Mignelli e il “Cimitero dei ricordi” – Camino al T (Ud)
Il cimitero dei ricordi di Mignelli e a Camino al Tagliamento (Udine): marzo 2022
Il suo nome è Lino. Il cognome è Zanin per l’anagrafe, Mignelli per i caminesi e gli amici. Fa il meccanico e abita in via Magredi, in fondo a Camino, direzione Tagliamento, sulla destra.
Alto e filiforme, barba sale e pepe, sguardo dolcemente protettivo, il friulanissimo Lino si esprime in lingua madre: la friulana, appunto. La dialettica, fluida e colorata, ne testimonia l’ampia cultura, che spazia in vari ambiti.
Può apparire burbero, ma solo nei modi e con chi gli sta poco simpatico. Chi lo conosce meglio, sa che, sotto l’apparenza, si nasconde un animo buono, molto generoso, altruista e sensibile.
Ferreo nelle proprie convinzioni, è difficile fargli cambiare idea. Motori, caccia, cani, campagna, amici, sono le sue passioni, oltre alla famiglia, naturalmente. E agli alberi. Dietro casa – con annesso capannone dove svolge il lavoro di meccanico – Lino ha un terreno, con tanti gelsi. Metà potati, metà lasciati liberi di allungarsi verso il cielo.
Vederli e pensare a un bosco come tanti è tutt’uno. Ma così non è.
In verità, è un cimitero affettivo, una sorta di “bosco dei ricordi”, dedicato alle persone a lui care: familiari, nonni e bisnonni compresi, amici a vario titolo. Di tutti sa vita, morte e miracoli e ne snocciola le caratteristiche, i pregi e i difetti, con la schiettezza che gli appartiene.
Arriva perfino ad abbinarli alla forma dell’albero. Se l’amico era grosso, la sua foto è inserita in un gelso robusto e così via.
Di gelso in gelso, si susseguono le foto: ovali, in ottima ceramica, e senza nome. Ci pensa Lino a descriverle, a una a una. Date di nascita e circostanze della morte, aneddoti simpatici e veritieri, si mescolano al tremolio della sua voce, subito aggiustato passando oltre.
Persino i gelsi hanno un che di umanità. Infatti, sembrano origliare il vociare del mondo, con lacrime o sorrisi di legno, incavi come pupille, braccia rivolte al sole, salde radici e densi silenzi. Ci sono anche alberi senza foto, perché già prenotati, in attesa del “fatidico passo”.
Pure Lino ha scelto il suo.
La parte libera del “bosco dei ricordi” è riservata alle feste con gli ospiti e gli educatori della Nostra Famiglia di San Vito al Tagliamento. Lino le organizza in segno di stima e riconoscenza per il loro prezioso operato e, senza farne vanto o pubblicità, dona concreto supporto economico. Lo fa da tanti anni e non intende smettere, perché donare lo fa stare bene e lo accomoda su una scintilla di felicità.
Ecco, questo è un piccolo e prezioso tassello di vita di Lino Zanin, meglio noto come Mignelli: 64 primavere di generosa operosità e creativa genialità. Un esempio di amicizia e solidarietà dimostrate con i fatti, in perfetto stile friulano!
https://it.wikipedia.org/wiki/Camino_al_Tagliamento