Il Nuovo Paese, rivista del Medio Friuli: i miei articoli

Il Nuovo Paese, rivista del Medio Friuli: i miei articoli

Il Nuovo Paese, rivista del Medio Friuli: i miei articoli

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 5 persone, persone che giocano a football, persone che giocano a calcio e testoIl Nuovo Paese è un magazine di cultura, società, turismo del Medio Friuli. Qui, i miei due articoli: Rugby Codroipo, con intervista a Susana Greggio,  e considerazioni sulla Chat GPT o Intelligenza artificiale.

A PROPOSITO DI CHAT GPT o INTELLIGEANZA ARTIFICIALE

Spopola.

Fa paura a qualcuno. Fa ridere qualcun altro.

Fatto sta che esiste. È reale. Non è futuro.

Basta chiederle qualsiasi cosa, in un modo simile a una e-mail, e, in due secondi, si leggono risposte, consigli, traduzioni in ogni lingua possibile, e molto altro.

Sta lì, nel computer, basta installarla. Comoda? Sì. Intelligente? Sì, a patto che ci si metta d’accordo sul significato di intelligenza.

Sta di fatto che, lei, stia dimostrando di essere dotata di tante intelligenze o, almeno, delle nove identificate dallo psicologo statunitense Howard Gardner. Nato nel 1943 è conosciuto per la sua teoria delle intelligenze multiple.

Possiede perfino l’interpersonale e la intrapersonale.

E’ mediamente più intelligente, ricca di nozioni, veloce e creativa della stragrande maggioranza delle persone normali che vivono sul pianeta.

Rischia di superarci, perché può raggiungere gradi di quasi perfezione, arrivando, perfino, a immaginare.

È come un bambino. Dinanzi alle formine da inserire nei relativi fori sagomati, impara che il quadrato non passa nella stella, ma che la stella, forzando un po’, magari inclinandola leggermente, passa attraverso il cerchio.

Anche lei, come gli umani, sbagliando impara.

Chat GPT è ancora giovane – è nata a novembre 22 – e, ancora, piena di disfunzioni, anomalie ed errori.

Ma, se il suo processo di auto addestramento procedesse all’infinito e si avvalesse di tutte le conoscenze esistenti, potrebbe raggiungere la perfezione?

Se le più importanti scoperte scientifiche, le più grandi opere d’arte e le migliori cose al mondo di cui disponiamo sono spesso nate come conseguenza di un errore, chissà, la AI potrebbe essere capace creare qualcosa di inimmaginato. Non in senso negativo, per fortuna. Infatti,  è dotata di limitatore rispetto a richieste pericolose.

In sintesi, cos’ha in più l’intelligenza umana rispetto a quella artificiale?

Penso all’ironia o alla capacità di ubriacarsi o di amare.

Quali sono le altre differenze tra AI e l’uomo?

Perché dovrebbe stare sotto all’uomo?

A tutte queste domande, non saprei rispondere, ma, credo, che le risposte siano in arrivo.

Di certo, l’uomo è “invidioso” della macchina, perché è consapevole di avere un cervello che regredisce.

La AI, invece, non perde i dati. Quindi, può solo progredire e migliorarsi all’infinito, contrariamente all’uomo che infinito non è e non sarà, mai.

AI potrebbe continuare a esistere in tutti i futuri possibili, dominando su tutto, storia compresa.

Ha, infatti, a differenza di quella umana, la capacità di disporre di tutte le nozioni esistenti e senza sforzo, perché non ha la fisicità.

Molti dicono che non eguaglierà mai l’intelligenza degli esseri umani eppure gli esseri umani non sono sempre intelligenti.

L’intelligenza potrebbe smettere di esistere se tutti i problemi dovessero venire risolti.

La speranza sta nel fatto che, con l’aumentare della complessità del mondo e delle conoscenze, i problemi risolti saranno tanti, ma altrettanti i nuovi che emergeranno.

Questa è l’ipotetica proiezione futura. Il pericolo di oggi, secondo me, sta nel fatto che molte persone affidino professionalità e idee all’intelligenza artificiale, cullandosi nella comoda soluzione immediata, mettendo la naftalina a idee, creatività, soddisfazioni personali.

Altrettanto pericolosa è la domanda, soprattutto delle giovani generazioni: “A cosa mi serve studiare, imparare, pensare, se posso avere tutto subito?”.

CODROIPO – GORICIZZA

VENTO IN POPPA PER IL RUGBY CON LA OVER BUG LINE:

Filosofia, attività, progetti in un’intervista alla presidente Susana Greggio.

Cos’è l’Over Bug Line?

Dal 1999 – e sempre più in forma – è attiva l’Associazione Sportiva Dilettantistica Over Bug Line ovvero oltre la “linea del baco” ispirata al millenium bug.

Nata da un’idea di un gruppo di amici, passati dal rugby giocato a quello a bordo campo, cerca di aiutare  le persone in difficoltà e trasmettere il verbo del Rugby ai bambini di ogni età, facendone il loro modus vivendi . Si dedica all’organizzazione di manifestazioni sportive, tornei in spiaggia, tornei di Rugby Seven, partite di beneficenza.

L’O.B.L. non ha fini di lucro.

OverBugLine Codroipo Rugby è coordinata da Riccardo Sironi (ex giocatore di San Donà, Udine e Pordenone, oggi responsabile tecnico sul campo di Goricizza di Codroipo), da me, con la fattiva collaborazione di tutti gli allenatori e i genitori degli scatenati atleti.  Vice Presidenti: Riccardo Sironi e Stefano Sironi. Segretario: Andrea Sironi .

Da quanto siete a Codroipo?

Nel 2013, l’Over Bug Line porta il rugby a Codroipo, esattamente a Goricizza, attivando i corsi di Rugbytots, il programma di motricità con la palla ovale per i bambini da 2 a 7 anni. Il primo grande evento organizzato dall’associazione risale al 2015, a meno di un anno dalla fondazione, dimostrando enormi capacità, dedizione e passione per lo sport con la palla ovale.

La prima edizione del trofeo di mini rugby “Città di Codroipo” ha visto 400 giovani rugbisti sfidarsi durante una giornata di sport, divertimento e aggregazione sui campi verdi realizzati per l’occasione nel polisportivo comunale di Codroipo. Oggi siamo una affiatata squadra che opera per il bene comune e la salute di bambini e famiglie.

Qual è la vostra mission?

Trasmettere i valori del rugby con passione. È, questa, la nostra mission!

Quali sono i valori – e i simboli – del rugby?

Spirito di squadra, sostegno, autocontrollo, coraggio e lealtà.

Quali le iniziative più recenti?

Oltre alle numerose trasferte, anche all’estero, e ai vari tornei, lo scorso mese di aprile 1086 bambini friulani delle scuole primarie e secondarie di primo grado, si sono incontrati a Villa Manin, per far conoscere il più possibile questo sport in regione, sfatandone l’idea di pericolosità.

Anzi, rivelandone le qualità di sport nobile, di grandi valori, divertente e, nella modalità Tag, perfetta nelle palestre delle scuole, perché senza contatto fisico.

“Tagghiamo la scuola” è stato il filo conduttore delle attività, oltre alla presentazione del libro “Il rugby prima del sei nazioni” con il coautore Davide Macor, e alla mostra di 70 maglie di campioni internazionali, curata da Corrado Mattoccia,  direttore del Museo del Rugby ” Fango e sudore” di Roma, dotato di 2830 maglie e 15mila articoli.

E le prossime?
Prossimo evento in programma sarà il 4 giugno, a Codroipo, nello Stadio, con mille bambini e 12 squadre  provenienti dal Friuli,  Veneto,  Slovenia, Croazia, Austria, Bosnia.

 

Quale la sintesi di questo sport a Codroipo?

Tanta soddisfazione e orgoglio per questa meravigliosa realtà.

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pierina gallina

Ho un nome e un cognome che non si dimenticano. Sono appassionata di scrittura, poesia, viaggi, libri e persone, in particolare bambini e saggi. Ho pubblicato cinque libri e sono una felice nonna di 7 nipoti, da 6 a 18 anni, mamma di tre splendide ragazze, e moglie di un solo marito da quasi 50 anni. Una vita da maestra e giornalista, sono attratta dalla felicità e dalla medianità, dallo studio della musica e degli angeli. Vi racconto di libri, bambini, nonni, viaggi, e del mio Friuli di mezzo, dove sono nata e sto di casa, con i suoi eventi e i suoi personaggi. Io continuo a scrivere perchè mi piace troppo. Spero di incontrarti tra i fatti e le parole. A rileggerci allora...

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