6 Luglio 2018
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pierina gallina
ARIIS (UD) VILLA OTELLIO: Erbe spontanee, cucina, leggende e tradizioni con l’Ass. IL CIDUL 19 maggio 2018
Metti una bella domenica quasi estiva, una villa storica sul fiume Stella, una passeggiata nel parco storico alla ricerca di erbe spontanee con degustazione… aggiungi pure l’accoglienza diella presidente Giordana Pampagnin e di tutto il gruppo dell’Associazione “Il Cidul” e allora capirai di essere capitato in un microcosmo friulano di tutto rispetto. Quello di Ariis di Rivignano (Ud) con la villa Otellio dove nacque Lucina Savorgnan, la Giulietta friulana dell’opera di Luigi da Porto “Giulietta e Romeo”.
Ho accolto l’invito, grata per la preziosa opportunità. Ho imparato a dare valore culinario a erbe che avrei ritenuto insapori ma, grazie al cuoco ed esperto d’erbe Ennio Furlan, ho potuto apprezzarle anche nel piatto. Erbe officinali, o spontanee,
con tutto un sottobosco di funghi, marmellate e altre combinazioni di
gusti e abbinamenti creativi. Ho imparato che: il nome dell'”Argjelut” non è valeriana ma farinella; la verruca si cura con due applicazioni di “Celidonia maior”; le felci sono tutte pericolose; l’aglio è commestibile e molto saporito; la radice del convolvolo è ottima se lessata; nessuna pianta con fiore è nociva; la coda cavallina ottima per lucidare il rame; l’edera terrestre è ottima nella frittata; primule e viole sono commestibili; le foglie di ontano fanno da suole nelle scarpe.
Con la studiosa ed esperta di miti e leggende Adriana Casselli, ho appreso, tra le altre, le tradizioni della notte di San Giovanni, notte magica, quando il sole sposa la luna e i benandanti lottano contro i malandanti con il fascio di erbe come arma. Notte in cui si può fare la barchetta, inserendo in una caraffa trasparente acqua e un bianco d’uovo.Al mattino seguente si vedrà un veliero grazie all’attrazione della speciale rugiada.