NATALE è sempre magico… nonostante…

NATALE è sempre magico… nonostante…

NATALE è sempre magico… nonostante…

Natale è sempre magico? Io dico di sì, anche in tempo di COVID.

Mancano pochi giorni a Natale e nelle famiglie, così come per le strade, tutto sembra essere in attesa di questo giorno. In attesa di cosa, esattamente? Di regali, pranzi, auguri, vicinanza? O, piuttosto, di quel momento speciale che si arrotola nei pensieri e nei gesti e invita a stilare un bilancio, che va ben oltre il fatto economico?

Non per tutti è luccichio, il Natale! A molti crea ansia e voglia di sparire fino all’Epifania, che “tutte le feste porta via”.

Soprattutto in un periodo indeciso e fragile come quello che stiamo vivendo, il Natale può rivelarsi un intruso, aceto sulle ferite.

Se così fosse, di quel piccolo Gesù che nasce, chi si prende cura?

Troppo spesso sembra venire in secondo piano rispetto ai pupazzi di neve, alle palline plasticate e alle fantasiose decorazioni che impreziosiscono i negozi, le strade e le case. Che sono più allegre e gioiose e assumono nuove sembianze.

Ebbene, confesso: io ci credo ancora al Natale e mi sorprendo – ancora – davanti alle luci intermittenti e agli addobbi creati con amore e alla musica e agli auguri sinceri. Pur senza abbracci, l’affetto sa come farsi sentire. Pur con la mascherina, ci si può riconoscere e stabilire un contatto con occhi che parlano.  

Facile non è, ma il Natale, tra tutte le ricorrenze, rimane di sicuro la più sentita. Perché, al di là della sua valenza religiosa, è in grado di coinvolgere grandi e piccini, seppur a diversi livelli di entusiasmo. Chi ha la fortuna di avere un bimbo in casa, sa di cosa sto parlando. Per i più piccoli, il Natale è magia, mistero, fantasia e attesa. Se, crescendo – e chissà perché – l’adulto tende a dimenticarli, con un po’ di impegno può facilmente recuperarli.

Come? Chiedendo in prestito all’infanzia un po’ dell’entusiasmo, del “tutto è possibile”, dell’eccitazione nella sua forma più pura, della fantasia che un bambino, almeno fino a 5/6 anni, possiede.

Quella fantasia che permette di credere nell’esistenza di un omone vestito di rosso con la barba bianca, che, in una sola notte, trainato dalle renne nella sua slitta sfavillante, è in grado di portare a tutti i bambini del mondo, i doni tanto desiderati. È quest’innata predisposizione che consente di vivere intensamente ogni momento, fino a quando, gradualmente nei casi più fortunati o in modo più brusco, in altri, si giunge a scoprire che “non tutto è possibile” e che la vita può riservarci anche l’amaro sapore della delusione. Ma questo fa parte del gioco!

I bambini nella loro naturalezza possono re-insegnarci che è bellissimo fantasticare e che stare con la propria famiglia, dove sia possibile, non è poi un’impresa così difficile, che la condivisione è di gran lunga più gratificante dello stare soli e che anche le piccole cose, se fatte con le persone giuste, possono regalare bellissime emozioni.  I bambini possono davvero essere preziosi per stimolarci a ritrovare certi “sapori” legati al Natale, con l’entusiasmo impresso nelle loro faccine.

Per noi adulti, la prima regola è lasciarci contagiare. In fondo, il Natale è, per eccellenza, la festa in cui nascono le più belle tradizioni affettive, che, nella loro forma originaria o con qualche piccolo adattamento, diverranno parte del bagaglio delle generazioni future. Sapere che quel tempo condiviso con i più piccoli, in qualche modo, lascerà un segno indelebile nella loro storia, può essere di grande motivazione per la riscoperta della Magia del Natale.  Auguri!

Pubblicato su IL Paese, Magazine di cultura e società del Medio Friuli 

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pierina gallina

Ho un nome e un cognome che non si dimenticano. Sono appassionata di scrittura, poesia, viaggi, libri e persone, in particolare bambini e saggi. Ho pubblicato cinque libri e sono una felice nonna di 7 nipoti, da 6 a 18 anni, mamma di tre splendide ragazze, e moglie di un solo marito da quasi 50 anni. Una vita da maestra e giornalista, sono attratta dalla felicità e dalla medianità, dallo studio della musica e degli angeli. Vi racconto di libri, bambini, nonni, viaggi, e del mio Friuli di mezzo, dove sono nata e sto di casa, con i suoi eventi e i suoi personaggi. Io continuo a scrivere perchè mi piace troppo. Spero di incontrarti tra i fatti e le parole. A rileggerci allora...

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