Racconto: La Bambola Horror

Racconto: La Bambola Horror

Racconto: La Bambola Horror

Racconto “La Bambola Horror”: l’ho inviato  alla terza edizione dell’ABRUZZO HORROR LITERARY CONTEST, che si svolge all’Aquila, in questi giorni.  Sono finalista e, il 1° novembre 2021, si svolge la cerimonia di premiazione. Mi dispiace non essere presente. 

Il mio primo racconto HORROR è: LA BAMBOLA HORROR
Carboni intorno. Silenzio roboante.
Era sola. Sola. Piccola, molto piccola.
Di ghiaccio, la pelle. Di giunco, le gambe.
Occhi di case urlavano: “Vali niente, vali niente. Sei niente. Vattene. Vat te ne”.
Voci di pancia facevano eco: “Vali nien te”. Si piegava.
Sassi, come coltelli appuntiti, le trafiggevano le ginocchia.
Urlava, ma non emetteva suoni.
Era pietra col cuore in gola. La strozzava, da quanto batteva.
Schiamazzi sempre più vicini, tamburi, gracchiavano.
Volti sfregiati le alitavano letame.
Era letame.
La puzza le penetrava l’anima. Perdeva l’io. Si abbandonava sul selciato.
Tremava sudore. Dilava pupille nella morsa del terrore.
“No, no, quegli occhi, no. Noooo!”
Eccoli, avanzavano, verso di lei. Implacabili.
Gialli, rotondi, sopra a un becco affilato, che la seviziava e la sbrandellava.
Occhi, come lame sulla brace, e una voce, d’oltretomba: «Quanto tempo ci metti a non sbattere le palpebre?»
Una neve nera saliva, a coprirla. Impietosita, forse.
«Lei deve morire, lei deve morire, lei de ve m ori re» sghignazzava la luna sul far del giorno.
Cadaverica celluloide stagnava in una pozza di rubino, rappresa.
Il raso liso dell’antico vestito giaceva, afflosciato e ubriaco di bufera.
Appariva bimba a fiori. Ricompariva bambola Horror.
Ai piedi minuti, il pugnale di occhi affilati succhiava l’ultima energia. Coi denti di carbone, un pipistrello sonnambulo ne deglutiva il succo.
Carboni intorno. Silenzio roboante.
Era sola. Sola.
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pierina gallina

Ho un nome e un cognome che non si dimenticano. Sono appassionata di scrittura, poesia, viaggi, libri e persone, in particolare bambini e saggi. Ho pubblicato cinque libri e sono una felice nonna di 7 nipoti, da 6 a 18 anni, mamma di tre splendide ragazze, e moglie di un solo marito da quasi 50 anni. Una vita da maestra e giornalista, sono attratta dalla felicità e dalla medianità, dallo studio della musica e degli angeli. Vi racconto di libri, bambini, nonni, viaggi, e del mio Friuli di mezzo, dove sono nata e sto di casa, con i suoi eventi e i suoi personaggi. Io continuo a scrivere perchè mi piace troppo. Spero di incontrarti tra i fatti e le parole. A rileggerci allora...

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