CODROIPO (Ud) Le galline felici di Pietro, il “rapace” di Beano
Immagina un resort a 5 stelle per 130 galline felici, libere di crescere in serenità e, pure, di invecchiare, in 3mila metri quadrati di terreno, all’ombra di alberi autoctoni. Libere di deporre le uova quando sono a loro agio, di razzolare tra i sassi e l’erba in cerca di qualche verme, di fare i buchi nella terra asciutta per pulirsi le penne, di godere qualche raggio di sole, di accoppiarsi con il gallo, di fare le chiocce quando ne sentono l’esigenza, di crescere i loro pulcini, di godersi le coccole di un visitatore o di chi le accudisce ogni giorno con amore e rispetto.
Troppo bello per essere vero? Noooo, è pura verità, invece!
Dove si trova? A Beano, piccolo paese del Medio Friuli, con le sue 400 anime, la sua piazza con l’ osteria, l’ex latteria, la chiesa e… un Rapace. No, non nel senso dell’aquila né dei rapaci, ma di un uomo, Pietro Casonato, quarant’anni il prossimo agosto, padre di Gabriele, 7 anni, di Alice, 4 e di Aida, in arrivo. Non è di Beano, Pietro, né sua moglie Norwenna, eppure, l’ha scelto come patria, dove realizzare il suo sogno: allevare galline felici e vivere vendendone le uova. Nativo di Visinale (Pn), un lavoro come cuoco ben remunerato, tre anni fa ha deciso che fosse giunta l’ora di dar ali al suo sogno. Era disposto a trasferirsi a Barcis, pur di riuscirci. Poi, il colpo di fulmine per l’ambiente perfetto, capace di far rimbalzare il tempo indietro di almeno mezzo secolo: in piazza a Beano, appunto. Supportato dai genitori e dalla propria famiglia, Pietro ha investito e investe ogni energia nel suo progetto, etico e sempre più apprezzato: produrre uova gourmet. Le sue galline, allevate all’aperto e alimentate con ingredienti di alta qualità, sapientemente mescolati tra loro, producono uova freschissime e genuine, ideali per chi desidera mangiare sano, nel rispetto della vita e della dignità degli animali. Il pollaio di Pietro rispecchia quello di una volta, ma attrezzato con ricoveri dal letto di segatura e zeolite antibatterica, per il riposo, la deposizione e l’alimentazione in mangiatoie al coperto.
Ecco la rivoluzione di Pietro, la sua passione, la sua azienda: Il “Rapace di Beano”.
Come sono le uova di galline felici? A cinque stelle, naturalmente, perché sono il risultato dell’alimentazione e del tipo di vita che le fortunate galline conducono. Niente macchinari, niente rulli trasportatori, niente scorciatoie. La raccolta si fa a mano, giornalmente, con un cestino e con delicatezza. Ogni uovo viene controllato, a uno a uno, pulito con paglietta in lana d’acciaio, timbrato con colorante nero alimentare e inscatolato insieme a un bigliettino con la data di scadenza. Grazie alla particolare e studiata alimentazione delle galline, le uova sono di diverso tipo, ma, tutte, leggere e digeribili. Si va dalle uova classiche, deposte dalle galline Isa Brown e Livornesi, alle gourmet, dal guscio crema, prodotte dalle galline Cemani, di colore nero, anche zampe, becco, carne e organi. Le uova delle galline Marans, hanno il guscio marrone, quelle delle galline Araucana, azzurro tenue, e quelle delle Olive Egger, verde.
Le lavoratrici? Sempre loro, le galline felici, allevate fin da quando sono solo delle piccole uova con, all’interno, la speranza di un pulcino. Tutte convivono in armonia sotto allo sguardo vigile dei galli – padroni del loro pennuto harem – e del Rapace di Beano, sempre pronto alle visite e agli apprezzamenti di chi viene a conoscere la sua realtà e fa delle sue uova un uso raffinato: da gourmet, a braccetto con la salute.
Varcare il portone di Piazza Fontana, 17, a Beano di Codroipo, è più che esperienza: è accarezzare il tempo dei nonni e inondare le narici con il profumo del bucato steso al sole, passandoci sotto, abbassando la testa. Più in segno di riverenza che altro!
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