PANTELLERIA (TP) … L’ ISOLA FIGLIA DEL VENTO, A UN PASSO DALL’AFRICA 8-15 giugno 2019 con AbacoViaggi - Pierina Gallina news

PANTELLERIA (TP) … L’ ISOLA FIGLIA DEL VENTO, A UN PASSO DALL’AFRICA 8-15 giugno 2019 con AbacoViaggi





8 giugno 2019:  Venezia-Pantelleria, volo diretto con Volotea. Durata del volo: 1 ora e 30′. Il profilo dell’isola si staglia netto come fosse ritagliato da un lembo di Mediterraneo di un azzurro leggermente increspato dalla brezza onnipresente. Appare come una luna quasi nera caduta in mare con la differenza che è ricoperta da fiori e giardini coloratissimi. 
8mila i suoi abitanti, 80 Kmq la sua superficie. Lunga quasi 14 km e larga 3, il suo colore prevalente è scuro, data l’origine vulcanica. Grazie alla sua origine vulcanica
Pantelleria
nel canale di sicilia è un incredibile gioco di colori e
contrasti tra tonalità forti e più tenue.




Si trova a 110 km a sud ovest della Sicilia   e a 65 km a nord est della Tunisia, la cui costa è visibile spesso a occhio nudo. Da anni è ormai meta di moltissimi VIP
grazie anche alla vita estremamene tranquilla e rilassante e la riservatezza
degli abitanti.
Il nome attuale è di origine tardo-greche o bizantine e significa “Terra ricca di offerte”. 

 
 
Hotel SUVAKI ****



Il ricevimento è stato realizzato all’interno di un autentico
“dammuso” completamente ristrutturato, mentre il resto delle
costruzioni che compongono il complesso, appaiono molto caratteristiche grazie
all’utilizzo del rivestimento in pietra lavica, tipica dell’isola. 






Un’immensa
piscina, con una zona per l‘idromassaggio ed una per i bambini,
rappresenta il cuore del complesso, intorno al quale ci sono l’american bar,
l’anfiteatro per gli spettacoli dell’animazione, la zona dedicata al mini
club
e quella dedicata al fitness; inoltre gli sportivi possono utilizzare
il campo di calcetto e tennis, il poligono di tiro con l’arcooppure, se amanti del mondo sommerso, il diving center. In riva al mare, raggiungibile tramite 123 scalini, è situato un confortevole lido, attrezzato con sdraio e ombrelloni. 














 9 Giugno 2019: Tour panoramico dell’Isola


 Le coste frastagliate, bagnate da un mare cristallino, la ricchezza dei
fondali, i versanti scoscesi coperti di colture a terrazze racchiuse da muretti
a secco, i tipici dammusi, conferiscono una bellezza e un carattere
eccezionali a quest’isola che il colore del suolo, composto per lo più da rocce
basaltiche, ha fatto soprannominare la “perla nera del
Mediterraneo”.





 A ogni passo una scoperta: Lo specchio di Venere è un lago fangoso dove trovare sollievo da ogni dolore fisico.



                                                             L’arco dell’elefante


                                             Pranzi e cene al ristorante del Suvaki: spettacolari


                10 giugno 2019: Tour Isola in barca 

Da ottomila anni i vulcani borbottano sotto terra anche se oggi sono tutti appisolati. In tutto questo tempo hanno scolpito capolavori naturali da esporre come in un museo a cielo aperto.


11-12 giugno 2019: esplorazione personale e relax






13 giugno 19: Tour enogastronomico, alla scoperta della vera essenza vitale dell’isola, la cultura gastronomica e della terra, valorizzata al massimo, con muri a secco di 12mila km, più della Muraglia cinese. Abbiamo conosciuto persone solari e genuine come il loro cibo dai sapori indescrivibili e la terra generosa e solenne.
In più abbiamo visitato un capperificio e una azienda agricola a conduzione prevalente femminile. E, chicca degna di nota, pranzo da Erina e Angelo, in un vero Dammuso, la loro accogliente casa. 

 

 

 14  giugno 2019: Ultimo giorno in libertà nel villaggio SUVAKI con Corso di cucina pantesca 

 15 giugno 2019: Ritorno a casa ma non senza aver salutato tutti i capisaldi del Villaggio… tra cui gli animatori, Antonino e Gabriele che ci hanno spresso simpatia e voglia di rivederci. 
Chissà.

 Cosa ci ha lasciato Pantelleria? 
Una strana nostalgia, fatta di sapori, profumi, persone speciali, in un’isola unica e ricca di storia da annusare e fare propria. D’accordo, non ha la sabbia, non ha il mare a portata di piedi, ma ha una ricchezza che pochi altri luoghi hanno… da scoprire solo andandoci. Perchè le parole, nel parlare di lei, volano alto con il suo vento, onnipresente e rinfrescante. 


                               RACCONTO:PANTELLERIA, la verde perla nera del Mediterraneo

Non è per tutti Pantelleria. 

Ma, se te ne innamori appena ci posi il piede,
allora è fatta. 
Da quel momento in poi potresti soffrire anche tu del “mal di
Pantelleria”, quello che ti fa tornare prepotentemente da lei, la Figlia del Vento,
la Sentinella del mare tra Europa e Africa, dove Madre Natura comanda e nutre
da più di cinquemila anni. 
Severa e sontuosa, aspra e dolcissima, compie
miracoli che hanno dell’incredibile, come far nascere senz’acqua fiori, alberi,
piante e tonnellate di funghi dalla terra vulcanica e dalle pietre nere di
lava.  Già, pietre e ancora pietre in
questo fazzoletto di terra adagiato sul mare di Sicilia, con muretti a secco
molto più lunghi della muraglia cinese, i terrazzamenti e i dammusi che ne
scrivono l’orgogliosa identità e la sintesi d’autosufficienza degli isolani,
contadini-pescatori, contadini- muratori felici del nuovo e amanti del vecchio.
  
Qui a Pantelleria, ogni seme che tocca
terra cresce bene e diventa grande anche se non piove quasi mai. Come
coraggioso soldatino, spicca il tenace cappero, capace di vivere anche
trent’anni. Ma non è da meno il minuscolo vitigno dello zibibbo, portato qui
dai Fenici o, forse, dagli Arabi, chissà.  Ebbene sì, a Pantelleria, c’è davvero di che
stupirsi. Forse per questo la Maga Circe ha scelto di rapire e portare qui Ulisse,
per conservarne la bellezza nelle calde sorgenti  e conquistarne l’amore
con gli inebrianti profumi di lavanda, capperi e bouganville.  Su tutti, però, aleggia il più singolare e
intenso, quello emanato dai trentasei crateri vulcanici che da ottomila anni
lavorano sotto i piedi dei panteschi, gli abitanti di Pantelleria, il cui
amico-nemico è da sempre il mare, magnifico scenario che fa da sfondo a ogni loro
orizzonte.  Ma chi ama immergersi trova
il paradiso nei fondali, in un’esplosione di colori e di vita. E lo trova anche
chi
è disposto a conquistare col sudore
ogni baia e ogni anfratto delle sue coste aspre e spettacolari, lasciandosi stupire
da un entroterra ancor più stupefacente, con gli infiniti muretti a secco, gli ulivi
coi rami all’ingiù, in un pezzettino d’Italia che proprio  Italia non sembra, piuttosto nord Africa. 
Ecco perché Pantelleria è isola per molti ma non per
tutti. Niente spiagge qui, solo sculture rocciose scolpite dal tempo, dalle
eruzioni  e dai venti.
In compenso, chi ama il buon cibo trova qui il piacere dei  sapori semplici al gusto di erbe selvatiche, di
origano pantesco, di olio spremuto con amorevole genuinità per rendere uniche
le bruschette, le paste, le caponate, a dir poco commoventi.  
Chi ama guardare il sole dagli scogli semplicemente
s’incanta, lasciandosi scompigliare i capelli dal vento, apprezzando il
privilegio di essere vivo.  E’ lento il
tempo da queste parti. Lento e sazio. Di respiri, di persone che si conoscono,
di aria di mare che da millenni ha la stessa fragranza, di assenza di affanni,
di paesaggi sempre nuovi, di silenzio nel profondo stellato della sera, della sincera
ospitalità di un’isola dove anche
i
cimiteri hanno la vista mare.   


Insomma, il tempo a Pantelleria vola via come il vento che soffia sulle sue
sponde e il retrogusto che lascia è dolce come il passito e il moscato. E la sensazione
di appagamento fa capire che il saluto finale non può essere un addio, ma un emozionato
arrivederci. 















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pierina gallina

Ho un nome e un cognome che non si dimenticano. Sono appassionata di scrittura, poesia, viaggi, libri e persone, in particolare bambini e saggi. Ho pubblicato cinque libri e sono una felice nonna di 7 nipoti, da 6 a 18 anni, mamma di tre splendide ragazze, e moglie di un solo marito da quasi 50 anni. Una vita da maestra e giornalista, sono attratta dalla felicità e dalla medianità, dallo studio della musica e degli angeli. Vi racconto di libri, bambini, nonni, viaggi, e del mio Friuli di mezzo, dove sono nata e sto di casa, con i suoi eventi e i suoi personaggi. Io continuo a scrivere perchè mi piace troppo. Spero di incontrarti tra i fatti e le parole. A rileggerci allora...

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