Il Ponte, giornale del Medio Friuli, luglio-agosto 23

Il Ponte, giornale del Medio Friuli, luglio-agosto 23

Il Ponte, giornale del Medio Friuli, luglio-agosto 23

Il Ponte è un periodico del Medio Friuli: ecco gli articoli che ho scritto per l’edizione di luglio-agosto 23

CAMINO AL T (Ud):  FESTIVAL “CANTA E CAMMINA”

Camino ha visto ripetersi, per la settima volta, uno straordinario appuntamento corale:  “Canta e Cammina International Choir Festival”.

Si è svolto in due momenti e in due giornate di giugno: il 22 e il 25 giugno.

Per l’inaugurazione  – con la Corale Caminese, il Coro 5 e il Coro Iuvenes Harmoniae di Udine – cornice ideale si è rivelata Villa Valetudine.

La camminata ha coinvolto sei cori. Il  Gruppo corale il “Cjastelîr” di Mereto di Tomba, il Coro 5 di Codroipo, i Cantori del Friuli, di Udine, il Coro San Leopoldo, di Concordia Sagittaria (Ve), la Corale Comunale Azzanese, di Azzano Decimo (Pn) e lo Show choir vocalist Le Pleiadi di Bolzano. Hanno    hanno sfilato in Via Tagliamento o Borc dai Siôrs.

Ogni coro ha cantato tre volte per altrettanti cori in tre luoghi diversi e ugualmente accoglienti: B&B Antico Borgo, Villa Minciotti, Cjase Granâr.

L’atmosfera di corale amicizia è stata filo conduttore della giornata, quando ogni coro ha portato, liberamente, la propria musica, senza limiti di repertorio, sulla scia dell’impeccabile organizzazione della Corale Caminese APS.

Il tempo dei canti è stato coronato dal convivio finale – per 250 –  nella suggestiva location dell’Azienda Ferrin.

Il coro è uno strumento che tiene unite le persone” ha detto il M. Francesco Zorzini.

Non si canta perché si è felici, si è felici perché si canta” è la citazione di W. James.

CAMINO AL T

PASSEGGIATA TRA IL VARMO E I GELSI DI LINO MIGNELLI

È davvero bello sentire delle iniziative che promuovono l’inclusione sociale e la condivisione tra le persone, comprese quelle con disabilità. La passeggiata organizzata dal gruppo volontari e associazioni del CTA codroipese sembra essere stata un’occasione speciale per esplorare la bellezza di Camino e per vivere momenti di gioia e apprendimento insieme.

L’Oratorio ha dato il via alla passeggiata con un’accoglienza calorosa e intrattenimento giocoso da parte degli animatori del Centro Estivo. Le soste lungo il percorso, come davanti alla biblioteca e al fiume Varmo, hanno offerto occasioni per riflettere sulla storia locale e apprezzare le attrazioni del luogo. L’accompagnamento di Ennio Zorzini, con le sue spiegazioni storiche e aneddoti, di sicuro ha aggiunto un tocco culturale interessante alla passeggiata.

La parte musicale, con la partecipazione dei coristi della Corale caminese e degli allievi della Scuola di Musica, ha aggiunto un elemento di arte e intrattenimento alla giornata. Così come la visita a villa Minciotti, con la scoperta delle decorazioni sugli edifici e l’interessante gelso di 200 anni, in Via Tagliamento.

La merenda offerta dagli amici di Casa Betania e i racconti storici di Lino “Mignelli” sicuramente hanno dato un tocco di calore e amicizia all’evento, creando un’atmosfera di condivisione e apprezzamento reciproco.

In generale, iniziative come queste sono essenziali per creare legami nella comunità, favorire l’interazione tra persone  e promuovere l’inclusione sociale.

 

CAMINO T

ASTA BENEFICA  A VILLA VALETUDINE

Sabato, 24 giugno, si è svolto, a Villa Valetudine, l’evento “ Live is Life – Progetto per Verdiana” –  concluso  con un’asta di beneficenza di opere d’arte.

I quadri, le fotografie, le sculture, le litografie erano state donate da numerosi artisti della nostra Regione, dall’Italia e alcuni dall’estero.

Il ricavato è stato corrispondente alle aspettative e aiuterà Verdiana, che, da anni, risiede in Inghilterra. Nel 2019, un gravissimo incidente le ha causato la rottura di due vertebre cervicali e conseguente lesione spinale, con la paralisi di braccia e gambe.

Ricoverata in gravi condizioni all’ospedale di Oxford, all’intervento chirurgico e alla terapia intensiva, è seguito un lungo ricovero in un centro di riabilitazione. Dopo due anni è stata dimessa per tornare a casa.

A tutt’oggi Verdiana riesce a respirare autonomamente solo durante il giorno, mentre durante la notte deve essere ricollegata al respiratore.

Con i fondi raccolti si procederà all’acquisto di ausilii per migliorare la sua qualità di vita e le spese ingenti da sostenere.

L’iniziativa è stata patrocinata dai comuni di Camino al Tagliamento, Codroipo e Romans d’Isonzo, ed è stata promossa dall’associazione “Ermes di Colloredo 1692” di Camino al Tagliamento.

CODROIPO  (Ud)

DOCUFILM “LA VOCE DI TUROLDO E LA SUA TERRA”

Il docufilm “La voce di Turoldo e la sua terra”, a 31 anni dalla sua morte, proiettato al teatro Benois, si è rivelato un lungo racconto di vita. Emozionante nella sua linearità nonché percorso conclusivo di ricerche etnografiche nelle parrocchie del comune di Sedegliano.

È emersa, a parole e immagini, la vita di chi ha fatto musica, ha cantato nelle corali e ha testimoniato in prima persona la gioia che ne derivava.

Partendo dalla voce di Padre David Maria Turoldo, che, a Coderno è nato nel 1916, si è dipanato, poi, nella sua poesia-preghiera, recitata da un gruppo di ragazzi sedeglianesi. Infatti, Turoldo, uomo appassionato del Creato, pregava con la poesia. Per lui, la preghiera “non è la ripetizione di un rito, non è solo un’abitudine raccomandabile, ma è la domanda in cui entra la storia dell’umanità. In più lo stupore di fronte al Creato, la partecipazione ai percorsi di fede. Quindi, una fede, che è sempre anche una lotta, una domanda, partecipando agli interrogativi di chi soffre in tempo di guerra o di pace, per le nefandezze che colpiscono l’umanità. Non solo, ma anche il cuore del nostro stesso pianeta”. Tutta la creazione per padre David è “una parola d’amore sussurrata”.

Frate dell’Ordine dei Servi di Maria, resistente cristiano durante la guerra, voce sempre controcorrente e libera, ha accompagnato tutto il docufilm, attribuendogli il sapore di un suggestivo viaggio nella memoria.

La terra risulta una parola-chiave, insieme alle cose, proprio perché il Vangelo stesso è, per padre David, un libro “biologico”.  “Il grido dei poveri e quello della madre terra sono un unico grido. Terra, creatura, frutti e avvelenamento, stili di vita e sopravvivenze, economia e finanza, sopraffazione e libertà, tutto è interconnesso nel grande arazzo della vita. Come sosteneva padre Turoldo, il vero problema del mondo non è la povertà, ma la ricchezza predatoria. Perché senza povertà non c’è salvezza, possibilità di pane per tutti, non c’è fraternità o possibilità di pace, né beatitudine e felicità per nessuno. Non ci sono due crisi, una planetaria e una di valori, ma una sola. La crisi dell’economia nasce da una crisi etica e umana i cui effetti sono planetari”.
“Questo è l’unico peccato, non aver saputo che la terra è di Dio”, scriveva, infatti, nella sua “Vigilia di Pasqua”. La teologia poetante di Turoldo è la comunione con la natura. Così dimostra anche il suo rapporto speciale con la Madre – non a caso appartenne all’Ordine è dei Servi di Maria – che è “forza operante nella terra e nel cosmo. Non solo, è anche  immagine conduttrice dell’umanità nuova, archetipo di tutte le donne, che stende il suo velo sulla terra devastata”.
Un riferimento costante è quello mariano, attraverso il quale comprendere anche la presenza civile di Turoldo e la sua protesta di fronte a ogni devastazione umana. Forse attraverso la militanza nella Resistenza o sul fronte dell’amore per il Creato. Padre Turoldo ha saputo risvegliare le coscienze cercando di trovare una strada diversa e innovatrice nel suo modo di essere con la Chiesa e nella Chiesa. Anche se non sempre compreso, a volte, nemmeno dai suoi paesani.

La regia è di Chiara Grillo,  musicista e direttrice della Scuola di Musica “Città di Codroipo”. In sinergia con l’Associazione Armonie e Turoldo, il circolo Lumière e le tante persone che hanno dato voce a una registrazione lunga 50 ore – ridotta, poi, al tempo del docufilm – piena di aneddoti e ricordi ancora pulsanti.

“Sarebbe bello raccontare la storia delle cantorie e della vita di ogni frazione” ha confidato la regista, molto coinvolta emotivamente, oltre che professionalmente.

Accanto a lei, Mattia Mestroni, presidente di Armonie, Enrico Valoppi, dell’Associazione Turoldo, Silvia Polo, assessore di Codroipo, Massimo Belluz di Lumière.

“In miseria la gente cantava. Ora non canta più” lo diceva già Padre David. Realtà quanto mai attuale!

Le associazioni Armonie e Turoldo hanno omaggiato i giovani lettori con un attestato e la chiavetta con il docufilm.

CODROIPO

PARLIAMO DI MASSAGGI, CHAKRA, REIKI

Massaggi, e dintorni, sono stati protagonisti del benessere, a Codroipo, in Sala Abaco.

Stare bene fisicamente ed emotivamente è la condizione per vivere nel miglior modo possibile.

E non è chimera!

In una serata, seguita da persone attente e interessate, tre professionisti del benessere hanno ben spiegato come, il benessere, si possa raggiungere e godere.

Un esempio, il mal di schiena. Sempre salvaguardando la parte medica, può dipendere da cause a livello di meridiani e di chakra o dalla parte emotiva sofferente.

“Siamo anima e corpo ed energia” ha specificato Chiara Tassone, da vent’anni massaggiatrice olistica integrata al counselor.
Per Amilcare Daietti, massaggiatore sportivo ed esperto di riflessologia plantare, “imparare a respirare aiuta la postura e toglie le tensioni e il nostro piede contiene la nostra storia”.

Chiara e Amilcare, nel loro studio a Remanzacco e Palmanova (Ud), in sinergia di emotività e fisicità, sono in grado di aiutare ogni persona a trovare lo stato di salute, che non è lusso, ma diritto.

A loro si abbina Adele D’Anna, massaggiatrice olistica, operatrice Reiki e cristalloterapista, con studio a Camino al T (Ud).

“I cristalli emanano energia intelligente, anche a distanza. Il cristallo sceglie la persona, non viceversa” assicura.

L’intento dei tre professionisti è farsi conoscere e far apprezzare tecniche di massaggi diversificati, tra cui proporre l’ideale per ogni persona, tenendo fede al desiderio di aiutare e far star bene tutti.

CODROIPO

DOPO 46 ANNI, LA STESSA FOTO DI FINE QUINTA ELEMENTARE

foto Fausto Socol

Ha il sapore di storia bella, una di quelle profumate di lontani ricordi e di fine quinta elementare di 46 anni fa.

Il “c’era una volta” sta in una fotografia che ritrae i 24 allievi della quinta C, seduti sugli scalini davanti alla porta di ingresso dell’allora scuola elementare di Piazza Dante.

Con loro la maestra, Berta Pozzana Cendamo, prossima alla pensione. Era giugno 1977.

Quest’anno, negli stessi giorni, quei bambini di 57 anni, hanno voluto rifare la stessa foto, nella stessa posa e con, quasi, gli stessi vestiti. Al posto della maestra, la nipote, Anna Cendamo.

Ricordando l’amico Carlo Palma, hanno rinverdito le emozioni di quel tempo.

C’erano tre classi quinte: la A, la B e la C, rispettivamente con le maestre Assunta Chiesa e Norina Comisso Nardini, madre del sindaco di Codroipo.

E, poi, c’era la loro maestra, nata nel 1925 e mancata nel 1998, ricordata come bravissima, elegante, con il rossetto e i primi jeans a zampa con la maglietta bianca, i capelli, mossi, sempre perfetti.

Appassionata di Rodari, leggeva le sue poesie tratte dal “libro di Tonino” e le faceva imparare a memoria.

Quando insegnava matematica alzava le braccia, mostrando sacchetti di noci. Portava in passeggiata i suoi allievi molto spesso, in una Codroipo verdissima.

La maestra Berta abitava nel condominio bianco, in via Carducci. Era la madre di Antonio Cendamo, noto pittore, mancato a Udine nel 2015, e di Mauro, padre di Anna.

Il ritrovo, immortalato dal fotografo Fausto Socol, ha richiesto sei mesi di organizzazione per poter contare sulla presenza di tutti.

Ma ne è valsa la pena, perché il piacere di rivedersi era dipinto sui loro volti e nella sincerità dei loro abbracci. Talmente intensi da riuscire a fermare Giove Pluvio.

Il tornare ai loro undici anni, 46 anni dopo, ha fatto riaffiorare la freschezza dello spirito cameratesco, genuino e inossidabile.

E la gratitudine per colei che li ha formati, e amati, per 5 anni: la maestra Berta!

TALMASSONS – FLAMBRO (Ud)

PRESENTATO IL LIBRO DI ANNETTA BERTOLINI E VALENTINA BOTT “ “Nell’orto sinergico”

Al Mulino Braida di Flambro, l’Associazione “La Marculine” gestita da Ermanno, Pierina e tanti volontari, ha presentato il libro per bambini “Nell’Orto Sinergico”.  Il libro Scritto da Annetta Bertolini, già insegnante nella Scuola dell’Infanzia di Teor, e illustrato da Valentina Bott, insegnante della Scuola Primaria di Rivignano-Teor.

Si tratta di un modo divertente per insegnare ai bambini – e non solo – come ci si prenda cura di un orto speciale, che mette insieme fiori e piante sinergici ovvero che vanno d’accordo.

Non come, per esempio, i pomodori e le patate, che, se messi vicini, si fanno i dispetti e litigano.

Un invito, quello di Annetta, a prendersi cura delle piante nell’orto, per conoscere e rispettare la meraviglia della Vita. Perché, chi fa, e si prende cura, di un orto è un po’ scienziato e protegge la terra!

Per rendere più accattivante il messaggio, si è avvalsa di due personaggi giapponesi, Emilia e Masanobu, i protagonisti del libro.

Alla presentazione è intervenuto il sindaco di Talmassons, Fabrizio Pitton, che ha avuto parole di plauso per la valenza educativa del libro. I proventi delle offerte saranno devoluti alla missione dei padri di Betania a Goro, in Etiopia, che accolgono bambini in situazione di difficoltà, materiale e familiare.

Il libro è stato presentato in Sala Abaco, a Codroipo, lunedì 31 luglio, alle ore  20.30,  con ingresso libero.

https://www.ilpontecodroipo.it/

Il link diretto è http://www.ilpontecodroipo.it/44-ita-rivista-stampata.html

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pierina gallina

Ho un nome e un cognome che non si dimenticano. Sono appassionata di scrittura, poesia, viaggi, libri e persone, in particolare bambini e saggi. Ho pubblicato cinque libri e sono una felice nonna di 7 nipoti, da 6 a 18 anni, mamma di tre splendide ragazze, e moglie di un solo marito da quasi 50 anni. Una vita da maestra e giornalista, sono attratta dalla felicità e dalla medianità, dallo studio della musica e degli angeli. Vi racconto di libri, bambini, nonni, viaggi, e del mio Friuli di mezzo, dove sono nata e sto di casa, con i suoi eventi e i suoi personaggi. Io continuo a scrivere perchè mi piace troppo. Spero di incontrarti tra i fatti e le parole. A rileggerci allora...

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