GIOVANI TALENTI DI CASA NOSTRA: VANESSA CODUTTI, CLASSE 1992, REGISTA D’OPERA IN SCOZIA, VUOLE PORTARE L’OPERA IN GIRO PER IL MONDO - Pierina Gallina news

GIOVANI TALENTI DI CASA NOSTRA: VANESSA CODUTTI, CLASSE 1992, REGISTA D’OPERA IN SCOZIA, VUOLE PORTARE L’OPERA IN GIRO PER IL MONDO

Vanessa Codutti, udinese  nativa di Talmassons  dove ha vissuto
fino a 17 anni, è
cresciuta  con la musica in casa,
complici le ninne
nanne di  mamma Paola e papà Stefano, e
la danza,  grazie ai corsi di danza
classica alla scuola Giselle a Mortegliano e di danza moderna a Bertiolo. 
Poi,
da adolescente, ha scoperto i musical moderni, come Nôtre Dame, Giulietta e
Romeo di Cocciante, la Tosca di Dalla e la Divina Commedia di
Marco Frisina.  
 Il
contagio è stato determinante per farle aprire le porte dell’Opera moderna. Un
anno fa si è trasferita in Scozia, con l’idea di migliorare l’inglese e dare
un’occhiata alle opportunità che il Regno Unito poteva offrirle.  
 
Dopo due giorni dal suo arrivo, aveva già un
lavoro qualsiasi e, dopo un paio di mesi, i suoi sforzi di ricerca del lavoro
per il quale aveva studiato sono stati premiati.

VANESSA, RACCONTACI
DI TE

“Mi sono
laureata in musicologia al DAMS di Gorizia dove ho iniziato ad appassionarmi
più da vicino alla musica classica e all’opera lirica. 
Durante gli studi. ho
svolto un semestre di Erasmus presso l’università di Siviglia grazie al quale
ho scoperto il Master in Spettacolo dal Vivo, che ho seguito nel 2016 e che mi
ha dato una prima formazione in regia teatrale. 
Durante il Master ho avuto il
piacere di collaborare con il conservatorio Manuel Castillo di Siviglia e con
gli allievi del corso di canto mettere in scena un’opera, Dido and Eneas di
H.Purcell di cui ho curato la regia. 
Nel 2017 ho iniziato il corso di Regia per
l’opera lirica presso l’accademia per l’opera italiana a Verona la quale, oltre
alla formazione necessaria per operare nel settore, mi ha dato la possibilità
di svolgere attività come assistente di regia presso importanti fondazioni
teatrali italiane come il teatro Verdi di Trieste, il festival dell’Arena di
Verona e il Teatro alla Scala di Milano
”.

QUAL E’ IL TUO IMPEGNO LAVORATIVO IN QUESTO
MOMENTO?

Sto
lavorando alla mia prima vera regia per la Fife Opera di Kirkcaldy in Scozia,
si tratta de La Traviata di Giuseppe Verdi e le recite avranno luogo dal 6 al 9
novembre 2019.
Durante il mese di agosto avrò il piacere di partecipare al New
Generation Festival a Firenze come direttore di scena (stage manager) per
l’opera Le nozze di Figaro di Mozart”.

COSA RAPPRESENTA PER TE LAVORARE DIETRO LE
QUINTE DI QUESTI TEATRI?

“Poter
lavorare dietro le quinte di questi teatri è stato un sogno che si realizzava;
l’emozione è stata tanta, così come la gratitudine di poter dar voce alla
cultura italiana, nostro patrimonio mondiale.
Ho imparato molto, soprattutto
organizzazione, professionalità, perfezione e cura dei dettagli. Ovviamente
gestione dello stress, perché curare il backstage di uno spettacolo comporta
enormi responsabilità”.
 
COME E’ NATA ALA TUA PASSIONE PER L’OPERA
LIRICA?

“L’opera
lirica è stata un percorso. Da piccola, infatti, mi affascinavano i musical e
poi, crescendo e studiando la musica, ho iniziato ad appassionarmi a ciò che
Wagner definì Wor-ton-drama ossia parola, suono, azione, capace di esprimere
grandi sentimenti e raccontare storie sempre attuali”.

QUAL E’ LA VERA FUNZIONE DEL REGISTA
D’OPERA?

“Si deve
prendere cura di questi grandi capolavori e, con rispetto e dedizione, fornire
la personale interpretazione. Non è facile iniziare una carriera in questo
settore, che ho sentito definire morto, ma che in verità non lo è affatto. La
competizione è alta e le risorse sono poche perciò la costanza di portare
avanti un percorso, una passione, un sogno non deve mai mancare, così come non
deve mai mancare la forza di crederci e di lottare per far sì che accada.
Ho
inoltre avuto la fortuna di avere una famiglia che mi ha sempre supportato e
che nonostante la distanza trova sempre il modo di essermi vicina.

Alle volte
la lontananza contribuisce a formare un individuo”.

COS’E’ PER TE IL VIAGGIO?

“Viaggiare  è un’altra delle mie più grandi passioni. Ho
vissuto in Spagna, Francia e Regno Unito, paesi di cui ho imparato fluentemente
le lingue. Trovo che sia fondamentale allargare i propri orizzonti e conoscere
il mondo in cui viviamo ma, oltre a questo, capire quando è il momento di
guardare altrove. Amo l’Italia, è la mia nazione, e per questo sono felice di
tornare a breve, ma laddove le possibilità scarseggiano la mia valigia è sempre
pronta
”.

“Mi piacerebbe viaggiare
portando l’opera in giro per il mondo, apprendendo dalle culture diverse e
riproponendolo in scena, sperando di dar voce al mondo che ci circonda. Sogno
però di poter anche
lavorare in Italia in verità. 
Mi piacerebbe che sempre più
persone si appassionassero a questo genere perciò mi auguro di continuare a
esplorare l’arte e la vita
per trovare un giusto modo di contestualizzare
l’opera lirica ai giorni nostri, affinché sia sempre attuale e non finisca in
un museo. Ma ho ancora tanto da imparare”.

Se
è vero che di imparare non si finisce mai è altrettanto vero che, dal 6 al 9
novembre prossimo,  Vanessa apprenderà
molto dirigendo la nuova produzione della 
Traviata, all’Adam Smith Theatre di Kircaldy, 
la più grande città
della regione di Fife, in Scozia.   
E
cementerà le basi per una carriera gonfia di soddisfazioni.





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pierina gallina

Ho un nome e un cognome che non si dimenticano. Sono appassionata di scrittura, poesia, viaggi, libri e persone, in particolare bambini e saggi. Ho pubblicato cinque libri e sono una felice nonna di 7 nipoti, da 6 a 18 anni, mamma di tre splendide ragazze, e moglie di un solo marito da quasi 50 anni. Una vita da maestra e giornalista, sono attratta dalla felicità e dalla medianità, dallo studio della musica e degli angeli. Vi racconto di libri, bambini, nonni, viaggi, e del mio Friuli di mezzo, dove sono nata e sto di casa, con i suoi eventi e i suoi personaggi. Io continuo a scrivere perchè mi piace troppo. Spero di incontrarti tra i fatti e le parole. A rileggerci allora...

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