Sì Viaggiare – Turismo al tempo del Coronavirus – Fase 2
Che il settore del turismo, in particolare quello organizzato, sia in ginocchio, forse più di chiunque altro, è sotto gli occhi di tutti. Tutti i viaggi sono già annullati fino all’estate e, alcuni, fino all’autunno inoltrato. I confini tra le regioni sono ancora chiusi nè si sa quando e come saranno riaperti. Agenzie viaggio e Tour Operator sono fermi all’angolo e i loro collaboratori NON hanno percepito un euro di Cassa Integrazione, da marzo. “Servono soldi subito. Abbiamo il diritto di sopravvivere” è l’appello accorato delle aziende turistiche alle alte sfere. In ogni città d’Italia, non in Friuli Venezia Giulia, sono state attivate manifestazioni pacifiche, con cartelli in mano come identificazione e valigie posate a terra, rigorosamente a un metro di distanza. Le Agenzie viaggio fungono da tramite tra i Tour Operator e i clienti finali, i Tour Operator organizzano i pacchetti turistici, a stretto contatto con fornitori, alberghi, guide, accompagnatori, bus, aerei. In Italia, fino a due mesi fa, consentivano alle persone di viaggiare in tutto il mondo. Ora sono chiusi per mancanza di viaggi e di viaggiatori. Naturale la preoccupazione per la sopravvivenza di molti, troppi. Pur non sottovalutando le esigenze sanitarie, c’è un forte desiderio da parte delle persone di tornare a viaggiare e a fare le vacanze. Notizie certe ancora non ce ne sono anche se sembra che alcuni paesi europei, in particolare la Croazia, stiano iniziando a organizzarsi pensando a “corridoi sanitari” che permettano di riaprire i confini a paesi confinanti o vicini come Austria, Germania, Repubblica Ceca, Polonia. A oggi non è contemplata l’Italia. La stessa Spagna sta cercando di far ripartire il turismo, così come l’Egitto, con cui alcuni operatori si stanno organizzando per riattivare i collegamenti anche dall’Italia per agosto. Ovviamente occorrerà il via libera delle autorità governative» spiega Ivana Jelinic, presidente di FAVET, Federazione italiana Associazioni Imprese di Viaggio e Turismo. Intanto, noi friulani, il 3 giugno potremo andare in Veneto. Questa è una delle poche notizie certe. In tutta la confusione di decreti e notizie, per fortuna c’è spazio anche per il sogno. Il vero sogno – al momento irraggiungibile a causa dei divieti di spostamento – sono le Isole Cook, dove il Primo Ministro, Henry Puna, ha dichiarato che non c’è nessun caso di contagio. Gli abitanti sono risultati tutti negativi ai tamponi, rendendo le isole «coronavirus free» e vera meta da sogno delle coppie che hanno dovuto rinviare la luna di miele.
Il 28 maggio, 240 rappresentanti della categoria agenti di viaggio si sono incontrati a Venezia, con rispetto, educazione e fermezza per richiedere normative chiare e a sostegno del turismo e per tenere accesa la voglia di viaggiare in una Venezia bellissima che ha dato loro senso di libertà. “Viaggiare post lock down è grandioso!” ha dichiarato Vanessa Padovani di Abaco Viaggi “Meno gente, niente file, più ordine, più relax, locali non affollati con personale che ha voglia di farti stare bene, la città ai tuoi ritmi. Alle mascherine si fa l’abitudine, piccolo sacrificio ampiamente ripagato dalla godibilità di luoghi di solito affollati”. Giovedì 4 giugno, la manifestazione generale è prevista a Roma, con partenze in pullman anche dal Friuli.