FORTE E CHIARO – mensile del MEDIO FRIULI – giugno 2018
dove ha studiato canto per vari anni alla scuola di musica con l’’insegnante
Paola Lazzarini.
“adottata” per alcuni anni, mentre studiavo con Paola, e sono molto grata a lei
per i preziosi insegnamenti, e a tutti ragazzi che la dirigono perché insieme
abbiamo fatto grandi passi. Perciò mi sento un po’ di Codroipo anch’io, anche
se vivo a Caneva” dice con uno dei suoi più bei sorrisi, come sempre aperti
alla disarmante cordialità.
braccetto fin da quando era bambina. Cantava per la sua famiglia, all’asilo, a
scuola, quando giocava. La sua voce le faceva compagnia e piaceva a tutti.
Infatti le veniva chiesto di cantare in qualunque occasione e lei lo faceva di
buon grado e con gioia. Da grande ha
seguito due strade parallele e diverse tra loro. Il canto al conservatorio Tomadini
di Udine e l’architettura a Venezia
collezionando in entrambe brillanti risultati. Ma il canto l’ha corteggiata sempre, invitandola
a viaggiare nei più rappresentativi luoghi d’Italia e d’Europa per esibirsi in
concerti di musica antica, da camera e
operistica. Il suo successo è irrorato
dalla passione e dal dono naturale dell’empatia e della comunicazione non
verbale che la mette in sintonia con il pubblico, amplificando la suggestione
dei brani.
infatti, collabora con il Coro
della Fenice di Venezia, il Coro del Regio di Torino, il Coro del Maggio Musicale Fiorentino in
numerose produzioni sinfoniche e operistiche.
“Ora continuo il mio
percorso a Firenze – continua – dove ho
la fortuna di poter cantare, arricchendo le mie esperienze sia nel Coro sia nel
canto da solista, avendo anche vinto lo scorso anno le audizioni per farne
parte”. Alla domanda “ Cosa provi quando canti?” risponde “ È come se il tempo
non esistesse più, perché tutta l’anima diventa suono e, attraverso il suono, esprime
le emozioni del compositore, del personaggio e dell’interprete.
Tutto insieme è un privilegio, perché ogni volta si
crea una magia diversa, difficile, forse,
da spiegare. Ogni autore che si studia
diventa allora “il preferito” per la volontà, la necessità, il desiderio di
esprimere al meglio tutte le emozioni che sbocciano dallo spartito.
Oggi Verdi,
domani Puccini, dopodomani chissà… Ed emozionarsi sempre, come il primo giorno
in cui ho messo piede su un palcoscenico.”
Qual è il tuo sogno?
“ E’ quello di poter
continuare a fare Musica così, con passione, con entusiasmo, con queste
emozioni e far emozionare chi, dall’altra parte, ascolta e si fa coinvolgere.
Si diceva un tempo “il cantante passa la vita a inseguire un suono” ed è vero.
Un suono che è musica, emozione, vita. Non si smette mai di sognare, vero? “
No, non si smette mai,
concordo con Elena Bazzo, la voce che emoziona e ha imparato a farlo anche alla
Scuola di Musica “Città di Codroipo”.