SAMUELE LIANI, CICLISTA FRIULANO NON VEDENTE, CERCA GUIDE
Samuele Liani, di Glaunicco di Camino al Tagliamento (Ud), non vedente, paraciclista, lancia un appello per trovare nuove guide negli allenamenti sul tandem. 2 marzo 2019
Samuele Liani, 25 anni, di Glaunicco di Camino al Tagliamento, ritiene che la disabilità non esista. Anzi, sia una parola che sente dire ma per lui è senza senso. Non ci vede, eppure il suo motto è “vedere oltre i propri limiti e volare oltre i propri confini”.
“Io sono una persona come tutti gli altri – continua – se non ci vedi non serve fermarsi. Chiaro, è un trauma, ma devi dare tutto ciò che hai per superarlo e tutto si può superare. Non vedendo, si sviluppa l’udito, il tatto,
l’olfatto. Se uno vuole, può immedesimarsi vedendo come un non vedente e fare
tutto ciò che gli piace”. E Samuele fa ciò che gli piace.
Corre in bicicletta, o meglio, in tandem, suona la
chitarra elettrica alla scuola di musica “Città di Codroipo” con l’insegnante Marco Locatelli, e ha messo a punto un metodo per riconoscere le note e le corde. “Non toglietemi la musica, la bici e la felice pazzia” dice sorridendo, con fare da intenditore. Mentre parla, Samuele accarezza con parole che ben le descrivono, le sue due biciclette tandem, una da strada rossa fiammante e una mountain bike, più la bici per gli allenamenti al chiuso. “Ci vorrebbe anche quella da pista ma costa come un’automobile…” scherza Samuele, uno dei due friulani che fanno parte della
squadra italiana di ciclismo paraolimpico maschile, formata da circa 11 coppie. Con lui il friulano Orlando Rusalen e, per la categoria femminile, Beatrice
Cal.
di Vicenza e mostra con orgoglio la coppa, meritata insieme alla sua guida
Andrea Guglielmini. “ Ci ho messo 24 ore per capire che ci eravamo classificati
terzi, in una gara strepitosa, dopo solo due allenamenti insieme alla mia guida”.
“Ne ho due, anzi, tre. Per la prossima stagione partecipare alle gare con l’obiettivo di riconfermare e migliorare i risultati dello scorso anno, quindi essere tra i primi cinque nei campionati italiani su strada e cronometro, centrare un podio e, perché no, partecipare anche a una coppa del mondo. In ambito musicale vorrei suonare con un gruppo musicale. E vorrei parlare nelle scuole ai ragazzi, affinchè sappiano apprezzare la vita e facciano sport.”
raggiungere i propri obiettivi ma queste sono tutte caratteristiche che Samuele conosce molto bene.
Samuele vuole porre il focus anche sulle difficoltà che si incontra nel trovare
guide.
provate e dopo qualche giro, fate le vostre considerazioni, ma non fermatevi al primo ostacolo o alla prima diffidenza. Uscire in tandem o poter donare del tempo a una persona non vedente può darvi molte soddisfazioni, vi aiuterà a scoprire una visione diversa del mondo e, soprattutto, vi potrete divertire
moltissimo”.
manubrio a destra e a sinistra, mentre il manubrio posteriore è fisso. Le persone sono due ma è come fossero una”.
Basta mettere le scarpe e non si sa più cosa si fa. Quando siamo sul tandem non abbiamo cervello, siamo fuori, ma di entusiasmo. Le mie strade preferite sono quelle della montagna, tipo Piancavallo, con tanti saliscendi. Andando in alto si va verso una meta indefinita, in discesa si va a manetta, senza mai avere paura. Da aprile a
settembre ci sono le gare e lì ce la mettiamo davvero tutta. In gara va come deve andare e il risultato vien da sé. L’importante è dare ed esprimere il massimo di sé. Bisogna trovare il modo per concentrarsi. Telefono staccato in tasca e via al 100%”
Samuele ringrazia tutte le persone che gli sono sempre vicine, a partire dalla famiglia, le guide, gli amici del team e quelli più stretti, il presidente della squadra Mauro Bandiziol che gli ha dato la rara opportunità di praticare il ciclismo e conoscere Paolo Praturlon, la sua guida ufficiale.
Disponibile anche a parlare nelle scuole, Samuele è un grande esempio di forza e tenacia per tutti, in particolare per quei giovani, che hanno tutto eppure si lamentano, magari di un naturale giorno di pioggia.
Dal messaggero veneto del 2 aprile 2019