Tempo di Covid Abbracci: che nostalgia!
Ho nostalgia di un abbraccio. Sì, di quel gesto che cinge con le braccia e dà protezione.
Un abbraccio è gratis. Ha un suo perchè e una storia. Io le amo, le storie, come le fiabe!
Com’è, dunque, un abbraccio?
Caldo, profondo, limpido, morbido come la lana, dolce come il miele, delicato come una ninna nanna: è l’abbraccio della mamma. Sì, quando si è piccoli. E poi?
Ci sono vite che cominciano senza abbracci. Ci sono vite che crescono con un abbraccio dopo l’altro.
Ci sono abbracci che si insegnano e abbracci che si imparano.
A volte, sono divertenti, giusti, perché dati nel momento giusto.
Altre volte, invece, sono difficili, gli abbracci.
Si avrebbe voglia di darli, per consolare, per dire che si sta capendo, che si è vicini, eppure… non si è capaci, non ci si riesce. Qualcosa frena, tiene lontani.
Ecco, in quel momento, nascono gli abbracci mancati.
Se, davvero, gli abbracci sono difficili, si possono apprendere, come la matematica o il ricamo?
Che esista una scuola degli abbracci? Dove scrivere gli abbracci, disegnarli, inventarli, colorarli, metterli in ordine o, semplicemente, sognarli e poi rincorrerli sulle strade della fantasia?
Ci sono vite in cui non si ride e in cui non ci si abbraccia.
Ci sono vite in cui si è soli e non c’è alcuno da abbracciare.
Le risate, come gli abbracci, hanno bisogno di compagnia.
Ridere da soli può essere divertente, sì, ma mica tanto. Abbracciarsi, poi!
Chiedo aiuto alla scienza: cosa fa un abbraccio, cosa comunica?
Emozione positiva, prima di tutto, da una all’altra persona.
Nell’abbraccio, viene rilasciata una grande quantità di ossitocina – l’ormone dell’amore – la chiave che apre la porta alla salute e al benessere.
L’ ossitocina, infatti, aumenta l’altruismo, la generosità, l’empatia, la fiducia negli altri, la bravura nel riconoscere le emozioni. E abbassano l’ansia, lo stress, la paura.
In tempo di Covid – autentico Combinaguai – la porta degli abbracci è stata chiusa. E da quasi un anno.
Ma, presto, sono sicura, potremo uscire e abbracciare chi desideriamo, in uno scambio di gioia e ossitocina.
Ecco perché ho nostalgia di un abbraccio.
Mica da prendere ai distributori, come la benzina, in cambio di qualche euro… no, parlo di un vero abbraccio, da dare e ricevere, come regalo.
Già, perché un abbraccio è gratis!