IL PONTE – PERIODICO DEL MEDIO FRIULI – Settembre 2019 - Pierina Gallina news

IL PONTE – PERIODICO DEL MEDIO FRIULI – Settembre 2019

BERTIOLO (UD) SPORT  

SINTAYEHU    VISSA,  in America per meriti sportivi


Ha solo 22 anni e vive a Pozzecco, con mamma
Annetta e papà Giuseppe, Sintayehu, per tutti Sinta, l’atleta  cresciuta
nell’Asd Atletica 2000 di
Codroipo che l’America ha chiamato per premiarla alla Saint Leo University in
Florida.
 
E lei ha detto sì, subito, e con un’emozione fortissima.   
Non si risparmia Sintayehu,  fedele al significato del suo nome
ovvero  “colei che ha visto molto”.  Ha tutta l’intenzione di vedere ancora di più
ora che, dal 10 agosto, sta in  Florida a
coronare il suo sogno sportivo, per il quale non si è mai risparmiata,  allenandosi 
sei giorni su sette, percorrendo 52 chilometri a settimana e dopo aver
superato un infortunio al ginocchio.                                                                                                      Lei è diventata un esempio per molti,  utilizzando lo sport come strumento per
affermare se stessa e per migliorare sempre, superando i propri limiti.
Sintayehu, dopo aver raggiunto i vertici nazionali nei 400 metri, 400 ostacoli
e 800 metri nelle categorie Juniores e promesse, è pronta a stupire
Oltreoceano. Dopo aver militato nell’Asd Atletica 2000, nel 2016 è passata alla
Valsugana Trentino (società di serie A nell’atletica leggera), mentre per
quanto riguarda il centro sportivo italiano ha mantenuto il tesseramento con
l’associazione codroipese.


L’orgoglio non è solo dei genitori e della sorella Chiara ma anche del
direttore sportivo di Atletica 2000 Matteo Tonutti  che ritiene la nuova avventura
nell’Università americana  un punto di
arrivo e allo stesso tempo un punto di partenza.
  

 Chi la conosce è sicuro che Sintayehu
continuerà a migliorare i propri risultati tecnici perché quello che ha
conquistato giorno dopo giorno, fa ormai parte del personale bagaglio di
sacrifici e impegno nonché di una crescita costante. Originaria dell’Etiopia, Sintayehu
è un esempio per i tanti ragazzi adottati, per i ragazzi stranieri, per le
donne e per tutti coloro che hanno un sogno e lo coltivano. Costi quel che
costi.  Lei, con il suo sorriso da
regina, regala forza, leggerezza, freschezza oltre la strabiliante velocità con
cui corre. Un esempio educativo il suo, che insegna più di mille parole o
consigli.  L’America l’ha chiamata. Lei
ci è andata, volando letteralmente e con quella urgenza di scrivere un altro
capitolo di una bellissima storia. La sua. 

CODROIPO  SPORT

GIORGIO MORETUZZO, CON GLI OVER 65 di NAZIONALI DI BASKET, 8° IN CLASSIFICA AI CAMPIONATI MONDIALI 
DI BASKET IN FINLANDIA 


 Codroipese doc, Giorgio Moretuzzo
è da sempre giocatore di basket, complici altezza e passione.  Già
bancario e classe 1952, Moretuzzo  indossa anche la maglia 52. 


Un binomio fortunato per un autentico campione che, a 67 anni, gioca come un
ragazzo in ben due squadre, quella del Pordenone e nientemeno che nella squadra
nazionale italiana di basket Over 65. 
 


E’ proprio con quest’ultima che Moretuzzo ha partecipato ai Campionati Mondiali
in Finlandia, dal  27 luglio al 4
agosto 2019.
 Ha vissuto alla grande
l’esperienza mondiale insieme ai suoi compagni, conquistando, alla fine, dopo
partite perse e molte vinte, un onorevole ottavo posto nella classifica degli
Over 65.  La squadra italiana ha
affrontato la prova forte della preparazione assidua, cominciata in novembre, e
la squadra rinforzata. La
nazionale Over 65 non è mai stata così forte. La formazione
azzurra è alla sua terza esperienza internazionale dopo Montecatini e  Maribor.

Sembra strano pensare a giocatori Over 65 anni ma c’è di che rimanere
affascinati  da questi appassionati e dalla
grinta che ci mettono. Sono in forma smagliante e corrono per tutti i 40 minuti
della partita e oltre. Sono master “supermen” che, invece di appendere le
scarpe da basket al chiodo, se le allacciano, 
e poi scendono in campo e si buttano su ogni pallone proprio come un
tempo.


 Nonostante la saggezza dell’età non è
mancata la legittima  emozione né la
grinta per affrontare squadroni temibili come quella degli USA, con cui
l’Italia ha perso ma con 12 canestri di Moretuzzo  anche se l’ultimo
quarto l’aveva vista  in vantaggio 20-13.
Ma orami era garbage time.  O quella del
Puerto Rico, 36 a 43.  Ha vinto invece
con il Cile, passando il turno e giocando e vincendo con il Messico. Alla fine,
la squadra tricolore Over 65 è classificata ottava squadra ai Campionati
Mondiali. Una gran bella soddisfazione!

                                                  
                                                                                                         
BERTIOLO
A VIRCO IL CIRCO PIU’ PICCOLO CHE C’E’

E.R.A, il
Comitato genitori di Bertiolo, ha promosso una serata sotto le stelle a Virco,
nella sede degli alpini per genitori e bambini, con Marco Grillo,
direttore
e protagonista del “Circo più piccolo che c’è” nonché presidente del teatro di
strada “Ratatuie”.  Uno spettacolo
interattivo che si svolge dentro un circo piccolo, con tendone piccolo, con un
unico personaggio capace di fare tutto, dai giochi di magia all’ equilibrismo,
coinvolgendo attivamente grandi e piccini. 
Il risultato si è dipinto nelle risate e nel divertimento generale che
ha trasformato una sera d’estate in una bella occasione di socialità, molto
apprezzata dalle tante persone intervenute.
Le mamme organizzatrici vestite
di rosso, hanno voluto promuovere la risata tramite l’arte circense la cui
magia riesce a risvegliare, con semplicità, l’animo del bambino che si nasconde
in ogni persona.

                                                                                                        CODROIPO-UDINE

VANESSA
PADOVANI
e ANDREA
DALLA COSTA
hanno donato storia e disegni alla Pediatria di Udine per
trasformare la Risonanza Magnetica Nucleare in un’astronave

 

Nell’ospedale di Udine fare la Risonanza Magnetica
Nucleare non incuterà più timore, ma soprattutto permetterà ai bimbi di
sottoporsi all’importante esame senza sedazione e senza paura, permettendo
risultati medici più efficaci e meno traumi.
Consentirà letteralmente di
lasciarsi “andare in orbita” grazie a un progetto fortemente voluto
dall’Albio, Associazione Bambini in Ospedale, realizzato dal duo di
illustratori VANDR, Vanessa Padovani illustratrice, Andrea Dalla Costa,
illustratore e direttore creativo. Le pareti sono state rivestite dall’azienda
Impronta sempre di Codroipo, che ha rivestito pareti e macchinar, 80mq di
pareti rivestite tra il reparto pediatrico, stanze e corridoi della RMN.

La Principessa Tic e il Pirata Tac sono i personaggi
nati dalla fantasia di Vanessa e Andrea, coppia nella vita e nell’arte. Vanessa
inventa i personaggi e li disegna, Andrea si occupa di colorare le tavole,
digitalizzarle, creare i progetti e gli impianti per le gigantografie.
E, nel
caso della pediatria e del reparto Risonanza Magnetica Nucleare di Udine, le
loro opere sono diventate meravigliose pareti e rivestimenti per macchinari
medici.

Le illustrazioni ricoprono ora i corridoi e le pareti
dell’RMN e, naturalmente, la risonanza magnetica, oltre alla saletta pre-esame,
completamente illustrata, con il macchinario per la simulazione dell’esame che
i piccoli pazienti dovranno effettuare. D’ora in poi, dunque, sottoporsi
a questo esame che richiede spesso sedazione per ottenere immobilità, sarà
un’inaspettata avventura spaziale e i bambini riceveranno, alla fine, il
diploma di astronauta quale segno di amicizia con la Principessa Tic e il
Pirata Tac, protagonisti ideali della storia illustrata. 
L’esempio di Udine ha già solleticato altri ospedali italiani a
fare lo stesso e gli illustratori  Padovani e Dalla Costa hanno dato ampia
disponibilità a contribuire a rallegrare apparecchiature e stanze d’ospedale
che solitamente incutono timore, sia ai bambini che ai grandi, donando i
loro disegni e le loro storie.
CODROIPO
“Amo
Codroipo” è la Cooperativa che già ha fatto tanto per Codroipo ma molto ancora
vuole realizzare per dare lavoro e far sì che nel più grande comune udinese si
possa vivere una vita felice. 
Il suo
portavoce, Antony Santelia, nella serata di presentazione in Sala Abaco, ha
elencato le tante idee realizzate in un anno e mezzo di attività. 

Oltre a vari
Murales che fanno bella mostra ai campetti, in piazza Giardini e in viale
Vittoria, a  Street Food con 12 furgoni
da tutta Italia abbinato all’arte, al libro “Avanti tutta” contro il bullismo,
alla partecipazione al calendario d’epoca, “Amo Codroipo” vuole far capire
che  si possono davvero realizzare cose
nemmeno immaginabili. 
Tra gli
obiettivi non solo murales e feste ma riuscire a distrarre i ragazzi dal
cellulare per esempio, con occasioni di microsilenzi, contest canori con palco
permanente, feste senza alcool, silent party con cuffie, sport inusuali.   
La voglia è
quella di creare la mentalità del dono per avere molto in cambio, mettendo
insieme idee e realizzandole con piccolissime donazioni da parte di aziende e
cittadini. 

Si potrebbe
così ridare vita al Carnevale che non si fa da 26 anni, recuperare il bunker
sotto il ponte del Tagliamento, realizzare la foresta commestibile, la libreria
di strada solo con libri di crescita personale, l’oasi felina, utilizzare il
parco di Villa Ballico con installazioni didattiche o giochi per bambini
disabili o free dogs park.  

Il diluvio
di proposte spiegato da Santelia ha spaziato dalla Codroip App all’aumento del
turismo, dalle fontane illuminate nelle vasche e video mapping a Villa Manin
fino alla banca del tempo, avvalorando il fatto che Amo Codroipo ha  già dimostrato di saper trasformare idee in
eventi di successo e di utilità. 
Il progetto
sotto data, inoltre,  riguarda la
pulizia  e la pittura delle pensiline
davanti al Linussio, nella speranza che non vengano più imbrattate. 
 
Il riassunto
di tutto questo è la parola coinvolgimento e ispirazione per cittadini e
aziende, per provare almeno a rendere questo comune attraente, smettendo di
lamentarsi e di dar sempre la colpa agli altri. 
Vuoi cambiare Codroipo? Cambia te stesso. Per sapere se si tratti
di consiglio o suggestione, non resta che provare.
                                                                                                                                             
CODROIPO

Il premio gli è stato consegnato il 5
luglio a Grado – Casa della Musica  in occasione dell’apertura della
mostra su P.P.P. Pasolini.
L’artista, tra i partecipanti alla rassegna
d’arte internazionale Spoleto Arte, quest’anno presentata dai professori
Vittorio Sgarbi e Francesco Alberoni e visitata da molti grandi personaggi del
mondo dello spettacolo e della cultura, è conosciuto per le sue fotografie
dedicate alle Dolomiti, patrimonio dell’UNESCO. Già a marzo, alla Milano Art
Gallery, la sua mostra Oltre la realtà, la fantasia, aveva dimostrato quanto
forte fosse il legame tra Sambucco e la sua terra, sollevando l’attenzione di
pubblico e stampa, culminato con il conferimento del Premio Pasolini. 

VARMO

NUOVA MOSTRA ALLA FERRATA DEL CIRCOLO FOTOGRAFICO CODROIPESE

Prima della pausa estiva, oltre quaranta soci e simpatizzanti
del Circolo Fotografico Codroipese si sono ritrovati per un momento conviviale
e il cambio delle immagini in mostra al ristorante La Ferrata di Varmo.   

Archiviate le fotografie sul Paesaggio, hanno
allestito la mostra “Le forme dell’Acqua” che è stata  visitabile dal 1 al 31 agosto. 
Le immagini in
mostra ritraevano soggetti attinenti l’acqua 
e sono state curate da alcuni 
esponenti del sodalizio, presieduto da Paola Toniutti e attivo da oltre
un anno.   
Già impegnati nel Photo Contest
per San Simone 2019, la cui consegna è prevista entro il 12 ottobre, i
fotografi del Circolo hanno creato una rete di comunicazione che li tiene in
contatto costante sulle attività personali e collettive che saranno realizzate
da settembre. 
Mostre, conferenze, concorsi sono alcuni degli impegni in agenda
che vedranno i soci, ormai una settantina, sfoderare abilità tecnica e passione
per trasformare le immagini in autentici capolavori e vere “scritture di luce”.
                                                                                        
                                                                  

LIBRI

TI PIACE IL MOJITO? 
O, MEGLIO, IL SENOR MOJITO? ALLORA…QUESTO LIBRO E’ PER TE

Collezionista di premi e ricette di mojito, Michele
Piagno
, un po’ di  Codroipo e un po’
San Vito al T.dove è nato, esordisce con un libro che eleva  a ”signore” 
il cocktail cubano più noto al mondo cui aggiunge una collana di  personali segreti. Nel libro emerge
tutta la passione di chi lavora
dietro al bancone di un bar, sia egli barista, barman o bartender.
 

Ma torniamo a Michele, classe 1981,
con cucita addosso quella verve di chi sa il fatto suo ma con la naturale
timidezza di fondo che lo qualifica come bravo ragazzo. 
Aveva un sogno, quello
di lasciar nero su bianco la sua vocazione di “barista di eccellenza e qualità
italiana per la Federazione Baristi Italiani” nonché di barman esperto, tra
l’altro, di mixlogia molecolare.
 
Fino a che, per quello che potrebbe essere
scambiato per un caso, ha incontrato la scrittrice Cinzia Lacalamita cui, con
il fluire dialettico tipico di chi sta dietro il bancone, ha raccontato per
filo e per segno ma senza intenzione alcuna, il suo progetto letterario.  Evidentemente deve aver toccato il tasto
giusto ovvero il cuore di Cinzia che, qualche giorno dopo, gli ha chiesto un
incontro per dirgli che lei avrebbe realizzato il  libro riposto nel cassetto delle speranze.
Detto, fatto. Dallo scorso  aprile “El Señor Mojito ha arricchito la vetrina
della casa editrice Corsiero e ha riempito pagine di giornali regionali e
nazionali come Vip, Corriere della Sera e molte riviste di settore. Il volume,
curato da Igor Damilano e Cinzia La Calamita, in  86 pagine 
racchiude la storia leggendaria di un cocktail, con la vera ricetta,
alcuni segreti e 50 varianti speciali da provare subito. Lette, bevute. Dalla ricetta
originale al “Mojito sbagliato”, dal “Mojito N. 5” a quello con lo champagne. C’è
un mondo attorno al cocktail cubano che si svela senza veli nel libro,
attraente e fresco, a partire dal titolo. E Michele è felice di lasciare una
testimonianza della sua passione a chi vorrà leggerlo e, perché no, mettere in
pratica le sue ricette sfiziose e creative. Virgin ovvero mojito senza alcool,
compreso. Le altre ricette prevedono ingredienti fantasiosi, perfino il miele
in sostituzione dello zucchero e la curcuma, di indiana natura. Che tutto ciò
sia interessante l’ha capito non solo Cinzia, 
ma chiunque legge o leggerà “El Señor Mojito”  perché l’autore narra anche il suo percorso
di vita, scrivendo in terza persona, facendo parlare nientemeno che lui, il
Mojito. 
“Dunque mi presento: sono il Señor Mojito. Su di me sono stati spesi
ettolitri d’acqua, per l’appunto, ma anche fiumi di inchiostro nel tentativo di
capire da quale mente io sia nato” così comincia il libro, che parla della
genesi di un cocktail, racconta dell’ “antenato preparato con aguardiente”, fra
pirati e incantesimi, e della paternità contesa dai due barman, Attilio De La
Fuenze e Angel Martinez, al lavoro nel leggendario bar “La Bodeguita del Medio”
a Cuba, resa celebre dallo scrittore Ernest Hemingway. Svela la ricetta numero
uno di “El Señor Mojito”, ovviamente quella originale: 1 oz e ¼ di rum
bianco cubano, succo di ½ lime, 2 cucchiaini di zucchero di canna raffinato
bianco, 8-9 foglie di hierba buena, 2 gocce di angostura, acqua gassata (soda o
seltz), ghiaccio a cubi.

Così si presenta, Michele. 
“I cocktail sono il mio
mondo, quel mondo che avevo il sogno di far conoscere alle persone: oltre ai
bar, oltre alle discoteche, portandolo nelle case dove esiste il vissuto
intimo, familiare. Ho raccolto, perciò, 50 ricette replicabili tra le mura
domestiche sia per la facile reperibilità degli ingredienti da utilizzare sia
perché non necessitano di strumenti professionali per la loro realizzazione”. 
Ecco allora tante varianti: il Branca Mojito, con Branca menta, il Mojito
Italiano
, con grappa morbida e prosecco, il Jamaican Mojito, come la
bandiera jamaicana, il Royal Mojito, con champagne, il Mojito n. 5
con frutto della passione e succo di melograno, il Mojito alla rosa, quello al
cioccolato e quello allo zenzero. Fino alla variante più strana, dedicata all’italiana
patria. Ma, per conoscerla, sarà meglio leggere il libro o chiedere
direttamente a lui, a Michele, “Canbassador Italia Red Bull e Brand Ambassador
Mixò Italy”.  Dove trovarlo? Al ristorante Alla Vecchia Pretura, in centro a Codroipo, o al Bugiardino, in Via dei Carpini. 
Conoscendolo, sarà facile
capire perché sia stato in grado di registrare 
il brevetto mondiale di uno “sweet & sour liofilizzato” capace di
rendere i drink fluorescenti quando sottoposti alle luci wood viola, nera e blu
da discoteca, il “Glow sweet & sour mix  testato da chimici e tecnologi
alimentare. E perché  vanti numerose
collaborazioni con svariati brand internazionali  e con  Claudio
Burdi, giornalista del Corriere della sera, alla realizzazione del libro 100
cocktail light e contemporanei. 
Alla salute… si può dire con il Mojito?
                                                                                                         

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pierina gallina

Ho un nome e un cognome che non si dimenticano. Sono appassionata di scrittura, poesia, viaggi, libri e persone, in particolare bambini e saggi. Ho pubblicato cinque libri e sono una felice nonna di 7 nipoti, da 6 a 18 anni, mamma di tre splendide ragazze, e moglie di un solo marito da quasi 50 anni. Una vita da maestra e giornalista, sono attratta dalla felicità e dalla medianità, dallo studio della musica e degli angeli. Vi racconto di libri, bambini, nonni, viaggi, e del mio Friuli di mezzo, dove sono nata e sto di casa, con i suoi eventi e i suoi personaggi. Io continuo a scrivere perchè mi piace troppo. Spero di incontrarti tra i fatti e le parole. A rileggerci allora...

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