PONTE di Giugno 2012 - Pierina Gallina news

PONTE di Giugno 2012

CAMINO
 PICCOLE FIAT IN RADUNO                 

La settima  edizione  del raduno Piccola Fiat, promossa
dall’associazione “Piccola Club”, 
in due  giorni di aprile, ha visto
sfilare numerose Fiat  Mod. 18, R25,
211R, 215, 250, 300 oltre a  trattori di
derivazione in un giro turistico tra Camino e i paesi limitrofi, rumorosamente
invasi dai mitici prototipi torinesi, conclusosi  con il pranzo a Iutizzo.  Novità sono state l’intensa attività di prove
di lavorazione agricola direttamente sui campi in località Molino di Glaunicco
e la “Piccola by Night”  che ha riservato
divertimento e sorprese per tutti i partecipanti. Prove di aratura, fresatura,
taglio erba e altre di abilità su quattro ruote hanno deliziato i numerosi
appassionati che, alla fine, si sono dichiarati soddisfatti  dei loro,  pur datati, beniamini.   Al termine del
raduno il presidente Paolo Tondo ha avuto espressioni di ringraziamento per le
tante persone che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione,  con o senza trattore, tra cui i cuochi e
bariste, piloti, gruppo elettrogeno e il Fiat 80-90 che lo faceva funzionare, i
proprietari dei terreni, i fornitori di cibo e bevande, gli sponsor. Poi, quasi
fossero persone,  per tutte le “Piccola”  presenti, anche quelle statiche, per gli aratri,
erpici, frese,  tricia, barre falcianti,
cavi di traino, il pianale zaccaria, e, infine,  per il suo 211 uscito incolume dall’esilarante
avventura. Con l’appuntamento al prossimo anno e su facebook , al gruppo Fiat
Piccola Club.

 
CAMINO                      

L’ OTTAVO PREMIO MARINIG COLORA CAMINO

Ben 50 sono stati i pittori che hanno scoperto le bellezze del territorio caminese e le hanno stemperate su tele di varie fogge e misure. Merito dell’ex tempore voluta dalla Pro Loco “Il Vâr”presieduta da Marco Molinari, in sinergia con l’artista Giancarlo Venuto e l’Associazione“Il Cjavedâl”, impegnati a dar vita al premio Marinig. La nuova formula ha voluto rispettare la volontà di Marinig, la cui filosofia e stile di vita continuano a spronare la salvaguardia del territorio e della cultura, in ogni forma si presenti. Alla cerimonia di premiazione, a Villa Minciotti, la figura di Marinig è stata delineata con tratti di saggia lungimiranza dal sindaco di Camino Beniamino Frappa, da Marco Molinari, presidente della Pro Loco, da Fabio Marchetti, rappresentante della Provincia e del Comune di Codroipo, dell’assessore Regionale Riccardo Riccardi e della maestra Lucia Pozzo, della Primaria caminese. Ne è emersa la persona che ha saputo vedere lontano, ben oltre il raggio d’azione della sua esistenza, guidato da un irriducibile amore per la sua gente, la sua terra e per la politica pulita e giusta.
La storica dell’arte Katia Toso ha presentato le opere segnalate e vincitrici dell’ex tempore, le cui opere saranno esposte fino al 17 giugno in Via Roma, tutti i fine settimana in orario serale. Segnalati Carla Bastianutti, Sabina Romanin e Gala Tjurina. Riconoscimento d’artista a Ennio Malisan, Pietro Toso e Borin Donino. Terzi premio, pari a 200 euro, ex aequo ad Arturo Picca, Marinella Falcomer e Anna Zandigiacomo. Secondi premi acquisto pari a 300 euro a Mario Snaidero per l’opera “Guriz florit”, a Roberto Vettoretti per “Paesaggio a Camino”. Il primo premio, del valore di 500 euro, offerto dalla BCC di Basiliano, filiale di Camino è stato assegnato a Lucio Trabucco di Noale (Ve) per l’opera “Impressioni a Camino” in cui la giuria ha riconosciuto “la poetica lettura di uno scorcio suggestivo dell’ambiente scenografico di Camino, condotta con forza compositiva e vibranti accensioni cromatiche”.
Il 50% del ricavato ottenuto dalla vendita delle opere (esclusi i vincitori con premio acquisto) durante la mostra verrà devoluto all’associazione no profit “Augere Onlus”, impegnata da oltre dieci anni nella costruzione e nella gestione dell’ospedale per l’infanzia di Santa Maria in Rilima, in Rwanda.

BERTIOLO                   
“UNO STINCO DI SANTO” il nuovo
spettacolo di Clâr di Lune
12 spettacoli in 17 anni. Questo
è il patrimonio di “Clâr di Lune”, la compagnia teatrale che trova
linfa creativa e collante nella sua regista, Loredana Fabbro, e nella sua presidente,
Vittorina Cressatti.  Una Compagnia che
va oltre il teatro perché riesce a coniugare passione e socialità al punto da
farne scaturire cultura. Una trilogia vincente che si rafforza ad ogni
spettacolo, ad ogni iniziativa e presenza attiva sul territorio.
Sul palco dell’Auditorium di Bertiolo, con sceneggiatura di Ennio Malisani,  il debutto del  nuovo spettacolo, “Uno stinco di
santo”, ha confermato il valore della compagnia e di ogni suo componente,
sia esso attore che sostenitore. Impeccabile la recitazione, derivata da una
altrettanto impeccabile regia. Quasi due ore di fiato sospeso e tensione sempre
a livello alto,  scandite da cambi di
situazioni repentini e mai prevedibili, di personaggi molto diversi tra loro
fusi dalla trama fluida e gradevole. Sul filo della risata che soggiace poi
alla riflessione.  Fin dall’entrata in
scena. Non sul palco ma in mezzo al  pubblico,  a voce coesa nell’intonazione corale. Cosmopolita
l’intreccio di  lingue mescolate con
eleganza per conferire vivacità e colore ai dialoghi. Variegato l’intarsio di
personaggi di provenienza veneziana, friulana, austriaca, fino al “Mamaluc
 friulan-musulmano”, con tanto di turca innamorata.
Creativa la ricerca  dei sentimenti
umani  non classificabili in un tempo datato
bensì  in un “futuro che è nel
passato”.  In scena pure i vizi ma anche
i pregi dell’umanità: arrivismo, codardia, falsità, autorità, tradimento, avarizia,
a braccetto con fiducia e sincerità fino ad affermarsi nell’Amore che  trionfa e scioglie ogni discordia.  Prima fra tutte e chiave dell’intera trama, la
reliquia di San Marco, garante del futuro della Patria del Friuli,  nascosta nello  stinco o “Parsut” . Che diventa  foriero di pace in un epilogo risolutore.
BERTIOLO

“IL GIOCO DEI CONTRASTI” REGNA
NELL’OFFICINA DEI DESIDERI

La Compagnia “Clâr di Lune” ha
dato vita alla 12° edizione dell’Officina dei desideri, laboratorio teatrale
riservato a bambini e ragazzi, con la regia di Loredana Fabbro. Ricerca e
sperimentazione sono i cardini del progetto che quest’anno ha giocato ai
contrasti, al pro e al contro, agli opposti che si attraggono e diventano
storie da inventare e raccontare. Che hanno come protagonisti il lupo buono e
il cacciatore cattivo, gli zombi che scacciano le persone antipatiche, i
bambini mascalzoni che imbrogliano ignari vecchietti. Situazioni inventate dai
bambini  confluite in un’unica e
variegata storia, ambientata a Belpaese, dove tutti sono attenti al risparmio
energetico e allo sfruttamento di energie rinnovabili. Questa è la storia che
gli allievi del laboratorio hanno messo in scena in Auditorium, il 28 aprile,
davanti a trecento persone. Raccontando loro che gli abitanti di Belpaese,
riuniti per organizzare una festa, litigano per la discordanza di pareri. Ma la
natura risolve il litigio con pioggia e vento che provocano un disastro ed il
buio completo. Ed è proprio in quel momento che la piazza buia diventa luogo
d’incontro, quando ognuno porta qualcosa e la condivide, dando origine alla
solidarietà. E’ così che Belpaese supera i contrasti, le divisioni e le
critiche. Cantando l’Inno alla Gioia i bambini hanno offerto una splendida
lezione di educazione  e umanità,
sottolineata dal Sindaco Mario Battistutta e dall’Assessore Provinciale Mario
Virgili nonché dalla presidente  di “Clâr
di Lune” Vittorina Cressatti che ha ringraziato i tecnici luci- audio e gli
animatori  del laboratorio Angelica
Grosso, Donatella Grossutti, Manuela Vignando e Mario Grosso.

CODROIPO 

                                           

VOCI ED EMOZIONI ALL’UNISONO  AL SAGGIO DELLA SCUOLA DI MUSICA

Piccole e grandi voci, come
affreschi di un grande autore, emozionano  il pubblico del Benois,

al saggio di fine anno  della Scuola di Musica “Città di Codroipo”.
Un puzzle di canti,  filastrocche  e conte della tradizione,   in elegante parata,  si posa già dalle prime note sulle ali fragili
e tenaci della musica, che nella Scuola trova fiato e linfa.  “Ursule Parussule e Man Man Muarte” risorgono
ritrovando  la legittima dignità nelle
voci più piccole ma già sulla strada dell’armonia, accompagnate dall’orchestra
d’archi e fisarmonica. Accenti di tromboni, clarinetti,  percussioni 
e xilofoni fanno da spalla a “Filastrocca maliziosa e dell’altro ieri”,  all’ “Un Doi Tre Cuatri Cinc Sis Siet”, a “Ae
bae dome scae”,  ai brani africani in
versione  tre voci, body percussion,  magliette colorate e giovani piedi. A
rispolverare  un De Andrè  del periodo d’oro  provvede  il coro degli adulti interpretando  “Volta la carta”  per ugole maschili e femminili, violino e
batteria. Calorosi gli  applausi per il
Super Coro, nobile interprete di classici anni 60 e dei suoni del bosco prima
di  “The lion sleep tonight”. Il cuore
lievita ed esulta quando la chitarra annuncia “C’era un ragazzo che come me
amava i Beatles e i Rolling Stones”,  quando
il Super Coro intona “Cantava viva la libertà” e  l’ensamble di tutti i cori gonfia il palco
con “Il gatto e la volpe” di Bennato. In quel preciso momento  si avvera il senso della Scuola di Musica,
dell’operato dei suoi insegnanti e del Direttore Giorgio Cozzutti.  Musica per tutti, perché Lei  è come il sangue, è in ogni essere pulsante.
Musica senza anagrafe, senza classifiche, senza metronomi. Senza confini.  E a Codroipo la fortuna di possedere una Scuola
così vicina, a portata di voce e di cuore,  deve convincere ad abbattere le scuse e ad aprire
la sua porta. Perché al solo respirarne l’atmosfera si diventa  diversamente felici

    CODROIPO – SCUOLA

  

QUATTRO ALUNNI DELLA PRIMARIA “A.FABRIS”
FINALISTI AL PREMIO DI POESIA “LA MIA CASA”

Al concorso di poesia indetto dal
Messaggero Veneto, sezione scuola,  e
dalla libreria Ubik di Udine, su 15 finalisti ben 4 sono alunni della primaria  “A.Fabris” : Chiara Geromel, Mattia Trevisan e
Sara Zazzerini frequentanti la classe 4° A e Sofia Gaudino di 5 A. La gara di
poesia sul tema “La mia casa” ha fatto recapitare alla libreria udinese
centinaia di componimenti lirici degli alunni della provincia di Udine. E sabato
26 maggio è stata felicemente invasa dai finalisti che hanno letto la loro
opera poetica sotto l’occhio attento del sindaco di Udine Furio Honsell, del
Direttore e giornalisti del Messaggero Veneto e dei rappresentanti dello  sponsor Ursella. 15 bambini col batticuore a
mille, il sorriso smorzato da timidezze più o meno apparenti erano seduti ad
attendere il proprio turno per la lettura e l’apertura del forziere contente il
nome del vincitore assoluto, rispondente a Fiona Senatore della 2° B della
scuola “Rodari” di Udine.  Applausi e
condivisione di un momento speciale hanno fatto eco anche alle parole del
Sindaco Honsell, definitosi “rapito dal caleidoscopio di pensieri che hanno
saputo interpretare l’anima della nostra terra friulana, radicata nel
significato  della casa”. Interessante
anche l’analisi degli scritti, caratterizzati dall’approccio concreto dei
piccoli autori e dai toni suggestivi e più affascinanti, amalgamati con grande
sapienza, delle autrici. La carrellata delle 15 case, una più bella
dell’altra,  ha concluso degnamente la
prima edizione del premio di poesia che gli organizzatori intendono riproporre
il prossimo anno.
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pierina gallina

Ho un nome e un cognome che non si dimenticano. Sono appassionata di scrittura, poesia, viaggi, libri e persone, in particolare bambini e saggi. Ho pubblicato cinque libri e sono una felice nonna di 7 nipoti, da 6 a 18 anni, mamma di tre splendide ragazze, e moglie di un solo marito da quasi 50 anni. Una vita da maestra e giornalista, sono attratta dalla felicità e dalla medianità, dallo studio della musica e degli angeli. Vi racconto di libri, bambini, nonni, viaggi, e del mio Friuli di mezzo, dove sono nata e sto di casa, con i suoi eventi e i suoi personaggi. Io continuo a scrivere perchè mi piace troppo. Spero di incontrarti tra i fatti e le parole. A rileggerci allora...

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