SOS per la CHIESETTA di SAN ROCCO a POZZO di CODROIPO (UD) - Pierina Gallina news

SOS per la CHIESETTA di SAN ROCCO a POZZO di CODROIPO (UD)

SOS per la CHIESETTA di SAN ROCCO a POZZO di CODROIPO (UD)

Pozzo di Codroipo: 16 agosto 2017
Adiacente  al cimitero di Pozzo, sorge la chiesetta di San
Rocco che, ogni 16 agosto, accoglie anche gli abitanti di Rivis e Beano per la
Messa, in onore di un voto che i tre paesi fecero a San Rocco qualora li avesse
salvati dalla peste e, in seguito, dalle orde di Napoleone. 
Officiata da Don Fabio
Varutti
, accompagnata alla tastiera da Olindo Bosa, l’edizione 2017 ha visto la chiesetta affollarsi più di ogni anno, con il piacere di ritrovarsi tra persone che a Pozzo non venivano da molto tempo. 
 

Don Fabio ha narrato la storia del santo di cui si sa molto poco. Si sa solo che si chiamava Rocco da Monpellier, vissuto tra il 1350 e il 1379, era originario della Lingua D’Oca in Francia, che era
figlio di un ricco mercante e che aveva lasciato ogni ricchezza per fare
il pellegrino. 
Con il simbolo della conchiglia del cammino di Santiago
de Compostela, egli aiutò i poveri, camminando ovunque finchè la saluto
glielo permise. 

Poi si ritirò a vita privata ma continuò ad aiutare chi
era in difficoltà. 

La chiesetta fu costruita intorno al 1400,
nel punto dove si trovava un pozzo all’incrocio tra  due strade fiancheggiate dal Tagliamento. 

Qui i
pellegrini sostavano, si dissetavano e si riposavano.   

 Intitolarla a San Rocco fu una scelta naturale,
così come chiedergli la grazia e sceglierlo come patrono.  

Oggi,
a Pozzo, la chiesetta di San Rocco ha bisogno di restauri urgenti. La piccola
frazione di Codroipo e, in particolare, gli abitanti di Borgo  San Rocco,
continuano a prendersene cura, con la pulizia, la manutenzione ordinaria, la
celebrazione della Messa ogni 2° domenica di ogni mese.
Ma non basta. 
 Il
comitato spontaneo, promotore di lavori già effettuati con autofinanziamento, guidato
da Angela Pevato e dal pittore Ennio Martinis, da tempo sottolinea che il
pavimento si sta disgregando e l’umidità scolora gli affreschi. Manca la fonte
battesimale, rubata negli anni 70.
1

2 statue degli  apostoli e due angeli sono conservati nel museo diocesano di Udine. 
Furono ritrovate dopo un furto grazie alle foto scattate alle statue originali dal fotografo Luigino Zavagno. 
 La statua della Madonna si trova nella parrocchiale di Pozzo, dopo un restauro conservativo.   

Al posto delle statue trafugate ben due
volte, si ammira la serie di tavole in legno raffiguranti la Via Crucis,opera dello scultore di Pozzo Galdino Tomini. 

Le campane funzionano ancora e, campanara d’eccezione, è Angela Pevato, che ha molto a cuore le sorti della chiesetta, ed è anche informatrice del libro in lingua friulana “Glesiutis” realizzato da Antonella Ottogalli di Codroipo (Ud). 

La Messa è stata anche occasione di incontri tra chi a Pozzo ha vissuto l’infanzia. Classe 1952: da sx: Anna Casarin, Pierina Gallina,  Renata Brazzoni, Claudia Dozzi, Gino Piccini, Teresa, moglie del compianto Roberto Comisso.

Da sx: Olindo Turoldo, Renata Brazzoni, Claudia Dozzi, Gino Piccini, Olindo Bosa, organista.

Frammenti di vita ricordata tra una stretta di mano e un “Cemot statu? Dopo tant che no ti viot”. Piccolo miracolo di San Rocco e della sua chiesetta, immersa nel verde, custode del locale cimitero.

 

 

 

 

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pierina gallina

Ho un nome e un cognome che non si dimenticano. Sono appassionata di scrittura, poesia, viaggi, libri e persone, in particolare bambini e saggi. Ho pubblicato cinque libri e sono una felice nonna di 7 nipoti, da 6 a 18 anni, mamma di tre splendide ragazze, e moglie di un solo marito da quasi 50 anni. Una vita da maestra e giornalista, sono attratta dalla felicità e dalla medianità, dallo studio della musica e degli angeli. Vi racconto di libri, bambini, nonni, viaggi, e del mio Friuli di mezzo, dove sono nata e sto di casa, con i suoi eventi e i suoi personaggi. Io continuo a scrivere perchè mi piace troppo. Spero di incontrarti tra i fatti e le parole. A rileggerci allora...

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