Giacomina De Michieli, scrittrice

Giacomina De Michieli, scrittrice

Giacomina De Michieli, scrittrice

Flaibano (Ud): Giacomina De Michieli è mancata nella notte del 19 novembre, all’ospedale di San Daniele, dove era ricoverata per problemi legati ai reni.

Lì, aveva contratto il Covid, Giacomina De Michieli, 78 anni, scrittrice molto nota nel suo Friuli. Sposata con Severino  – chiamato Orlando – da 56 anni,  madre di Germano e Oriana, viveva nella frazione di San Odorico. Molto impegnata nel sociale, premiata donatrice di sangue, volontaria in vari ambiti, Giacomina ha sempre coltivato la passione per la scrittura, per la lingua friulana, per la montagna e per la natura.  La scrittura, per lei, è sempre stata una necessità, ascoltata fin da bambina. Anche di notte, davanti a un’idea, accendeva la luce, e si affrettava a metterla su carta.

Per diletto, dedicava i suoi versi ai matrimoni, anniversari, lauree. Al suo attivo,  la pubblicazione di tre libri di poesie,  in Koinè,  “Satul” (Scrigno) nel 2001, con Pietro Zuzzi, pittore, “Pieris e pinsirs” con Dorino Pettoello, mosaicista, e tre di racconti: “Amor cence confin, La Contessine, La Liende dal bosc” con cui ha vinto il primo premio a Buia.

Inoltre, il libro “E se fosse vero?” e sette teatri, messi in scena dalla compagnia di Lestizza, con cui ha vinto il  2° premio a Cordenons,  premiata da Iva Zanicchi. Ha collezionato numerosi primi premi in concorsi letterari nazionali e regionali, tra cui Gemona del Friuli. L’ultimo cui ha partecipato, nel 2018, risultando prima classificata, è stato a San Giorgio di Nogaro.  Si è dilettata anche con i racconti gialli, vincendo il premio di Spilimbergo con “Une muart meretade”. Ha tradotto il libro di Padre David Maria Turoldo “Mia terra, addio” in “Tiere me, mandi”. Sulla lapide, per sua espressa volontà, si leggerà una sua poesia sopra la croce di Aquileia.  Partecipava volentieri a eventi letterari e poetici, apportando gioia con la delicatezza dei suoi versi e della sua persona. Appassionata di montagna, insieme al marito, ha percorso, a piedi, tutta la Carnia, la Vallata Cimoliana e il Cividalese, incantandosi davanti ai fiori, ai miracoli della natura e trovandovi ispirazione per i suoi versi.

Il marito Severino descrive così la sua Giacomina: « Ha sempre fatto tutto con passione, per se stessa, senza voler apparire. Sono sempre stato orgoglioso di lei, e l’ho accompagnata ovunque, anche lontano, per andare a ritirare i premi che meritava. Mi mancherà tutto, ora, perché lei è stata una parte importante della mia vita. L’unica consolazione sta nel fatto che, fino a che ho potuto sentirla al telefono, mi diceva che non aveva dolori. Gli ultimi tre giorni, il telefono suonava libero e lei non rispondeva. Non poteva. Quando mi hanno telefonato dall’ospedale per dirmi che era mancata nel sonno, il dispiacere più grande è non averla potuta vedere in questo mese né ora. È umiliante per ogni persona essere messa nel sacco e portata via».
Ecco la testimonianza di Luigina Lorenzini, poetessa: “Ha scritto gialli in friulano, poesie, pezzi di teatro, e promosso iniziative per condividere e accendere la nostra spiritualità e per aiutare chi ne aveva bisogno… Una donna friulana, “di polso” ma con un cuore e una sensibilità grandi, il senso dell’ umorismo e la non diffusa umiltà di saper restare in secondo piano…. Di lei ricordo un gesto che la descrive: davanti a un fiore donatole per ringraziarla alla fine di un evento, accolto e gradito, a fine manifestazione, in sordina, ha chiamato una bimba, e le ha detto “Tieni, mettilo sull’altare della Madonna”.

Così la ricorda l’ex sindaco di Flaibano, Luca Picco:

“ Mine lascia un vuoto non facilmente colmabile. Da sempre dedita al volontariato, che considerava valore imprescindibile dopo quello della famiglia, da autodidatta si è dedicata alla cultura friulana, per la quale si è spesa con passione e vero amore.

Non va dimenticato il suo impegno sociale, su tutti quel profondo legame con il dono del sangue, atto fatto a occhi chiusi, pesando solo l’importanza del gesto.

Alida Pevere, poetessa e promotrice dell’evento “Ispirazioni d’autunno”, ne ricorda con stima e affetto le doti umane, di grande spessore.

Per ascoltare la sua voce  riguardo al libro “E se fosse vero. testimonianze su Medjugorje: https://youtu.be/hBZ93bd4tlQ

 

 

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pierina gallina

Ho un nome e un cognome che non si dimenticano. Sono appassionata di scrittura, poesia, viaggi, libri e persone, in particolare bambini e saggi. Ho pubblicato cinque libri e sono una felice nonna di 7 nipoti, da 6 a 18 anni, mamma di tre splendide ragazze, e moglie di un solo marito da quasi 50 anni. Una vita da maestra e giornalista, sono attratta dalla felicità e dalla medianità, dallo studio della musica e degli angeli. Vi racconto di libri, bambini, nonni, viaggi, e del mio Friuli di mezzo, dove sono nata e sto di casa, con i suoi eventi e i suoi personaggi. Io continuo a scrivere perchè mi piace troppo. Spero di incontrarti tra i fatti e le parole. A rileggerci allora...

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