Spettacolo “La Nebbia” a Villa Manin (Passariano – Ud) 8 agosto 2020 - Pierina Gallina news

Spettacolo “La Nebbia” a Villa Manin (Passariano – Ud)        8 agosto 2020

Spettacolo “La Nebbia” a Villa Manin (Passariano – Ud) 8 agosto 2020

Il sole a picco delle ore 18.00, non ha scalfito l’entusiasmo del pubblico per l’ultimo, imperdibile, appuntamento con “Teatro e Trilogia Friulana”, rassegna teatrale curata dal CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia e presentata da Umberto Alberini. In programma, “LA NEBBIA” dello scrittore codroipese  Franco Marchetta, scomparso nel 2014, vincitore per tre volte del premio “San Simone”, negli ultimi anni impegnato nella sfida di rinnovare la letteratura in lingua friulana, adattandola ai tempi.  Hassam Bambore, Giuliano Bonanni, Giorgia Marchetta, Massimo Somaglino e  Fabiano Fantini, voce narrante, con regia collettiva, hanno  proposto  una lettura scenica  al sapore di viaggio nel tempo, tra il letterario e il filosofico.  Non un tempo al passato, bensì al futuro, esattamente nel 2021, quando il protagonista continua a voler vivere in una Udine distrutta dal terremoto, recuperando tra le macerie i segni di una civiltà scomparsa: libri, pezzi di affreschi del Tiepolo, tavole di legno di una farmacia. Quasi una profetica metafora del nostro presente, insomma. “Nebbia” attinge alle atmosfere del romanzo distopico “La biblioteca segreta” di marchetta, ancora inedito.  Testo intrigante, che parla di un non lontano futuro del Friuli, letto come provincia del mondo.  “Ogni parola è effimera. Devi cambiarla di continuo”.  Così si conclude la lettura scenica: “La nebbia si insinua nella stanza. Si chiude la porta alle spalle. Fine.”  Occasione per  meditare su un tipo di realtà a un passo dallo sfiorarci davvero!

Alcune foto in scena: Umberto Alberini

Franco Marchetta

Franco Marchetta si avvicina tardi alla scrittura, aggirandola a lungo prima di abbracciarla. In principio è il fumetto ad attirarlo. Nel 1971 inizia una collaborazione con l’effimero mensile “Hidalgo” di Paolo Stefanato, quindi prosegue l’esperienza nel 1972/73 con il quindicinale “Special 15”, una rivista di attualità e politica diretta da Cesare Russo. Nel 1974/75 è a Venezia e collabora al settimanale “Nord-Est”, diretto da Franco Batacchi, accompagnando con le sue vignette la grande crescita delle forze politiche di sinistra nel Paese. Infine conclude senza soverchi rimpianti la carriera a Udine ne “Il Punto” di Claudio Cojutti nel 1978. Nel 1984, con il Teatro Orazero, interpreta per la regia di Paolo Patui un atto unico di quest’ultimo, “L’insuccesso”. Nel 1989 inizia a scrivere. Cura l’edizione de “Il pievano sta a Venezia”, scritto dal padre scomparso, un saggio sulle condizioni della Pieve di Codroipo nel XVI secolo. Nel 1992 partecipa con il radiodramma “Il noce del pajo”, al Premio Candoni – Arta Terme, che vince nella sezione degli autori regionali. L’anno successivo pubblica, per “i tipi” di Campanotto editore, “Il tempo morbido”, una raccolta di racconti che contengono anche “Dissolvenze”, vincitore del Premio Letterario Nazionale Carnia. Nel 1994 vince il Leone di Muggia con il racconto “A mio padre con affetto”. Nel 1995 comincia la collaborazione con “Il Gazzettino”, dove si occuperà di critica teatrale fino al 1996. Nel 1996 pubblica sulla rivista “La Battana” di Fiume/Rijeka, il racconto “Una brezza dal mare”. L’anno dopo vince per la prima volta il Premi San Simon con il romanzo in lingua friulana, “Madalene”, che verrà pubblicato nel 1998 dall’editore Ribis. Viene invitato nel 2001 a scrivere un opera teatrale dal Centro Servizi e Spettacoli di Udine in occasione del Premio Candoni – Arta Terme. “Il sogno della falena”, nella forma della lettura scenica, viene rappresentato al Teatro San Giorgio di Udine con Ariella Reggio, Maurizio Zacchigna, Giorgio Monte e Fabiano Fantini, per la regia di Rita Maffei. Nel 2002 il romanzo “Gilez” inaugura la collana Fûrlanie della Forum Editrice Universitaria Udinese, che pubblicherà nel 2005 anche il saggio “Il sium di chescj furlans in fughe”. Nel frattempo, presso la “La biblioteca” del Messaggero Veneto, appare il racconto “And I’m a Rose”, nel volume “Poeti e prosatori del Friuli”. Nel 2005 contribuisce con un saggio a completare il lavoro “Codroipo e il suo territorio”, edito da Edizioni Diabasis di Reggio Emilia. Nel 2006 esce per “i tipi” di Paolo Gaspari, “Storia brevissima di Codroipo”, un leggero saggio su oltre duemila anni di storia codroipolitana. Dopo la pubblicazione nel 2008 del racconto “Doveva esserci un gran silenzio”, nel volume celebrativo di Codroipo della Societât Filologjiche Furlane, si dedica all’attività di giurato nel Premi San Simon e nel Premi Lis Pignis. Uscito dalla giuria, nel 2011 vince il Premi San Simon per la seconda volta con due romanzi raccolti sotto il titolo cappello di “Cronichis di Saveri Sengar”. I due lavori vengono pubblicati dalla Forum Editrice Universitaria Udinese nel 2012: “Achì no ai viodût une pavee” esce in ottobre, “Il numar 1089” in novembre. Attualmente è in preparazione il terzo romanzo della serie, “Il libri dal Apocalis”. Nel 2012 vince per la terza volta il Premi San Simon con il romanzo “U-“, programmato in uscita nel 2013 ancora presso la Forum Editrice.

https://shop.kappavu.it/franco-marchetta/

https://www.turismofvg.it/ville-e-palazzi/villa-manin

https://www.turismofvg.it/eventi/villa-manin-estate-2020-concerti

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pierina gallina

Ho un nome e un cognome che non si dimenticano. Sono appassionata di scrittura, poesia, viaggi, libri e persone, in particolare bambini e saggi. Ho pubblicato cinque libri e sono una felice nonna di 7 nipoti, da 6 a 18 anni, mamma di tre splendide ragazze, e moglie di un solo marito da quasi 50 anni. Una vita da maestra e giornalista, sono attratta dalla felicità e dalla medianità, dallo studio della musica e degli angeli. Vi racconto di libri, bambini, nonni, viaggi, e del mio Friuli di mezzo, dove sono nata e sto di casa, con i suoi eventi e i suoi personaggi. Io continuo a scrivere perchè mi piace troppo. Spero di incontrarti tra i fatti e le parole. A rileggerci allora...

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