All’Ospedale di Udine la RISONANZA MAGNETICA NON FA PIU’ PAURA PERCHE’ RACCONTA UNA FIABA – 28.6.2019 - Pierina Gallina news

All’Ospedale di Udine la RISONANZA MAGNETICA NON FA PIU’ PAURA PERCHE’ RACCONTA UNA FIABA – 28.6.2019

Gli illustratori codroipesi VANESSA PADOVANI e ANDREA DALLA COSTA donano i loro disegni alla Pediatria di Udine per trasformare la Risonanza
Magnetica Nucleare in un’astronave

   Nell’ospedale
di Udine fare la Risonanza Magnetica Nucleare non incuterà più timore,
ma soprattutto permetterà ai bimbi di sottoporsi all’importante esame
senza sedazione e senza paura, permettendo di fatto risultati medici più
efficaci e meno traumi.




I
risultati positivi sono evidenti già dai primi esami ai piccoli
pazienti, i quali affrontano l’esame senza sedazione e in maniera molto
più collaborativa. Per noi è un grande risultato

Dott. Giuseppe Tonutti

Consentirà
letteralmente di lasciarsi “andare in orbita” grazie a un progetto
fortemente voluto dall’Albio, Associazione Bambini in Ospedale, in
collaborazione con Stefano Virgilio della SIEMMENS  e realizzato dal duo
di illustratori VANDR, Vanessa Padovani illustratrice, Andrea Dalla Costa, illustratore
e direttore creativo. Le pareti sono state rivestite dall’azienda
Impronta sempre di Codroipo, che ha rivestito pareti e macchinari. Per
avere un ordine di grandezza, stiamo parlando di 80mq di pareti rivestite tra il reparto pediatrico, stanze e corridoi della RMN
.

La Principessa Tic e il Pirata Tac sono i personaggi nati dalla fantasia di Vanessa e Andrea, coppia
nella vita e nell’arte. Vanessa inventa i personaggi e li disegna,
Andrea si occupa di colorare le tavole, digitalizzarle, creare i
progetti e gli impianti per le gigantografie.
E, nel caso della pediatria
e del reparto Risonanza Magnetica Nucleare di
Udine, le loro opere diventano meravigliose pareti e rivestimenti per
macchinari medici
.

Le illustrazioni ricoprono ora i corridoi e le pareti dell’RMN e, naturalmente, la risonanza magnetica, oltre alla saletta pre-esame, completamente illustrata, con il
macchinario per la simulazione dell’esame che i piccoli pazienti dovranno
effettuare.

D’ora in
poi, dunque, sottoporsi a questo esame che richiede spesso sedazione per
ottenere immobilità, sarà un’inaspettata avventura spaziale e i bambini
riceveranno, alla fine, il diploma di astronauta quale segno di amicizia con la
Principessa Tic e il Pirata Tac, protagonisti ideali della storia
illustrata.  A progetto realizzato, grande
è la soddisfazione dell’Abio, il cui motto è “Aiutare i piccoli fa sentire
grandi”, espressa dalla Vice Presidente Paola Caselli, autentico vulcano di
idee. “ Il nostro ruolo di volontari è aiutare i professionisti a svolgere al
meglio il loro lavoro. Se un bambino entra calmo nel macchinario perché
convinto di entrare nella storia., metà del lavoro è fatto, riducendo allo
stesso tempo sedazioni e spreco di tempo agli operatori”.

Al taglio
del nastro, a cura di Riccardo Riccardi, Vice-governatore della regione FVG e
da Antonio Fantin, pluricampione del mondo di nuoto paraolimpico, hanno partecipato numerosi
medici e professionisti sanitari.
Ai
complimenti espressi dal Dott. Giuseppe Tonutti, dell’azienda Sanitaria
Universitaria, sono seguite le parole della Dott.ssa Serena D’Agostini, facente
funzioni del Direttore della Neuroradiologia, che ha definito il progetto
“Astronauta bambino in orbita” un’idea geniale e un grande obiettivo raggiunto,
l’unico in regione, che consente di fare l’esame con pazienti svegli, non
sedati, condizione fondamentale per verificarne la funzionalità cerebrale.

Ideale è vedere
bambini senza faccini tristi, anche se la sensibilità nei loro confronti è
sempre stata alta, consentendone l’ingresso con l’orsacchiotto, per
esempio
”.  Alla Dott.ssa D’Agostini,
l’Abio ha donato speciali cuffie che consentiranno ai piccoli pazienti di
ascoltare musica dentro la risonanza magnetica.  

 Riccardo Riccardi  ha sottolineato
la validità psicologica del progetto che ha unito il volontariato alla
professionalità medica, mettendo in primo piano l’attenzione per i bambini.
“Noi abbiamo il compito di rendere la società civile ancora più civile” – ha
detto – “ tante cose che ognuno di noi fa  potrebbero portare a migliori
risultati. 

 Condizioni cliniche migliori
consentono a ragazzi come Antonio Fantin di diventare campioni del mondo

Dobbiamo
favorire l’alleanza straordinaria tra professionisti di valore e il volontariato
per uno straordinario salto culturale della nostra società.   

Queste sono storie da raccontare perché
spesso ci dimentichiamo delle cose che funzionano
”.   

Il progetto
è già in fase di ampliamento e gli illustratori  Padovani e Dalla Costa hanno dato ampia
disponibilità a contribuire con colori, disegni e storie, a rallegrare
apparecchiature e stanze d’ospedale che solitamente incutono timore, sia ai
bambini che  ai grandi.

Sx Andrea Dalla Costa, Antonio Fantin, Vanessa Padovani

Paola Caselli

Dott.ssa Serena D’Agostini

Dott. Giuseppe Tonutti

             Da Vita Cattolica 18 settembre 2019


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pierina gallina

Ho un nome e un cognome che non si dimenticano. Sono appassionata di scrittura, poesia, viaggi, libri e persone, in particolare bambini e saggi. Ho pubblicato cinque libri e sono una felice nonna di 7 nipoti, da 6 a 18 anni, mamma di tre splendide ragazze, e moglie di un solo marito da quasi 50 anni. Una vita da maestra e giornalista, sono attratta dalla felicità e dalla medianità, dallo studio della musica e degli angeli. Vi racconto di libri, bambini, nonni, viaggi, e del mio Friuli di mezzo, dove sono nata e sto di casa, con i suoi eventi e i suoi personaggi. Io continuo a scrivere perchè mi piace troppo. Spero di incontrarti tra i fatti e le parole. A rileggerci allora...

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