IL PONTE febbraio 2022 - Pierina Gallina news

IL PONTE  febbraio 2022

IL PONTE febbraio 2022

Il Ponte – Periodico del Medio Friuli –  febbraio 2022

  Grazie Dottor Giacomarra!

Arrivavi senza preavviso – in tempi di telefoni sconosciuti – a ogni ora, anche di sera e di notte, con la 500 blu.  Non c’era neve che ti fermasse.  Scattante e di esile figura, occhialini dorati e fini, dai tuoi trent’anni alla pensione, borsa di pelle marrone in mano, hai guardato dentro gole, nasi, tolto denti, suturato ferite e cucito punti. Sempre con il sorriso, distintivo di fiducia e affidabilità, hai ascoltato, dato consigli, consolato, guarito.  Di loro, di noi, i tuoi pazienti – anche settemila in contemporanea – ti sei sempre preso cura. Per me, dagli anni 50 alla seconda gravidanza, hai avuto attenzioni e gentilezze, adornate da tanti fatti, più che da parole. Non ne avevi bisogno. Essere guardata e considerata da te era sufficiente per stare meglio. Tosse, febbre, mal di qualsiasi genere? Nessun problema. Tu arrivavi senza farti annunciare e tornavi, più e più volte, fin quando eri sicuro che tutto andasse per il meglio. E senza essere chiamato.

Lo scorso dicembre te ne sei andato, a 94 anni.

Ringraziarti è il minimo che io possa fare, perché, per me, sei stato e sarai sempre il “mio Dottor Giacomarra!”

FIABA

SIGNOR TOPO

Illustrazione di Cesare Amerio, caricaturista di Asti

Attraverso il buchino del muro, un topolino guardava il contadino e la moglie mentre stavano aprendo un pacchetto.

Siccome mancava poco a Natale, pensava ci fosse un dono per lui. Invece, rimase sconvolto nel vedere che era una trappola per topi.

Di corsa, fece il giro della fattoria, avvisando tutti: «C’è la trappola per topi in casa. C’è la trappola per topi in casa!»

Il pollo alzò la testa e disse: «Caro signor Topo, capisco che sia una cosa grave per te, ma non mi riguarda».

Allora, il topolino andò dal maiale: «C’è la trappola per topi in casa. C’è la trappola per topi in casa!»

Il maiale, gli rispose: «Mi dispiace molto, signor Topo, ma non c’è nulla che io possa fare. Ah, sì, sì, posso pregare per te».

Il topolino corse, più veloce che poteva, dalla mucca: « Attenta, c’è la trappola per topi in casa. C’è la trappola per topi in casa!»

La mucca, però, tranquillamente, sospirò: «Ohh… caro signor Topo, mi dispiace per te, ma a me non disturba affatto!»

Mogio mogio, il topolino tornò in casa. Aveva capito di essere solo ad affrontare la terribile trappola.

Quella sera, si accucciò, ma non dormì.

Durante la notte, uno strano rumore echeggiò per casa, come quello di una trappola che afferra la sua preda.

La moglie del contadino si alzò e andò a vedere se il topo fosse stato preso.

Ma non si accorse che era un serpente velenoso con la coda bloccata nella trappola. Il serpente la morsicò e a lei venne la febbre alta, altissima.

Per curarla, ci sarebbe voluta una zuppa di pollo fresco. Così, il contadino, con il suo coltellaccio, andò a cercare il pollo e lo uccise. La moglie, però, non guariva e tanti amici vennero a trovarla. La casa era piena e, per offrire pranzi e cene a tutti, il contadino dovette macellare prima il maiale e poi la mucca. Intanto, il topolino, dal buchino del muro, mentre guardava tutta quella confusione, sentiva una grande tristezza.

Era dispiaciuto per il pollo, il maiale e la mucca, che si credevano al sicuro solo perché erano più grandi di lui e nella trappola non ci sarebbero potuti entrare. Lui, invece, il più piccolo e l’unico che si era preoccupato degli altri, stava bene, anzi, benissimo. Non aveva più paura della trappola, perché aveva imparato a starne alla larga.

Puoi ascoltarla: clicca su https://www.pierinagallina.it/fiabe-sonore-natale/

CODROIPO

IL NATALE DI SISSI           CAFFE’ LETTERARIO

9 dicembre 2021: Uno sguardo dentro alle abitudini della famiglia imperiale del 1800: ecco il sunto della serata del Caffè Letterario Codroipese, presieduto da Luisa Venuti, al ristorante Nuovo  Doge, a Villa Manin  di Passariano.

Un libro, “Il Natale di Sissi” di Valerio Vitantoni – studioso dell’800 e appassionato dell’imperatrice Elisabetta d’Austria sin da bambino, collezionista di scritti su di lei –  un pianista, M° Jeremy Serravalle, una violinista, M° Elena Blessano,  due lettrici volontarie, Gabriella Colombo e Piera Festini e il pubblico delle feste.

Nel libro si sente profumo di Natale, di resina e di frutti canditi nei biscotti. Perché, il Natale, era la festa prediletta di Elisabetta, essendo, lei, nata di domenica, il 24 dicembre 1837, e con due denti già spuntati.  Forte di questi segni beneaugurali, amava definirsi “Figlia della domenica, figlia del sole. Esso rivolse i raggi dorati verso il mio trono”.

Chi era, dunque, Elisabetta, quartogenita dei cugini Ludovica, figlia del re di Baviera e dal duca Max di Baviera? Come festeggiava il Natale?

Il libro svela  come l’imperatrice d’Austria vivesse il Natale, conoscendo le tradizioni e  usanze dai Wittelsbach agli Asburgo, con una panoramica interessante sulle abitudini della famiglia imperiale nella vecchia Mitteleuropa, nostalgico viaggio in un’epoca in cui il Natale non era ancora la festa consumistica dei nostri tempi.

Elisabetta d’Austria o, meglio, Sissi, chiamata così dal marito – con una s  – per molti anni festeggiò il suo compleanno e il Natale con grande gioia, soprattutto da giovane duchessa nella casa paterna a Monaco di Baviera o sulle rive del lago di Starnberg, tra l’affetto dei genitori e dei fratelli.

Ogni componente della famiglia aveva il personale albero di Natale, collocato all’interno delle sontuose stanze.  Ai piedi di ogni albero riccamente decorato e scintillante di candele, c’era sempre un piccolo presepe. Su tavole imbandite venivano appoggiati regali d’ogni genere.
La felicità di queste atmosfere accompagnò Sissi per lungo tempo, anche quando divenne imperatrice d’Austria, in una corte troppo severa per lei, una sorta di “gabbia dorata”. Tuttavia, anche qui, festeggiò sempre con gioia il Natale, come quando si trovava nell’amata residenza ungherese di Gödöllö, dove risiedeva in veste di regina d’Ungheria. Perfino la temuta suocera, l’arciduchessa Sofia, la elogiava, dicendo quanto lei si prodigasse a donare volentieri e con generosità, sistemando tutto con molto gusto.
Dopo la tragica e misteriosa morte di Rodolfo, Elisabetta non festeggiò più né compleanno né Natale. Iniziò a viaggiare in Europa fino alla morte, avvenuta nel settembre 1898. A Ginevra, fu uccisa da un fanatico italiano, senza motivo apparente.

Elisabetta o Principessa Sissi, moderna, anticonformista, indipendente, femminista in un’epoca maschilista, viaggiava, leggeva, curava il corpo, nuotava nuda nei laghi e nei mari, si arrampicava sulle montagne con i pantaloni, faceva ginnastica ogni giorno.

Per questo era criticata dalla corte, ma era apprezzata dalle donne. Lei, magra – girovita di 48/50 cm – in un’epoca di donne basse e formose. Lei, alta 1.72 cm, superava di 4 cm. il marito.

Era mito da viva, ancora oggi è immortale. Una grande donna, all’avanguardia per il 1800.

Che fosse nata nel secolo sbagliato?

Molto ci sarebbe da dire e scoprire su di lei. L’autore, Valerio Vitantoni, continua la sua ricerca, motivato da una passione ventennale, per lei e per il cugino Ludwig II di Baviera.  Dopo due libri, potrebbe sfociare in un uno, nuovo, rivelatore di nuovi, e inediti, tasselli di vita della Principessa Sissi.

CODROIPO

Mostra “Risorgive: luci e forme naturali”

Nella sala mostre della Banca Ter, è stata molto apprezzata l’esposizione curata dal Circolo fotografico codroipese – presieduto da Paola Toniutti – con fotografie  in bianco e nero ambientate nel Parco delle Risorgive.

Le opere in mostra hanno dato una chiave di lettura alternativa e creativa del Parco, denominato anche il “paradiso codroipese”.

L’uso sapiente dell’arte fotografica da parte dei membri del Circolo ha saputo ispirare la fantasia degli spettatori, conducendoli nei luoghi dell’immaginazione, in piena libertà, attraverso gli scenari ritratti.  Mostra aperta dall’8 dicembre 21 al 9 gennaio 22.

CODROIPO – SEDEGLIANO

FRANCO CRISTOFOLI e GIORDANO VENIER  premiati “Maestri del Commercio”

Il 6 dicembre 21, sono stati insigniti dell’onorificienza GOLD AGE  per la meritoria opera svolta nell’ambito associativo e per aver contribuito allo sviluppo di 50&PIU’, il patronato della Confcommercio.

CODROIPO

INTRECCI DI DONNE E VIAGGI     19-21 novembre 21

19-21 novembre 2021:  Mostra, fotografica e artistica,  tutta al femminile in Sala Abaco, dove sono state esposte le opere al telaio dirette dalla maestra Manuela Burlina, le immagini della fotografa Jenny Taverna e le proposte di viaggio a cura di Abaco ispirate all’esposizione stessa.

Dalla sinergia intrecciata tra i manufatti, i ritratti delle loro autrici, le allieve tessitrici, la poesia Haiku abbinata a ogni fotografia e le destinazioni dei viaggi, ha trovato vita una tre giorni ricca di proposte inedite, quali il taglio del nastro, il laboratorio di tessitura, “parliamo di viaggi”. Il progetto è nato da un’idea di Manuela Burlina di Pocenia, durante un corso di tessitura all’U.T.E. di Latisana, per fare riscoprire questa antica tradizione attraverso manufatti resi più moderni, utilizzando semplici telai a cornice. L’affiatamento del gruppo ha fatto sì che si creassero, in questo periodo di allontanamento causato dal Covid e il conseguente blocco delle lezioni in presenza, non solo intrecci di fili, ma anche di storie, emozioni, che hanno ritenuto opportuno condividere con esposizioni e mostre, intrecciate ad altre realtà, come il mondo dei viaggi

CAMINO T.

22 novembre 21  – 100 anni di Davide Liani

Davide Liani – compositore e musicista – nato a Camino al Tagliamento (Ud) il 22 novembre 1921 e morto a Venezia, il 18 agosto 2005 –  è stato ricordato e omaggiato nell’anniversario dei cento anni.

Il 22 novembre 2021, il pianista Francesco Zorzini, il soprano Francesca Scaini, l’attrice Beatrice Traccanello, e alcuni coristi della Corale Caminese, ne hanno ben delineato la stimata figura, umana e professionale, in un concerto in suo onore, nel Teatro di Camino. Un puzzle, musicale e umano, di altissimo pregio.

Come ha rilevato anche il sindaco, Nicola Locatelli, è un onore, per Camino possedere talenti, vocali e strumentali, di tale calibro!

Il Maestro Davide era orgoglioso delle sue origini semplici e incollate a mamma Clelia e alle sue caramelle. Il suo soprannome, infatti,  era “Davide da la Clelie”.

Era sempre ospitale a casa sua e alla Fenice, dove si andava ai concerti in abito da sera e lui, in frac.

Era generoso coltivatore di talenti musicali, soprattutto bambini.

Per loro aveva una predilezione straordinaria, li considerava fiori preziosi.  Aveva ideato la scuola di musica, che ancora continua. A molti ha dato l’opportunità di entrare in conservatorio e di frequentare le scuole medie a Udine.

Li riuniva nel Coro, con ragazzi e adulti, li portava all’estero, in un tempo in cui i viaggi non erano cosa di tutti i giorni. Portava nelle nostre case ragazzi di altri cori e di altri paesi.  Dalla Slovenia, Austria, Romania e, i nostri, andavano da loro. Ci si parlava a gesti, ma si cantava insieme.

VEDEVA LONTANO, Davide!

CAMINO T.

Libro Santarossa   A GUARDARE IL NORD

26 novembre 21 – Da Ferrin a Bugnins, lo scrittore Massimiliano Santarossa e l’editor Paola Tantulli, della casa editrice Biblioteca dell’Immagine, hanno accompagnato il pubblico  dentro al grande mondo del 900, nelle terre senza confini definiti, quelle che danno la schiena al Friuli e gli occhi al Veneto, dove si parla  una lingua nè friulana nè veneta, con i valori che non appartengono nè a una nè all’altra.

Due i libri presentati:  “Pane e ferro”- libro di terra e romanzo familiare – parla degli eventi, piccoli e grandi, vissuti da chi, la storia, l’ha subita. Perchè, a Santarossa, piace raccontare di chi non ce l’ha fatta, dell’ultimo operaio licenziato, di chi non sarà, mai, nominato in alcun libro del liceo.

“A guardare il nord”, antologia che raccoglie quattro suoi libri, ormai, introvabili, dagli anni 80 alla pandemia, cui ha provato ad aggiungere mezzo secolo.

Con “Pane e ferro” vuole dare ai suoi figli qualcosa di antico cui aggrapparsi, ma che tornerà, e per sua scelta: la Terra.

Con “Guardando il nord” sta nel chiaroscuro, tra un’epoca che sta finendo senza che ce ne sia  un’altra in arrivo. Praticamente, l’oggi!

Intanto, Santarossa scrive e scrive, perchè non può farne a meno. Perchè è convinto ricercatore di radici: le sue, le nostre!

CAMINO T.

Teatro CALIBRO 21

27 novembre 21.

Zerotraccia, regista Monica Aguzzi e Sot la Nape. Immagina sei ragazze in bianco e sei ragazzi – sui 16 anni – su un palco, in un teatro gremito.

Una musica potente ti aggroviglia lo stomaco e capisci. Capisci che devi stare attento: messaggi potenti ti si incollano e ti scrollano. È la potenza di “Calibro 21”, spettacolo-editto: per la pace e il bene comune e l’uguaglianza ci vogliono passione e passione per la passione e rispetto. È la rivoluzione del bene.

CODROIPO

Presentato il libro “UN ANNO DA FIABA”

5 dicembre 21:

Presentazione natalizia del libro “Un anno da Fiaba”,   in cui ho l’onore di illustrare una delle 52 fiabe. Un folto e caloroso pubblico ha seguito i vivaci racconti di una selezione delle fiabe (nate durante il primo lockdown per regalare un sorriso “ai bambini veri e ai bambini cresciuti”). Pierina aveva scelto per me I Folletti del Sorriso: “…dipingi questa, che parla di colori…”, e quindi ho dipinto i folletti vestiti di colore, su un arcobaleno che fonde le sue nuances proprio come fanno gli acquerelli. Con un piccolo segreto, ormai svelato: all’asilo, da bambina, avevo un grembiulino a quadretti bianchi e rosa … lo stesso grembiulino che ho fatto indossare al folletto rosa. Ringrazio Pierina per avermi dato questa preziosa opportunità: il libro è un’opera d’arte da tramandare tra generazioni, un regalo di Natale che resterà nel tempo. La meravigliosa opera di copertina è di Carlo Stragapede. Il libro gode della collaborazione del Club Unesco e i proventi continuano ad aiutare l’ ALPI odv, Associazione Allergie e Pneumopatie infantili di Udine. Per avere il libro: www pierinagallina.it e nelle librerie.                                              SANDRA DI LENARDO pittrice

CODROIPO

RIVOLTO             HARMONY GOSPEL SINGERS IN CONCERTO

Il 12 dicembre 21, si è infiammata di note e voci la chiesa di Rivolto, grazie al Gospel, temine inglese che significa Vangelo, buona novella, “parola di Dio”. I testi, infatti, si ispirano alla Bibbia, in particolare al libro dei Salmi.  Energia a mille con Harmony Gospel Singers, coro di Latisana, tornato a Rivolto per la terza volta, dopo  l’11 dicembre 2015 e il 28 luglio 2018. Finalmente con un pubblico, finalmente dal vivo, grazie ai Donatori di Sangue di Lonca, Rivolto, Passariano e Pro Loco Rivolto. 

Una carica esplosiva di pura, bella, potente e benefica energia, perchè “l’anima Gospel è capace di muovere il cuore e collegarlo a chi è vicino e, perfino, a Dio”, come ha detto Don Plinio, nel suo saluto.

18 anni fa, il neonato Coro Harmony Gospel Singers provava canti della fede tratti dalla Bibbia nello scantinato di una libreria di Codroipo.
Oggi, interpreta ancora quei canti, ma nel mondo – è stato il primo coro invitato al festival Gospel di Tokio – con la stessa energica passione e lo stesso obiettivo:  far conoscere e diffondere  la musica gospel e la cultura afro-americana, senza mai piegarsi alle mode o ai canoni europei. 

Forte dei suoi fondatori –  Stefania Mauro, carismatica direttrice, Cristian Barel,  voce guida tra i brani e il pubblico, Andrea Neri, batterista –  cui si aggiungono  Giulio Tomasella, chitarra elettrica, Ismaele Marangone, pianista, Marco Andreani, bassista e 21  entusiasti coristi,  Harmony Gospel Singers  ne ha fatta di strada e collezionato successi internazionali.

Il Coro vanta, infatti, un repertorio sempre nuovo e di grande impatto, carico di sonorità “black” che riescono a coinvolgere e a far emozionare il pubblico, con una musica che raschia la dolcezza di ogni cuore.

Le mani dei coristi sono, da sole, uno spettacolo, perché libere da spartiti e testi da leggere.

Ogni corista, infatti, conosce le canzoni a memoria e in inglese. Canta con tutto ciò che ha:  voce, gestualità, fino a esplodere grazie all’energia liberatrice, che rende unico il corpo del Coro, dondolante, fuso nel canto, mentre regala un diluvio di brani,  spaziando dagli spiritual classici al gospel contemporaneo, da Jesus Christ a My Lord, da Sister Act a Thank You, in segno di gratitudine per ciò che si tende a dare per scontato, per le cose piccole  e semplici della vita.

E molti, molti altri, tra cui uno straordinario  duetto per voce – Sara Daniel – e tastiera – Ismaele Marangone.

Così è stato a Rivolto, soprattutto nell’ultimo brano, con Coro e pubblico all’unisono, dentro allo stesso movimento e alla medesima emozione.   Emozione firmata Gospel!

CODROIPO

MOSAICO E VOLONTARI CODROIPESI, da 40 e 25 anni di casa a CODROIPO

10 dicembre 2021 da incorniciare, iniziando dall’Auditorium vestito a festa per un doppio compleanno: 25simo del Mosaico e 40esimo del Gruppo volontari codroipesi.

Stessa matrice, profumata di solidale generosità, impressa da “4 amici al bar” nel lontano 1981, che  “volevano cambiare il mondo” per dirla alla Gino Paoli. E lo hanno cambiato, in meglio, naturalmente. Pierangelo Defend, anima delle due associazioni, era tra loro e lo è tuttora: a tempo pieno e con inossidabile entusiasmo.

“E chi l’avrebbe mai detto che saremmo stati ancora qui, oltre la pandemia, a Natale, questo tempo di coraggio e amore?” ha ben sintetizzato Monica, la presidente del Gruppo Volontari.

A ruota, il sindaco di Codroipo, Fabio Marchetti, e il sindaco di Sedegliano, Dino Giacomuzzi, la dirigente scolastica Erminia Salvador e Don Daniele, hanno espresso apprezzamento alla preziosa opera dei volontari, capace di dare risposte a esigenze concrete, con grande ricchezza relazionale e inclusiva di ogni persona, sapendo tessere comunione, amore, gioia e gradualità.

Perfetta anche la regia della serata, rivelatasi mosaico di proposte piacevoli e snelle, da brevi interpretazioni teatrali al Mago Lenard, dai saluti da Perù e Sudan alla squadra di basket targata Mosaico, a tasselli di Super Coro, di consegna Fiat Doblò, dono di 38 aziende codroipesi, e delle svariate attività svolte regolarmente al Mosaico.

Ogni tassello una preziosità, a dimostrare che Gruppo Volontari Codroipesi e Mosaico, insieme, sono una grande famiglia allargata dove chi dona riceve molto di più di quello che si aspetterebbe, dove l’armonia è contagiosa, un tesoro da condividere, col privilegio di far vedere il mondo a colori.

Il doppio compleanno – tra immagini, ricordi ed emozioni – è stato premiato da numerosi pubblico e autorità, tra cui gli ex sindaci Boem, Tonutti, Donada, a sancire che Umanità e Unità sono valori reali a Codroipo, come l’inclusione sociale delle persone con disabilità e la cultura solidale.

In più, una casetta-calamita in dono all’ingresso, e un piccolo panettone all’uscita, simboli di gentile familiarità.

TALMASSONS (Ud)

CONCERTO: “Il coraggio dell’amore. Ninne Nanne dal Mondo”.

Il 3 gennaio 2022, nella chiesa di san Lorenzo, con la regia di Simone Cristicchi, la cantautrice Amara e la cantante Franca Drioli, il trio d’archi dell’Accademia musicale Naonis, il m° Valter Sivilotti pianista e direttore, il concerto ha aperto la strada a una autentica immersione nella bellezza di parole, poesia, musica. Tutte vibranti Amore.

Per se stessi, per l’umanità, per Madre Natura, per la Vita e i suoi grandi valori. Un concerto dedicato alla forza dell’animo umano, al coraggio di affrontare ogni paura, a partire da quella innata, del buio, con la consapevolezza di poter ritrovare la serenità e l’amore.

Un modo, molto apprezzato dal numeroso pubblico,  per augurare buon 2022 da parte dell’amministrazione comunale di Talmassons, confortata dalla presenza di numerosi sindaci dei comuni limitrofi.

CODROIPO: CALENDARI D’AUTORE

Sala Abaco, l’8 gennaio 2022, ha ospitato due artisti d’eccezione: Ugo Furlan, noto illustratore, Fabio Pappalettera regista e dronista, presentati dagli artisti codroipesi Andrea Dalla Costa e Marco Bressan.

Due eccellenze internazionali ma tutte friulane intervistate da Vanessa Padovani.

“Calendari d’Autore”, ha dato la possibilità di essere a tu per tu con Ugo Furlan, di Pordenone, il Drone Reportage Fabio Pappalettera di Udine.  Emozionante aver guardato il mondo attraverso l’arte multimateriale di Furlan e, dall’alto, come aquile in volo, le riprese da drone di Pappalettera.

CAMINO

Inaugurazione di tre mostre di pittura a VILLA VALETUDINE

9 gennaio 2022:

Taglio del nastro per tre mostre personali di altrettanti artisti friulani: Emiliana Molinaro, Renato Croppo e Paola Moretti, accolti da un folto pubblico e dai padroni di casa Sjaak Verweij e Ad Smets, che con grande disponibilità mettono a disposizione i locali della loro proprietà per dare opportunità agli artisti di esporre le proprie opere.

Emiliana Molinaro, di San Vito di Fagagna, Renato Croppo di Udine e Paola Moretti, hanno avuto modo di presentarsi nelle specifiche peculiarità artistiche e di accompagnare i visitatori – suddivisi in piccoli gruppi – alle mostre personali, rispondendo a ogni curiosità e domanda.

Le mostre saranno visitabili tutti i giorni dalle 10.00 alle 17. 00 a Villa Valetudine – Via Codroipo 25  – fino all’8 marzo con ingresso libero, ma è gradita la prenotazione: info@valetudine.nl o whatsapp 351 8135454.

 

 

 

 

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pierina gallina

Ho un nome e un cognome che non si dimenticano. Sono appassionata di scrittura, poesia, viaggi, libri e persone, in particolare bambini e saggi. Ho pubblicato cinque libri e sono una felice nonna di 7 nipoti, da 6 a 18 anni, mamma di tre splendide ragazze, e moglie di un solo marito da quasi 50 anni. Una vita da maestra e giornalista, sono attratta dalla felicità e dalla medianità, dallo studio della musica e degli angeli. Vi racconto di libri, bambini, nonni, viaggi, e del mio Friuli di mezzo, dove sono nata e sto di casa, con i suoi eventi e i suoi personaggi. Io continuo a scrivere perchè mi piace troppo. Spero di incontrarti tra i fatti e le parole. A rileggerci allora...

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