CLASSE 1952 di Codroipo (Ud) in tour a Monselice- Arquà Petrarca – Este

CLASSE 1952 di Codroipo (Ud) in tour a Monselice- Arquà Petrarca – Este

CLASSE 1952 di Codroipo (Ud) in tour a Monselice- Arquà Petrarca – Este

5 ottobre 2022: Classe 1952 di Codroipo e simpatizzanti in tour in Veneto. Ad attenderli, una guida d’eccezione: Il Prof. Riccardo Ghidotti

Prima tappa: Monselice, con visita guidata al Castello Cini, il monumento più illustre della città murata.  Attualmente è di proprietà della Regione Veneto, che ha convertito la sua destinazione d’uso in prestigiosa sede museale.  Video: https://youtu.be/VOTC0r0T8KA

Dopo la visita, passeggiata alla via delle 7 chiese: 7, come le 7 chiese di Roma. La passeggiata consente l’indulgenza plenaria.

Pranzo a  Villa Contarini: documentata fin dal 1581. Poi, visita guidata alla casa di Francesco Petrarca, ad Arquà Petrarca, uno dei borghi più belli d’Italia, noto per la coltivazione degli alberi delle giuggiole, da cui si ricava il noto Brodo di Giuggiole.

Francesco Petrarca conobbe Arquà nel 1364, quando, per curarsi alle terme dalla scabbia, si era trasferito ad Abano Terme. Nel 1365 il poeta divenne canonico presso la collegiata di Monselice e, quattro anni dopo, Francesco il Vecchio gli cedette un appezzamento di terreno proprio ad Arquà. Dopo aver sovrinteso al restauro della sua futura dimora (un’abitazione modesta ma decorosa), il poeta si stabilì nel paese nel marzo del 1370. Iniziò allora il suo soggiorno nel borgo medievale, che egli stesso definì «Il mio secondo Elicone». Così viene descritta Arquà al tempo del Petrarca, in un documento conservato nel Museo civico di Padova: «Vasti boschi di castagni, noci, faggi, frassini, roveri coprivano i pendii di Arquà, ma erano soprattutto la vite, l’olivo e il mandorlo che contribuivano a creare il suggestivo e tipico paesaggio arquatense».

Poi, Este, nota città murata, a visitare la pala di Giovanbattista Tiepolo, che, da una settimana, era tornata nel suo duomo, dopo essere stata restaurata a cura della Regione Friuli venezia Giulia, dopo l’ospitalità a Villa Manin.

Giornata da incorniciare e da… ripetere.

 

 

CLASSE 1952                                        LA MIA ANIMA HA FRETTA

Ho contato i miei anni e ho scoperto che ho meno tempo per vivere, da qui in poi, rispetto a quello che ho vissuto fino a ora.
Mi sento come quel bambino che ha vinto un pacchetto di dolci: i primi li ha mangiati con piacere, ma quando ha compreso che ne erano rimasti pochi, ha cominciato a gustarli intensamente.
Non ho più tempo per riunioni interminabili dove vengono discussi statuti, regole, procedure e regolamenti interni, sapendo che nulla sarà raggiunto.
Non ho più tempo per sostenere le persone assurde che, nonostante la loro età cronologica, non sono cresciute.
Il mio tempo è troppo breve: voglio l’essenza, la mia anima ha fretta.

Non ho più molti dolci nel pacchetto.

Voglio vivere accanto a persone umane, molto umane, che sappiano ridere dei propri errori e che non siano gonfiate dai propri trionfi e che si assumano le proprie responsabilità.

Così si difende la dignità umana e si va verso la verità e l’onestà.
È l’essenziale che fa valer la pena di vivere.
Voglio circondarmi di persone che sanno come toccare i cuori, di persone a cui i duri colpi della vita hanno insegnato a crescere con tocchi soavi dell’anima.
Sì, sono di fretta, ho fretta di vivere con l’intensità che solo la maturità sa dare.
Non intendo sprecare nessuno dei dolci rimasti.

Sono sicuro che saranno squisiti, molto più di quelli mangiati finora.
Il mio obiettivo è quello di raggiungere la fine soddisfatto e in pace con i miei cari e la mia coscienza.
Abbiamo due vite e la seconda inizia quando ti rendi conto che ne hai solo una.

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pierina gallina

Ho un nome e un cognome che non si dimenticano. Sono appassionata di scrittura, poesia, viaggi, libri e persone, in particolare bambini e saggi. Ho pubblicato cinque libri e sono una felice nonna di 7 nipoti, da 6 a 18 anni, mamma di tre splendide ragazze, e moglie di un solo marito da quasi 50 anni. Una vita da maestra e giornalista, sono attratta dalla felicità e dalla medianità, dallo studio della musica e degli angeli. Vi racconto di libri, bambini, nonni, viaggi, e del mio Friuli di mezzo, dove sono nata e sto di casa, con i suoi eventi e i suoi personaggi. Io continuo a scrivere perchè mi piace troppo. Spero di incontrarti tra i fatti e le parole. A rileggerci allora...

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