SOPRANO FRANCESCA SCAINI: Una vita per la musica 6 agosto 23
Addio alla soprano Francesca Scaini, Icona della Musica Lirica internazionale
Avrebbe compiuto 56 anni il 26 agosto. A causa di una grave malattia che, solo due mesi fa, l’aveva colpita, è scomparsa prematuramente. Nonostante l’avesse combattuta, con la caparbietà e la determinazione che le appartenevano.
Soltanto il 27 marzo scorso aveva sposato lo chef Martino Vizzon, con cui viveva a San Michele al Tagliamento.
La soprano era nata a Bugnins di Camino al Tagliamento (Ud). Lascia i genitori Regina Odorico e Vitaliano, la figlia Beatrice e il marito Martino.
Ha dedicato la vita alla musica. Ha cantato fino all’ultimo respiro, confortata dall’amore delle persone a lei più care.
Il suo ultimo messaggio: “Vissi d’arte, vissi d’Amore”, tratto dalla Tosca di Puccini.
Da bambina, Francesca aveva tre passioni: il progetto di fare il medico, il disegno e il canto. Cantava, infatti, nella Corale Caminese, diretta dal maestro Davide Liani. Fu proprio lui a indirizzarla, dopo la maturità, verso il Conservatorio di Venezia, “Benedetto Marcello”, di cui era direttore.
La luminosa carriera
Dopo il diploma in canto lirico – con il massimo dei voti – e la medaglia d’argento del Presidente della Repubblica, come migliore allieva, si era perfezionata all’Accademia della Voce di Torino. Qui, aveva frequentato masterclass con le soprano Rejna Kabaiwanska e Renata Scotto.
Nel 2001 aveva vinto il Premio Maria Callas, nuove voci per Verdi. Per 5 anni è stata la Prima Donna della Staatsoper di Hannover, in Germania, debuttando in diversi ruoli, tra cui Aida e Tosca.
Come soprano, si è esibita nei maggiori teatri e sale da concerto europei e non. Fra i tanti, l’Opera di Parigi, La Fenice a Venezia, a Città del Messico al Teatro Bellas Artes e con l’orchestra Filarmonica Messicana. Attiva da sempre anche nel campo della musica contemporanea, ha vinto il premio come migliore produzione contemporanea tedesca del 2005.
Il contatto con registi internazionali ha stimolato il suo interesse per il rapporto suono-movimento, sia come interprete che a livello didattico.
Le sue interpretazioni erano caratterizzate da una profonda emotività e da una connessione unica con il pubblico. La sua voce, capace di toccare le corde più intime dell’anima umana, trasmetteva emozioni che restavano impresse nei cuori.
Il suo talento non conosceva confini linguistici o culturali. Infatti, attraverso la sua musica, la soprano ha saputo unire persone di diverse provenienze in un’esperienza condivisa di bellezza e passione.
Come insegnante, ha ispirato e guidato numerose generazioni di aspiranti cantanti, condividendo la sua saggezza e la sua esperienza per plasmare le voci del futuro.
Le sue origini
Nonostante fosse figlia del mondo, Francesca non ha, mai, dimenticato le sue origini. Con Francesco Zorzini, direttore della Corale Caminese, ha portato avanti progetti ed eventi musicali per una ventina d’anni.
«Per me è stato un privilegio condividere anni intensi in cui ho avuto modo di apprezzare una persona straordinaria, dalla cultura musicale immensa, frutto di esperienza, gusto, curiosità, amore. Il Festival controcorrente, per esempio, tenuto a Camino per vari anni – l’ultimo lo scorso novembre – era lo scenario delle sue doti e della creativa curiosità. Non si accontentava mai e voleva un brano nuovo a ogni edizione. Mi mancherà tutto di lei. Il suo senso dell’ironia, mantenuta fino a quando ha potuto, le risate, la passione. Eravamo amici veri. La conoscevo da sempre» commenta.
«Francesca, un’artista vera, che, con forza e determinazione, partendo da un piccolo comune del Medio Friuli, ha saputo imporsi nel mondo. È esempio per i musicisti in erba, di come, con impegno e sacrificio, si possano raggiungere grandi risultati. Tutti ci stringiamo ai genitori, alla figlia e al marito, portando loro il nostro dolore per la perdita di una illustre, e nobile, cittadina» afferma il sindaco, Nicola Locatelli.
Riposa nel cimitero di Bugnins di Camino al Tagliamento, suo paese natale.
dal Messaggero Veneto 8 agosto 23 Dal messaggero Veneto 10 ag 23
Commosso Addio 9 agosto 23
Il cuore del Friuli ha pianto la scomparsa di una delle sue figlie più amate, Francesca Scaini, la straordinaria soprano che ha portato l’arte e la bellezza del canto lirico in ogni angolo del mondo. Nel Duomo di Codroipo (Ud), un mare di persone si è radunato per offrirle l’ultimo saluto.
Musicisti, colleghi e amici si sono uniti in un abbraccio di commozione e riconoscenza. Ognuno portava con sé un bagaglio di ricordi preziosi e un groppo in gola, consapevole di aver perso un’anima generosa. che ha arricchito la vita di tutti con il suo dono straordinario. Ancora un’ora prima dell’inizio della cerimonia, la chiesa era gremita di persone, con i genitori di Francesca in prima fila.
“Questa è una prova dolorosa“, ha dichiarato il padre di Francesca, Vitaliano, “ma siamo grati per averla avuta al nostro fianco, per averla amata e apprezzata. È stata una figlia meravigliosa, ci ha riempito di orgoglio e soddisfazione in ogni momento“.
Un’Orchestra di Voci in Memoria
L’atmosfera commossa della cerimonia è stata accompagnata dalle note toccanti della Corale Caminese, un coro nel quale Francesca aveva iniziato la sua avventura musicale fin da giovane, sotto la guida del maestro Davide Liani. Oggi sotto la direzione del maestro Francesco Zorzini, la Corale ha offerto il suo canto solenne per accompagnare la liturgia, officiata dai sacerdoti Don Ivan Bettuzzi di Codroipo, Don Maurizio Zenarola di Camino e Don Franco Del Nin di Varmo.
Nell’omelia, Don Ivan Bettuzzi ha reso omaggio a Francesca definendola una “persona che ha dedicato la sua intera vita all’arte, sempre in cerca delle radici e della verità dell’arte stessa“. Ha sottolineato la passione di Francesca per la ricerca, sia nei grandi palcoscenici del mondo che nell’insegnamento, evidenziando il suo spirito aperto nell’ascolto attento degli allievi, che accoglieva calorosamente nella sua casa.
“Francesca aveva il raro dono di accompagnare il pubblico nel cuore stesso dell’opera quando cantava. Ogni nota trasportava l’ascoltatore in un mondo invisibile, aprendo orizzonti emozionali durante il tempo di un’aria. Prima di ogni esibizione, con passione e competenza, spiegava i dettagli dei brani, le loro origini e gli autori, facendo scomparire sé stessa e facendo emergere solo l’essenza dell’opera che stava interpretando.
Nonostante avesse viaggiato in luoghi prestigiosi e conosciuto personalità importanti nel mondo della musica e dell’arte, Francesca sapeva dove trovare il suo vero rifugio: a Bugnins di Camino al Tagliamento, il suo paese natale. Nella modesta chiesa locale, ha offerto il suo canto con la stessa passione e professionalità con cui si esibiva nelle più rinomate cattedrali del mondo.”
Un momento di impatto emotivo è giunto quando la voce struggente del contralto Giovanna Tissera Bragadin, amica e collega di Francesca, si è levata nell’aria. Questo commovente tributo ha reso tangibile l’assenza di Francesca, lasciando il mondo dell’opera orfano di un’autentica artista e maestra.
Una Eredità di Amore e Musica
Francesca Scaini lascia un vuoto incolmabile nei cuori dei suoi cari: i genitori Regina Odorico e Vitaliano, la figlia Beatrice e il marito Martino Vizzon, con cui aveva iniziato una nuova fase della sua vita lo scorso marzo. La sua eredità risplende nell’anima delle persone che ha toccato con la sua musica, la sua passione e la sua generosità. Con la sua voce e il suo spirito, continuerà a vivere attraverso il ricordo e l’ispirazione che ha regalato al mondo della lirica e al Friuli che l’ha amata così profondamente.