Codroipo (Ud) Fortunato e Antonella, i primi nella Stanza degli Abbracci in Casa di Riposo D. Moro
29 gennaio 2021: Taglio del nastro senza assembramenti ma carico di coinvolgente emozione, soprattutto nel momento in cui Fortunato Tonin, presidente dell’Associazione Alzheimer, insieme alla figlia Valentina, ha potuto abbracciare la moglie Antonella Vegnaduzzo, ospite della struttura.
Aveva chiesto il rossetto, prima di entrare. E Gabriella e Marta, educatrici insieme a Gianpietro, glielo hanno messo. L’idea di averlo, pur sotto la mascherina, la faceva sentire bella per l’incontro tanto atteso con il suo sposo. Ho visto l’amore nutrire e veicolare il loro incontro, quello che nemmeno la malattia sa distruggere. Dal 7 marzo, Fortunato e Antonella, genitori di Federica, Giulia e Valentina, e nonni di Eleonora, Matilde e Giovanni, non si toccavano. Da tre mesi non si vedevano, dato che Antonella era stata una delle ultime a debellare il Covid.
Lei, classe 1952, per 40 anni ha insegnato con dedizione alla scuola primaria di Codroipo. Appassionata di pittura, si è dedicata con successo all’acquerello. A 53 anni, i primi segni di una malattia che non le ha lasciato margine di miglioramento: l’Alzheimer. Da allora, Fortunato e le figlie le hanno dedicato ogni energia ma, dal 4 luglio 2019, hanno dovuto – loro malgrado – collocarla al Centro Alzheimer, all’interno della Casa di Riposo.
“Ti voglio bene, ti voglio bene” è stata la parola chiave dell’incontro, finalmente ravvicinato e tanto atteso. L’emozione si è espansa ai collaboratori della struttura e ai presenti: i sindaci Nicola Locatelli di Camino al Tagliamento e Fabio Marchetti di Codroipo, il presidente Asp D. Moro Giovanni Castaldo, il direttore della casa di riposo Valentina Battiston e di Bruna Mattiussi, direttore del Distretto, la stampa.
«Il tocco è importante quando manca la parola come veicolo di espressione. Toccarsi fa fiorire la primavera» ha dichiarato Fortunato. Antonella, alla fine, aveva il viso roseo, illuminato, e salutava mandando baci con tutta se stessa.
Passeranno almeno venti giorni prima che possano rivedersi, ma l’essersi abbracciati, toccati, scambiati sorrisi e lacrime, consentirà loro di alleggerire l’attesa di un’altra mezz’ora insieme. Anche se divisi da teli di naylon trasparente,
D’ora in avanti, a Codroipo, nella Casa di Riposo D. Moro – covid free – la nostalgia dei cento ospiti e dei loro familiari sarà mitigata dalla Stanza degli abbracci.
Cos’è? È una installazione gonfiabile, quadrata, di nylon trasparente, con il tetto blu, inserita nella sala riunioni. Ha due fori rotondi dove il familiare mette le mani che raggiungono il proprio caro, ospite della struttura. Diventa, quasi, una magia guardarsi negli occhi, toccarsi, sorridersi e, perché no, lasciarsi andare all’emozione. Dal 7 marzo 2020, infatti, le visite erano consentite su appuntamento e per mezz’ora. Da dicembre, erano state sospese del tutto.
Dal 30 gennaio 2021, grazie alla donazione di un benefattore anonimo, cinque ospiti al giorno potranno vedere i propri familiari, due al massimo e su appuntamento, per un tempo stabilito.
Ho avuto l’onore di assistere a un evento unico, ricco di speranza e di quel sentimento straordinario che solo il grande amore conosce.
Anch’io ho salutato Antonella: mi ha riconosciuta, mi ha baciato la mano, mi ha chiesto se avessi visto i suoi quadri. “Sì, Antonella, li conosco i tuoi fiori acquerellati. So la tua storia e la forza della tua famiglia. Siamo coetanee”.
«In che mese sei nata?» mi hai chiesto.
«In giugno».
«Bel mese. Io, in aprile. Ti voglio bene». Quel tuo bene, cara Antonella, me lo serberò come capitale molto, molto prezioso!
pierina gallina
Iris Morassi
Molto commovente Pierina🥲🥰Ho avuto modo, tempo fa in un altro territorio,di assistere ad una situazione analoga e, pur non conoscendo le persone che si sono abbracciate dopo mesi di distacco totale, sono corsa fuori singhiozzando tanto è stata l’emozione❤️🥲. Peró da sindacalista devo constatare che ancora una volta l’opportunità ‘degli abbracci’data alla comunità di Codroipo ,è data da un anonimo donatore, mentre risale al 30 novembre scorso la deliberazione del ministero della Sanità che impone a partire dalle Case di Riposo, ma via via a tutte le strutture sanitarie, di dotarsi di tablet cellulari e altri materiali informatici per i contatti tra famigliari e pazienti impossibilitati a muoversi e, udite udite, sale adibite, attraverso materiali idonei, agli abbracci!!! A fine dicembre abbiamo chiesto conto all’assessore regionale il quale ci ha risposto che dovevano emanare in fretta 2 delibere e poi il tutto sarebbe andato a regime… Siamo ormai a fine gennaio e…?🤷♀️Torneremo sicuramente a bussare in Regione affinchè tutti i cittadini interessati,in tutti i territori. in modo omogeneo,possano portare il conforto di un abbraccio ai loro cari..