“Il Ponte” Giugno 2010
CODROIPO
SCUOLA DI MUSICA: SAGGIO ALLE STELLE
250 sono gli allievi iscritti alla Scuola di musica, ormai proiettata sulla via dell’eccellenza, grazie al deus ex machina nonché direttore Giorgio Cozzutti. Con la sua vulcanica competenza egli sa coinvolgere, trarre da ciascuno e trasmettere la consapevolezza di poter fare o essere “Musica”. Sia essa fatta di strumenti, canto, coro, orchestra, o “body percussion”. Sì, perché anche il corpo è musica. Anche il proprio corpo, spesso sconosciuto, sa produrre suoni, ritmi, tempi. In una parola… musica! Il saggio 2010 al Teatro Benois ha messo in evidenza le infinite possibilità che la musica offre a tutti, al di là dell’elemento anagrafico che è ininfluente ai fini dell’apprendere ed essere musica. Filosofia del Direttore Cozzutti e di tutti gli insegnanti della scuola già sposata da molti! Che potrebbero diventare di più, quasi un popolo festante a fianco dell’esercito dei ragazzi e bambini, anche piccolissimi. Ad un numero di mesi che stanno sulle mani già si può partecipare a corsi fatti su misura, per appropriarsi di melodie che saranno la musica futura. E, via via, ogni possibilità è aperta. Questa è la Scuola di musica o Associazione culturale e musicale Città di Codroipo. La sua sede è in Via 4 novembre e nessuno è escluso dal potervi accedere. Liberarsi dalla timidezza o dalla convinzione di non essere capaci può essere un gioco o una sfida. Per poi ricredersi e scoprire un mondo di serenità e opportunità. La scuola di musica, accanto al Presidente Pivetta, ora ha anche un Presidente Onorario dal calibro prestigioso: Glauco Venier. Con lui al timone la Scuola aggiungerà l’ esperienza di un nome che sta già valorizzando l’arte e la cultura nel territorio e oltre. Anche le istituzioni comunale e provinciale, con gli Assessori Luca De Clara e Mario Virgili, sono consapevoli delle potenzialità della Scuola, i cui dati evidenziano una crescita costante, dai 70 iscritti del 1997 ai 250 odierni, e cui è doveroso riservare un “occhio di riguardo”.
Per info: www.scuolamusicacodroipo.it tel: 0432.901062
CAMINO – SAN VIDOTTO
GIORNATA DEL DONATORE
La sezione AFDS, presieduta da Illario Danussi, promuove per domenica 20 giugno l’annuale “Festa del Donatore” nella frazione di San Vidotto. Il programma prevede alle 9.45 il ritrovo delle delegazioni in Via Friuli, alle 10.15 partenza del corteo, sulle note della Banda Primavera di Rivignano, alle 10.30 la S. Messa e, alle 11.45, la ripartenza del corteo e la rea d’onore ai caduti di tutte le guerre. Alle ore 12.00 tutti i partecipanti sono invitati al pranzo sociale.
CAMINO
BIENNALE DI PITTURA CON IL MOSTO: I VINCITORI
La 3° edizione del concorso di pittura spontanea “Mosto Divino” svoltosi presso l’Azienda Agricola “Ferrin” a Bugnins, è stata aggiudicata dalla pittrice caminese Claudine Roksy, per la “maestrìa e la tecnica sopraffina nell’uso dei materiali e del pennello”. Al secondo posto Denis Panigutti per “la leggerezza della creazione, le luci ed ombre sovrapposte alla geometria” e, al terzo, Marianna Azzolini per “la continuità del “segno” nell’opera d’arte”. Nella rosa dei segnalati Paolo Cattaruzza di Udine e Silvio Basso di San Martino al Tagliamento. La cerimonia di premiazione, unita all’ apertura ufficiale della mostra, che sarà visitabile fino al 26 giugno, ha potuto contare su una massiccia presenza di estimatori ed artisti, tra cui Giorgio Valentinuzzi, presidente dell’Associazione “Contemporanei 3000” di Udine, ideatore e copromotore dell’iniziativa. Insieme alla mostra degli elaborati del concorso si potrà ammirare la mostra di ceramiche di Gloria Fabris, il cui pregio deriva dalle particolari tecniche adottate, tra cui l’ingobbio, che cambia i colori a seconda dello spessore e dalla sovrapposizione cromatica. In mostra anche brocche e ciotole floreali decorate dalla restauratrice Amalia Paron.
CAMINO
5° RADUNO DELLA “PICCOLA FIAT”
Come da collaudata tradizione, il 1° maggio le strade di Camino sono state rumorosamente “invase” da tanti esemplari di trattori Fiat “Piccola” nelle versioni R18, 211R, 215, 250, 300.
Per il quinto anno la simpatica quanto singolare parata a carattere enoturistico ha elettrizzato gli appassionati e simpatizzanti della storica FIAT. Da Piazza Maggiore, dove trattori e conducenti si erano dati appuntamento, all’Agriturismo “Là di Salvestri” in Via Tagliamento, la sfilata ha salutato schiere di persone festanti riunite poi per il pranzo che ha suggellerà il cameratismo tra proprietari e fan dei mitici modelli costruiti nel 1954 di cui la trattrice Fiat 18 “La Piccola” fu la più venduta negli anni 50. Molto soddisfatti gli ideatori ed organizzatori, Paolo e Samuele, che hanno pensato proprio a tutto, gadget stile Fiat compresi.
RIVOLTO
PARTITA DI CALCIO UDINESE-RIVOLTO PER RICORDARE MATTEO
La scritta in rosso “Matteo con noi” spicca sul campo di calcio di Rivolto e, per il quarto anno, l’indelebile immagine di questo ragazzo scomparso nel fiore degli anni è stata sottolineata da un’amichevole tra i giocatori dell’Udinese e quelli del Rivolto. Tifosi, moltissimi bambini e fan festanti hanno invaso il paese alla periferia di Codroipo pur di assistere alla partita il cui risultato era già nell’aria fin dall’inizio: 14 a 2. Pro Udinese, ovviamente. Sotto un cielo minaccioso prima e scrosciante a metà partita e su un campo allagato le due squadre non si sono tuttavia sottratte all’impegno atteso dai fan. Nonostante le troppe categorie di differenza, l’Udinese ed il Rivolto si sono adattati di buon grado al test a suon di gol. Chiaramente un Sanchez scatenato ed imprendibile e i colleghi più allenati hanno dato filo da torcere ai difensori del Rivolto che, comunque, si son potuti avvalere di un’esperienza ben combattuta fino al 14° centro, opera di Zapata, che poi si è tolto la maglia per regalarla ad un tifoso. Incuranti della pioggia battente, occhi incuriositi, attirati dai nomi altisonanti, hanno seguito le evoluzioni del pallone. Tra loro anche i bambini della locale scuola dell’infanzia, presenti alla partita, dopo aver aspettato l’arrivo del pullman dei giocatori dell’Udinese ed averli salutati. Momento davvero speciale quando Sanchez ha battuto loro un “Cinco” corredato da un grande sorriso.
BERTIOLO
TEATRO “QUALCOSA STA CAMBIANDO” in un DILUVIO DI EMOZIONI
Tra i titoli in cartellone della rassegna “Uno per tutti, tutti per il teatro” eccone uno inusuale: “Qualcosa sta cambiando”. Sì, ci vai. Andare a teatro a Bertiolo è sempre una bella esperienza, perciò…
Già nell’atrio l’atmosfera che respiri ti fa gioiosamente pensare che qualcosa di speciale stia per accadere. Le prove degli attori si prolungano e sono quasi le 21! Aspetti con pazienza. Ecco, si apre la porta che ti vede entrare in teatro. Scegli un posto…quello che ti piace…quello che ti fa star bene. Non sai ancora che “Qualcosa sta cambiando” cambierà, in meglio, anche te. Buio in sala. Una voce di uomo, dolcissima, sapientemente dosata nelle pause, ti incanta. “E’ meglio essere o apparire?” chiede.
Bella domanda! Tranquillo, nessuno si aspetta da te una risposta così difficile! “Meglio saper aspettare, meglio mettersi in ascolto” continua quella bellissima voce. Poi, silenzio. Pesante, come masso nell’aria. Immobile. “ Si può giocare con una sedia a rotelle? Può danzare chi ci sta sopra? Cosa si può creare con una ruota?” “Sì, perché se Io sono diversamente abile, Tu sei diversamente sano, ed entrambi abbiamo un cuore che pulsa, cellule che girano, corpi che respirano, anime che creano. Ognuno diverso. Ognuno libero. Di ascoltare il silenzio o dirigere l’orchestra del cuore che pulsa.”
Ancora una domanda: “Ti sei mai chiesto quale funzione hai?”
Sul palco ammiri attori in libera espressione, al ritmo di musiche magnificamente appropriate. Tutti vestiti di nero. Cosa succede? Alcuni di loro scendono e vengono verso di te. Senza distinzione tra “diversamente abili e diversamente sani” ti danno la mano. Qualcuno si ferma, ti dona un sorriso ed una calda carezza.
Ed è cambiamento! E’ emozione calda e buona! La dolcissima voce di Marco invita il pubblico a salire sul palco. “ Oh! Dio, sul palco? No, non ci vado io. Mi vergogno. E poi, cosa ci vado a fare?” La voce ti dice, quasi con pudore “Vai. Non ti capiterà più un’occasione così”. E d’istinto ti alzi. Anche tu, come tanti altri. Non te ne accorgi ma sei sul palco, e vedi la tua sedia vuota. Tocchi chiunque incontri. Accarezzi e sei accarezzato. Ami e sei amato. Che miracolo! E ti senti anima che respira e che ha voglia di esprimersi e che non ne può più di tutte le maschere che ha addosso. “Basta maschere! Mettiamo in luce quello che siamo veramente. Tutti siamo stati bambini ma ce ne siamo dimenticati”. Balli, sì, anche tu balli e ti muovi e ti diverti perché non ti chiedi più se sei goffo, se sei brutto, se sei mal…cosa?
Anche tu sei attore di un’esplosione umana che qualcuno chiama semplicemente “Teatro”, di un gruppo che incontra il singolo e gli dà la possibilità di esprimersi. Così il gruppo…cresce!
E’ difficile mettersi in gioco, lo sai, eppure ci stai riuscendo. E capisci che il Teatro, alla fine, non è che una cosa: un RESPIRO DI GRUPPO dopo aver spaccato l’ultimo muro che ti divide dagli altri con il CORAGGIO DI AVER PAURA. E mostri la faccia, l’anima, con fiducia e rispetto per chiunque ti sia accanto. Con lui passeggi in un sogno perfetto nei magici attimi di un teatro o, meglio, di un’opera d’arte, che ricalca la VITA di tutti gli esseri umani.
Con la gratitudine per chi ti ha donato la possibilità di “cambiare qualcosa nell’assoluto dentro”: Le compagnie teatrali “Oltre quella sedia” di Trieste e “Tortulini in brodo” e, naturalmente, “Clâr di Lune” che le ha invitate a Bertiolo. Per Te. Per tutti quelli come Te.