl,
par fa cressi garofui
di partai a la
Madone il més di mai.
No tu podis sta
cence rosis Tu…
mancul cun mancul
in Paradis!
 
PER TE GRAZIELLA
Sai che ti vedo,
scalza,
camminare nel
bosco del Paradiso,
mettere in fila
angeli e alberi,
drizzando loro le
gambe
affinché crescano
belli, diritti e forti?
Ti vedo,
sicuramente sei lì, a parlare con gli uccellini
caduti sulle
nuvole, con tenere ali.
E tu… ad aiutarli
a volare per curiosare nel mondo.  
Ti vedo, con mani
di bambagia,
seminare gocce di
cuore nel prato del cielo,
per far germogliare
rose
da donare alla
Madonna il mese di maggio.
Non sai stare
senza fiori Tu,
nemmeno in
Paradiso!
 
25 giugno 2015
MA CE BIELE CHE
JE LE VITE
Ma ce biele
che  je le VITE, chest regal meraveôs,
sedi che levi  drete o che a vadi par ladrôs.
Chest regal nol è
par ducius,
ma par me vué al
è.
Ti ringrazi o
Signôr, ti ringrazi pa l
onôr.
Jo volarés jessi cussì brave
di cjantâ il cîl
di sere,
il burlaç di
primevere,
lis zornadis
genuinis e ches cul grop tal cûr,
lis sisilis
braurinis e i corvats vistût di scûr.
Volares,  o mio Signôr, jessi bune di svualâ
par vignî a dati
un cuc e daspò torna a contâ.
Io soi culì, e no
sai parcè,
a bussâ lis
creaturis di chel mont
che Tu… tu
mi  das in man.
Jo lu tén, lu tén
in cjalt, simpri a grât pal to regal.
Ma ce biele
che  je le VITE.
MA CHE BELLA E’ LA
VITA…
Ma che bella è la
Vita, questo regalo meraviglioso…
Sia che vada
dritta o a rovescio.
Questo regalo non
è per tutti,
ma per me oggi lo
è.
Ti ringrazio o
Signore, ti ringrazio per l’onore.
Vorrei essere così
brava da cantare il cielo di sera,
il temporale di
primavera,
le giornate
genuine e quelle con il groppo in cuore,
le rondini
civettuole e i corvi vestiti di scuro.
Vorrei, o mio
Signore, essere capace di volare
per venire a
guardarti e poi tornare, per raccontare.
Io sono qui e non
so perché,
a baciare le
creature di quel mondo
che tu mi dai in
mano.
Io lo tengo, lo
tengo in caldo,
sempre grata per
il tuo regalo.
Ma che bella è la
Vita!

Un moment di baticûr

Al sarà un moment di baticûr

e po dut al tasarà…

L’anime e svolarà

sore la mê Tiere,
un lamp inmò,
par dâ une strente
a lis cjaris monts
e a lis culinis de mê vite;
par cjalâ cun maravee
i colôrs dal slarc de plane.
A Aquilee, cune de nestre
storie,
un grant mandi i disarai
e sul mâr, sore sere,
chest ultin amont o
gjoldarai…
Un moment di baticûr
e po dut al tasarà,
voladi, lancurôs distac di
cui vûl ben
e cun displasê al scuen
lassâ.
… Cumò i tiei ricuarts,
Mari Tiere,
a son dutun
cun me e l’infinît.
“scritta pensando a come potrebbero essere vissute le ultime
emozioni prima del distacco definitivo…

I poeti hanno un comune “sentire”, vorrei fosse
stato così: dolce, anche per Graziella.”   Alida Pevere

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Condividi

pierina gallina

Ho un nome e un cognome che non si dimenticano. Sono appassionata di scrittura, poesia, viaggi, libri e persone, in particolare bambini e saggi. Ho pubblicato cinque libri e sono una felice nonna di 7 nipoti, da 6 a 18 anni, mamma di tre splendide ragazze, e moglie di un solo marito da quasi 50 anni. Una vita da maestra e giornalista, sono attratta dalla felicità e dalla medianità, dallo studio della musica e degli angeli. Vi racconto di libri, bambini, nonni, viaggi, e del mio Friuli di mezzo, dove sono nata e sto di casa, con i suoi eventi e i suoi personaggi. Io continuo a scrivere perchè mi piace troppo. Spero di incontrarti tra i fatti e le parole. A rileggerci allora...

YOU MIGHT ALSO LIKE

Articoli recenti
Archivi
Categorie
Tag