Medicina di GENERE: conferenza a Codroipo (Ud) 20 aprile 24

Medicina di GENERE: conferenza a Codroipo (Ud) 20 aprile 24

Medicina di GENERE: conferenza a Codroipo (Ud) 20 aprile 24

Nella giornata nazionale della salute delle donne, in sala consiliare, si è parlato di Medicina di genere ovvero della medicina che tiene conto della specificità e diversità delle persone.

Medicina di genere

sx: Elisa Pontoni, cardiologa, Paola Bortolotti, assessore, Barbara Bassi, farmacista

L’incontro, voluto dall’Amministrazione Comunale, rappresentata da Paola Bortolotti e Carla Comisso, ha promosso il concetto di salute inteso come benessere fisico, mentale, psicologico e sociale. Per le relatrici, le dottoresse Elisa Pontoni e Barbara Basso, non è corretto trattare tutti allo stesso modo. Per questo la medicina di genere rispetta le differenze tra maschi e femmine, a livello culturale e di salute.

La Dott.ssa Pontoni, dell’ospedale di Pordenone, ha sottolineato come siano diversi anche nella manifestazione della malattie.
A oggi, studi clinici vengono effettuati solo a livello maschile.

È ancora giovane la medicina studiata per le donne. Ancora invisibili e costrette ad assumere farmaci tarati al maschile, anche se la difesa della salute è contemplata nella Costituzione italiana.
Un esempio? Metà dose del vaccino antinfluenzale sarebbe sufficiente per le donne.

È urgente superare la visione androcentrica e il fatto che la medicina per le donne riguardi solo il suo apparato riproduttivo.
Contrariamente a quanto si crede, infarti e problematiche cardiache non riguardano solo gli uomini,
Ogni minuto una donna muore per complicanze cardio-vascolari. I sintomi sono diversi da quelli degli uomini e, spesso, non vengono collegati all’infarto. Il dolore, infatti, inizia con respiro corto, stanchezza, nausea, dolore gastrico, fino a quello toracico.

Inoltre, appartengono alle donne le malattie spaccacuore, come gli eventi luttuosi, la violenza, la depressione, le forti emozioni.

Funzionali agli ictus, nelle donne, sono anche i disturbi in gravidanza e l’uso di contraccettivi.
La demenza, oggi, colpisce due donne su tre, mentre Parkinson e suicidi sono declinati al maschile.

Al femminile sono declinate, invece, la depressione e la bronchite, soprattutto nei paesi sottosviluppati, le patologie autoimmuni, le infettive e le sessuali.
Anche la traumatologia deve essere trattata in modo diverso, a iniziare dalle strutture delle automobili.

Siamo davanti a una grande sfida politica, culturale e formativa.

Per l’organizzazione mondiale della sanità, la salute non è assenza di malattie. Anzi, si parla di cronicizzazione di salute, anche a livello sociale ed economico.
Urge la prevenzione e la consapevolezza, che, a volte, manca anche nel personale sanitario. Si deve arrivare ai bollini rosa negli ospedali.
In Italia ci sono pionieri in tal senso. La Dott.ssa Giovannella Baggio, nel 2009, era titolare della   prima cattedra, in Italia, di Medicina di genere, all’università di Padova. In Friuli, la cardiologa Dott.ssa Daniela Pavan, ne parlava già nel 2016 in vari convegni.
Risale al 2018 la legge italiana n° 12, articolo 3, in cui si parla di applicazione della medicina di genere.
La farmacista, Dott.ssa Barbara Grossi, ha ribadito la diversità di assorbimento e di eliminazione dei medicinali, in base alla massa grassa e magra, al metabolismo, alla filtrazione renale e al fatto di essere uomo o donna.
Nella donna, infatti, l’assetto ormonale cambia con l’età e modifica l’effetto del farmaco.

Risulta, quindi, più esposta alla tossicità.

Ma, se tanto si sa dei maschi, cecità di genere riguarda ancora le donne.

Al convegno è seguito il FLASH MOB dei corsi di ballo di gruppo, promossi dall’ANDOS, con allievi e l’insegnante Orietta Lavaroni, di CuOri in Pista.

Una trentina di ballerine e ballerini hanno portato allegria al numeroso pubblico, attratto dalla musica e dalle coreografie.

 

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pierina gallina

Ho un nome e un cognome che non si dimenticano. Sono appassionata di scrittura, poesia, viaggi, libri e persone, in particolare bambini e saggi. Ho pubblicato cinque libri e sono una felice nonna di 7 nipoti, da 6 a 18 anni, mamma di tre splendide ragazze, e moglie di un solo marito da quasi 50 anni. Una vita da maestra e giornalista, sono attratta dalla felicità e dalla medianità, dallo studio della musica e degli angeli. Vi racconto di libri, bambini, nonni, viaggi, e del mio Friuli di mezzo, dove sono nata e sto di casa, con i suoi eventi e i suoi personaggi. Io continuo a scrivere perchè mi piace troppo. Spero di incontrarti tra i fatti e le parole. A rileggerci allora...

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