Dopo aver presentato i suoi libri nei quattro continenti, anche da Obama, ha chiuso le tappe italiane a Camino al T (Ud), da Ferrin.

Simpatico e cordiale, ha incantato il folto pubblico raccontando a ruota libera i suoi libri e la sua storia, soffermandosi su “Anni d’oro”, ambientato – come gli altri – nel suo paese natale: 50 abitanti, due strade e un chiosco.

Un piccolo compendio di mezzo secolo, che ha come protagoniste, due donne – Margrit e Rose-Maria – e un chiosco

Dialogando con Enzo Ciutto, Arno ha trasmesso in maniera istintiva tutto l’amore che nutre per la sua terra, la sua lingua – il romancio – e i protagonisti della sua infanzia e dei suoi libri.

Parole, le sue, come musica, in un italiano misto ad altri accenti, dal tedesco allo spagnolo, hanno attraversato molte delle sue pagine, legate dallo stesso calore umano.

Arno, artista della parole, ha letto alcuni brani e l’incipit di “Anni d’oro”, illuminandosi nel racconto della montagna, della stazione, della valle e della sua gente.

È emerso il suo stile denso, ricco di frasi sintetiche e di immagini chiare, concentrate in poco più di cento pagine, dove tutto è trama e ogni storia è un capitolo.

I suoi libri, tradotti in 18 lingue, testimoniano il forte legame di Arno con i luoghi dell’infanzia e con la lingua del cuore.

Da Ferrin, tra il numeroso pubblico, l’assessore codroipese Giacomo Trevisan e la presidente del Club Unesco, Renata Capria D’Aronco.